martedì 24 dicembre 2024

Il lato oscuro del poeta: i romanzi di James Dickey

James Dickey, nato ad Atlanta, Georgia, il 2 febbraio 1923, fu studente brillante e irrequieto, capace di conseguire prestigiosi titoli accademici alla Vanderbilt University pur mantenendo un atteggiamento piuttosto polemico verso le istituzioni scolastiche. Durante la sua formazione, a un certo punto, lasciò gli studi per andare a combattere nella Seconda Guerra Mondiale contro i giapponesi. Prestò servizio come addetto radar sui bombardieri in ben 38 missioni operative, guadagnando cinque decorazioni. Anche una volta terminati gli studi si arruolò, per andare a combattere in Corea.

Immagine giovanile di Dickey
Dickey più maturo

Dopo questa esperienza, cominciò una carriera da docente universitario che sembrava molto promettente ma si interruppe nel 1956 in seguito alla protesta di un gruppo di lettrici in seguito alla lettura pubblica di una sua controversa poesia. Dickey lasciò l'insegnamento per mettersi a fare il copywriter pubblicitario, attività che si rivelò molto redditizia.

Dal 1960 cominciò a pubblicare raccolte di poesie che ottennero un notevole successo sia presso la critica sia presso il pubblico. Molte università lo chiamarono per letture pubbliche e seminari e la Biblioteca del Congresso lo nominò consulente per la poesia. Celebrò in versi eventi come il primo allunaggio del 1969 e l'elezione del presidente Jimmy Carter nel 1976.

Dickey fu sposato dal 1948 al 1976 con Maxine Syerson, di cui restò vedovo prematuramente dopo la nascita di due figli, Christopher (giornalista e scrittore) e Kevin (medico radiologo). In seguito, si risposò con una sua ex-allieva, Deborah Dodson, dalla quale ebbe un'altra figlia, Bronwen, anch'essa giornalista e scrittrice.

Due immagini della prima moglie di Dickey, vissuta dal 1926 al 1976
Christopher Dickey (1951-2020)
Bronwen Dickey (1981)




Nonostante i problemi di alcolismo che lo afflissero per tutta la vita, Dickey restò molto attivo fino ai suoi ultimi giorni, tenendo seminari presso l'università della Carolina del Sud. Le sue condizioni di salute si aggravarono improvvisamente all'inizio del 1997 e il 19 gennaio morì di cirrosi epatica e fibrosi polmonare.

Dickey è unanimemente considerato uno dei maggiori poeti americani del XX secolo, ma la sua opera in versi non è molto conosciuta nei Paesi di lingua non inglese. In Italia, è stata pubblicata una sola antologia delle sue poesie, Elmetti, da Passigli, nel 1992.

Molto più universalmente note sono le sue opere di narrativa, in particolare la prima, Deliverance, che ha avuto una famosa riduzione cinematografica (cui Dickey partecipò direttamente, con un cameo) ad opera di un regista del calibro di John Boorman.




Diverse edizioni di Deliverance


Dei tre romanzi di Dickey, sono arrivati in Italia solo il primo e il terzo e attualmente sono entrambi fuori catalogo. Le traduzioni di Deliverance, intitolate Dove porta il fiume nella prima edizione e Un tranquillo weekend di paura (dal titolo del film) nelle successive, hanno raggiunto quotazioni di tutto rispetto tra i collezionisti.


edizioni italiane

Una trattazione dell'opera poetica di Dickey richiederebbe un approfondimento e quindi anche una competenza che eccedono di gran lunga il livello di un blog che si occupa di misteri e di letteratura di genere. Si può invitare il lettore a portare avanti l'interesse, ma niente di più.

La narrativa di Dickey appare invece segnata da un rapporto estremo tra l'uomo e la natura, ma anche tra l'uomo e la vita stessa. I personaggi dei romanzi di Dickey si trovano ad affrontare prove eccezionali in circostanze proibitive, e le superano tirando fuori una forza e una determinazione insperate: ma non c'è nulla di edificante in questo, perché questa rivelazione del vero sé stesso nascosto porta ad emergere anche dei terrificanti lati oscuri della personalità che fino ad allora erano stati sepolti da qualche parte nell'inconscio più remoto.

Deliverance (1970) comincia con un certo Lewis, appassionato di sport estremi al di fuori dei quali è essenzialmente uno sfigato (non ha neanche una donna accanto), che convince i suoi amici Ed, Bobby e Drew ad accompagnarlo in una difficile escursione lungo un tratto di fiume selvaggio e inesplorato da percorrere in canoa. Ed, che è anche il narratore della vicenda, è l'unico a essere fisicamente più preparato all'impresa. Bobby è un borghese abituato alle comodità e Drew un innocente bonaccione convinto che sarà una cosa da boy scout.

Nonostante lo sforzo fisico, i quattro sembrano cavarsela discretamente. L'unico elemento un po' più inquietante dell'escursione sembra essere il modo in cui li trattano i non molti abitanti della zona isolata in cui si svolge l'escursione, tutti cacciatori e contadini dai modi rozzi, abituati a vivere isolati e molto diffidenti.

Quando la canoa di Ed e Bobby è costretta a prendere terra dopo una serie di rapide particolarmente impegnative, i due si ritrovano aggrediti da due loschi figuri, probabilmente cacciatori di frodo, che li minacciano con i fucili, li legano e sodomizzano Bobby. Quando stanno per fare la stessa cosa con Ed, uno dei due si abbatte colpito da una freccia scagliata da Lewis, appena arrivato sul posto, e il secondo fugge.

Traumatizzati dall'evento, i quattro amici decidono di allontanarsi al più presto. Ma, dopo un po', mentre proseguono sul fiume, vengono investiti da una serie di fucilate esplose da un'altura. Drew resta ucciso da un colpo alla testa e Lewis si spezza una gamba durante il ribaltamento della sua canoa.

I tre superstiti riescono a prendere terra e a nascondersi tra le rocce. Sembra evidente che a spararli sia stato l'aggressore che è riuscito a fuggire. Se dovessero tentare la fuga in canoa, potrebbe appostarsi in un punto molto favorevole per abbatterli tutti come al tiro al bersaglio.

Ed e Lewis, benché quest'ultimo sia molto sofferente, fanno un piano. Con il favore della notte, Ed si arrampicherà sulla parete, portandosi dietro l'arco che è molto abile a maneggiare. All'alba, Bobby e Lewis si avvieranno lungo il fiume per far uscire l'assassino allo scoperto e a quel punto Ed potrà colpirlo con le sue frecce.

Facendo appello a tutta la sua volontà e alla sua determinazione, Ed riesce a risalire la parete scoscesa e si nasconde tra gli alberi dove passa la notte. All'alba, mentre le nubi cominciano a diradarsi, intravvede l'assassino che si avvia verso il fiume e lo trafigge con una freccia. Il colpo non sembra mortale e l'uomo fugge. Tuttavia, dopo averlo inseguito per qualche minuto, Ed lo ritrova morto in mezzo alla vegetazione, Lo seppellisce sommariamente, così come con i suoi amici aveva fatto con l'altro, e torna al fiume, dove intanto Lewis e Bobby si sono rimessi lentamente in navigazione.

I tre sono convinti di dover nascondere tutto ciò che è successo, anche perché la dinamica dei fatti suonerebbe difficilmente credibile a chi non li ha vissuti. Ed e Lewis hanno ucciso un uomo ciascuno, Bobby è ancora sotto choc per la violenza subita. Se devono raccontare che Drew è morto in modo accidentale, il suo corpo deve sparire, per via della ferita di arma da fuoco alla testa. Si mettono dunque a cercarlo nel fiume e, una volta trovato, lo zavorrano per farlo affondare in un punto in cui il livello dell'acqua è più alto. L'esperienza è molto dolorosa perché tutti e tre erano profondamente affezionati all'amico, una bravissima persona.

Una volta arrivati al primo centro abitato, contattano la polizia locale, riferendo di un incidente in cui Drew sarebbe annegato. Ed e Bobby guidano anche le ricerche del corpo, portando la polizia e i volontari in una zona molto più a valle di quella in cui hanno lasciato Drew. Durante queste ricerche, alla polizia si presentano i parenti di due tizi che qualche giorno prima sono usciti per cacciare di frodo e poi non sono più tornati. La polizia compie qualche svogliata ricerca che non approda a nulla, mentre i tre amici tengono la bocca ben chiusa sull'argomento.

Così come continuano a tenerla anche dopo, una volta tornati a casa. A Lewis è stato necessario amputare la gamba, quindi la sua storia con gli sport estremi è finita. Continua però a frequentarsi con Ed, mentre Bobby non se la fa più con loro.

Il film di Boorman, uscito nel 1972, mantiene intatti la tensione e il senso di angoscia del romanzo, grazie anche alle ottime prove degli interpreti principali, Jon Voight e Burt Reynolds.

Dickey con il regista Boorman durante la lavorazione del film


Il secondo romanzo di Dickey, Alnilam, uscito nel 1987, che dovrebbe essere ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, non è stato mai tradotto in italiano.


Il terzo romanzo, To The White Sea, uscito nel 1993, è stato tradotto con il titolo Oceano bianco.



edizioni in inglese



edizioni italiane

Siamo nel marzo 1945 e il sottufficiale Muldrow, mitragliere a bordo di un bombardiere B-29, è l'unico superstite dell'abbattimento dell'apparecchio durante un'incursione su Tokio. Lanciatosi con il paracadute, riesce ad arrivare a terra indenne in una zona in cui non c'è nessuno. Sapendo che quasi sempre i giapponesi linciano gli aviatori presi prigionieri, si nasconde in una fogna fino al giorno dopo, quando arriva l'incursione successiva e può allontanarsi sfruttando il caos e il panico prodotti dalle esplosioni e dagli incendi. Durante questa fuga, uccide due uomini per procurarsi degli abiti civili e una donna che lo ha identificato come non giapponese.

Il suo progetto è di spostarsi sempre più a Nord, verso la punta settentrionale dell'isola di Hokkaido, in cui il clima rigido e le nevi presenti quasi tutto l'anno gli ricordano l'Alaska in cui è cresciuto.

Si muove per lo più a piedi di notte ed evitando le strade, ma a un certo punto riesce a impossessarsi di un camion militare uccidendone il conducente e, mimetizzandosi in un'autocolonna, percorre un lungo tratto. Il suo cammino è disseminato di cadaveri, perché uccide chiunque gli si pari davanti. L'unico di cui si fida è il solo occidentale che incontra, un monaco buddista che prima sembra deciso ad aiutarlo ma poi lo denuncia. Catturato, Muldrow riesce comunque a fuggire uccidendo le guardie.

Il tratto di mare che separa Honsu da Hokkaido lo compie a bordo di una piccola imbarcazione rubata. Prende terra in un punto deserto e si ferma a riposare, ma quando tenta di cacciare un branco di capre selvatiche viene aggredito e ferito da queste. Viene soccorso da un indigeno ainu che lo porta al villaggio, dove viene curato. Tra gli ainu sembra trovarsi benissimo, ma tutto cambia quando assiste a un loro rito tribale che comporta la tortura di un cucciolo di orso fino alla morte. Disgustato, Mulgrow decide di andarsene, ma solo dopo aver liberato un altro cucciolo di orso tenuto prigioniero. Nel farlo, però, è costretto a uccidere l'uomo che lo ha salvato.

Si spinge poi fino all'estremo Nord, dove incontra un vecchio cacciatore che vive in una caverna come un eremita. I due convivono senza problemi, finché il vecchio muore per cause naturali. Mulgrow continua a vivere andando a caccia tra le nevi finché si rende conto che sta arrivando un piccolo esercito di uomini armati, che probabilmente sta cercando solo lui: allora li affronta per essere ucciso rapidamente.

Mulgrow narra la vicenda in prima persona, mantenendo sempre una gelida lucidità. I morti si accumulano sul suo cammino senza nessun sussulto emotivo. Il lettore sarebbe portato a pensare che siano state l'esperienza della guerra e la necessità di sopravvivere in un ambiente tanto ostile a renderlo così com'è, ma ogni tanto gli sfugge qualche confessione relativa al suo passato da civile, e da queste apprendiamo che si è macchiato di almeno un altro omicidio prima di arruolarsi. Un omicidio, peraltro, del tutto inspiegabile. Anzi, forse Mulgrow si è arruolato e si è fatto mandare al fronte proprio per sfuggire alla giustizia, e cerca di raggiungere la zona più inospitale di Hokkaido per nascondersi lì per sempre. In altri termini, quelli di Mulgrow sembrano omicidi dettati dalla necessità di sopravvivere ma sono in realtà i delitti di uno spietato serial killer.

Dopo l'uscita del libro, i fratelli Coen pensarono a lungo di ricavarne un film. Ma nonostante la sceneggiatura sia stata anche pubblicata, non hanno mai trovato un produttore disposto a finanziarlo.