martedì 26 aprile 2022

Susan Glaspell: il lato femminista del giallo

La letteratura femminista fa irruzione nella cultura contemporanea tra la fine del XIX secolo e i primi anni del XX, e si impone rapidamente per il cambiamento radicale di prospettiva che impone davanti a moltissime questioni. La cronaca e la storia non saranno più le stesse, dopo.

Tra le pietre miliari del genere, si possono citare diversi esempi, in monti casi provenienti dagli Stati Uniti. Tra tante opere importanti si deve citare almeno The Awakening (Il risveglio) di Kate O'Flaherty Chopin, lo “scandaloso” romanzo in cui per la prima volta la protagonista cerca di evadere dalla gabbia del matrimonio borghese rendendosi indipendente, anziché cercandosi un altro uomo. Ma altrettanto importante è un altro testo, non notissimo in Italia e anzi spesso relegato superficialmente all'ambito della narrativa “gialla”.

Kate O'Flaherty Chopin (1850-1904)
L'edizione originale di The Awakening



Alcune delle diverse edizioni italiane disponibili oggi

Questo testo esiste in due forme distinte, tra le quali però la sostanza cambia poco o nulla. Si tratta della pièce teatrale Trifles (Sciocchezze) del 1916 e del racconto A Jury of Her Peers (Una giuria di sue pari) del 1917: entrambe le opere sono state scritte da Susan Glaspell.


Due immagini di Susan Glaspell

Susan Glaspell, nata vicino a Davenport in Iowa il 1° luglio 1876, cominciò a praticare il giornalismo quando era ancora studentessa presso la Drake University. Dopo la laurea, fu molto attiva come reporter dei giornali di Des Moines e, in tale veste, seguì la cronaca di un celebre delitto, seguito da un non meno celebre processo, nel 1900. In seguito a questa esperienza, lasciò il giornalismo per dedicarsi unicamente alla redazione di opere narrative. Il fatto che provenisse già dall'ambiente del giornalismo, unito alla qualità delle sue storie, fece sì che i suoi racconti fossero rapidamente accettati da testate molto diffuse, come Harper's, Munsey's, Ladies' Home Journal e Woman's Home Companion. Il suo primo romanzo, The Glory of the Conquered (1909) ottenne un grande successo, così come le opere successive.

Dopo aver girato un po' in cerca di opportunità, ritornò a Davenport e qui si unì a un gruppo di artisti locali, del quale faceva parte anche lo scrittore e docente universitario George Cram Cook, nato nel 1873. Benché Cook fosse già sposato con la propria seconda moglie e avesse due figli piccoli, i due si misero insieme e si sposarono dopo che lui ebbe ottenuto il divorzio, nel 1913. La circostanza diede adito a qualche scandalo e, per sottrarsi ai pettegolezzi, la coppia se ne andò prima al Greenwich Village di New York e poi a Provincetown, Massachusetts, dove fondò, insieme ad altri artisti, il collettivo chiamato Provincetown Players, con l'obiettivo di produrre e mettere in scena delle opere teatrali capaci di affrontare la realtà del mondo contemporaneo, in contrapposizione con il repertorio dei frivoli successi di Broadway.

George Cram Cook

La Glaspell e Cook durante il soggiorno in Grecia

L'atto unico Trifles fu appunto la prima delle dodici pièces che la Glaspell scrisse per i Provincetown Players nel giro di sette anni, la cui fama finì per oscurare quella dei suoi romanzi. Nelle messe in scena delle sue opere, la Glaspell apparve anche in veste di attrice, sempre con successo.



Alcune edizioni di Trifles

L'esperienza dei Provincetown Players finì per starle stretta quando, violando i patti originari, alcuni degli altri membri del gruppo cominciarono a esibirsi in spettacoli commerciali a New York, sfruttando la fama conseguita fino a quel momento. Nel 1922, la Glaspell e Cook si trasferirono a Delfi, in Grecia, con l'intenzione di restarci. Ma, nel 1924, Cook, che era un appassionato cinofilo, contrasse una grave e rara infezione da un cane, uno dei rari casi umani di morva e, in mancanza di antibiotici, ne morì.

La Glaspell tornò allora negli Stati Uniti, a Cape Cod, e qui riprese a scrivere: narrativa, una biografia del defunto marito, un'altra pièce teatrale, Alison's House, che le valse il premio Pulitzer nel 1931. Ebbe una storia di otto anni con un autore di Science Fiction, Fantasy e Horror, nonché sceneggiatore cinematografico, Norman Matson (1893-1965) ma, al termine di questa, cominciò ad avere problemi di alcolismo che, pur superati nel giro di qualche anno, le indebolirono la salute.

Norman Matson

Quando morì di polmonite a Provincetown il 28 luglio 1948, la sua fama era in netta fase calante. Solo negli anni '70 la critica cominciò a riscoprirla.

Trifles si svolge praticamente per intero nella cucina di una casa in cui è stato commesso un delitto. John Wright è stato strangolato nel sonno con una corda stretta a cappio e la moglie Minnie afferma che è stato un estraneo fuggito poi dalla finestra. Ma Tutto sembra invece indicare che la mano assassina sia quella di Minnie stessa.

Mentre gli uomini presenti si dedicano alle “cose serie” cercando di raccogliere prove e indizi, le donne restano in cucina. Ci sono una vicina dei Wright, Mrs. Hale, e la moglie dello sceriffo, Mrs. Peters. La prima si rimprovera di aver abbandonato al suo destino Minnie, un tempo la sua migliore amica, intrappolata in un matrimonio infelice; la seconda appare a disagio ma convinta che la legge debba fare il suo corso.




Immagini da messe in scena recenti e antiche di Trifles

Parlando di quelli che apparentemente sembrano solo pettegolezzi e frugando tra le cose di Minnie Wright (il cesto del cucito e la dispensa), Mrs. Hale e Mrs. Peters scoprono una serie di indizi che da un lato sembrano indicare il peso del vuoto esistenziale in cui ha vissuto la donna e da un altro sembrano inchiodarla definitivamente; ma, anziché consegnarli agli uomini (che passano più volte per la cucina ma non capiscono nulla di quanto le donne stanno facendo), preferiscono farli sparire, perché intimamente convinte che il delitto sia stato una forma di difesa personale.

Interessante osservare come Trifles si svolga secondo tempi perfetti anche per la riduzione televisiva: infatti fu presentato anche in questa veste (con lo stesso titolo del racconto) in un episodio di Alfred Hitchcock's Hour, il 28 dicembre 1961. Il tema era ancora considerato abbastanza discutibile, tant'è vero che nella sua chiosa finale il regista aggiunse che "i responsabili del delitto erano stati arrestati e condannati" (si ringrazia Paola Montonati per la segnalazione)


Due fotogrammi della versione tv, interpretata da Ann Harding, Frances Reid, June Walker e altri attori (qui, a differenza della pièce e del racconto, Mrs. Wright compare direttamente come personaggio)

Il racconto riprende la stessa identica vicenda, ma con il vantaggio della prospettiva di un narratore oggettivo e onnisciente.




Varie edizioni di A Jury of Her Peers


edizioni italiane

A ispirare queste opere fu la vicenda di un delitto e di un processo che la Glaspell seguì tra la fine del 1900 e i primi mesi del 1901. Nella notte tra il 1° e il 2 dicembre 1900, Margaret Murchison, una donna di 56 anni, uccise con due colpi di ascia in testa il marito John Hossack, un facoltoso agricoltore di 59 anni, della zona di Indianola. Le indagini e il processo si appuntarono su una serie di circostanze che rendevano alquanto difficile il raggiungimento di una verità processuale. La teoria dell'ospite misterioso giunto di notte e fuggito dopo il crimine era contraddetta dalla mancanza di tracce e dal fatto che non era stato rubato nulla. Il movente poteva essere trovato nei cattivi rapporti tra i coniugi e soprattutto nel rapporto conflittuale tra il padre e alcuni dei nove figli viventi della coppia, che erano invece i prediletti della madre (e che la appoggiarono e sostennero senza riserve per tutto il processo). Fu difficile determinare anche la gravità delle ferite e il tempo impiegato da Hossack per morire.


foto di famiglia degli Hossack prima del delitto



Immagini pubblicate sui giornali dell'epoca durante il processo

La pianta dell'immobile in cui fu commesso il delitto

La notizia sui giornali del tempo

Nonostante gli ammirevoli sforzi della difesa, Margaret Murchison fu riconosciuta colpevole e condannata all'ergastolo.

Tuttavia, dopo un anno, il ricorso della difesa portò all'annullamento della sentenza da parte della Corte Suprema dell'Iowa. Nel rifacimento del processo, benché la maggioranza dei giurati propendesse per la colpevolezza, una minoranza votò per l'assoluzione e, in mancanza di unanimità nella giuria, il verdetto fu sospeso e la donna venne liberata. Non vennero istruiti processi successivi e Margaret Murchison morì per causa naturali, nella casa che divideva con figli e nipoti, il 25 agosto 1916.

Dalla lettura degli articoli che inviò al Des Moines Daily News, appare evidente come la Glaspell seguisse inizialmente una tendenza colpevolista, salvo poi convergere verso una innocentista man mano che il dibattimento andava avanti. Questo, non perché emergessero prove della sua innocenza, ma perché il delitto le sembrava moralmente giustificato in quelle particolari circostanze.

Un libro recente e molto documentato sul caso