venerdì 22 marzo 2024

Torben Nielsen: poliziotto, poi giallista ma anche autore per ragazzi

 Come già narrato in altri articoli, negli anni '60-'70 non pochi ex poliziotti esordiscono nella narrativa gialla, in genere con risultati quanto meno accettabili, talvolta decisamente buoni.

Non sorprende, quindi, che il danese Torben Nielsen sia stato a lungo molto considerato, sia in patria che fuori, e che sia percepibile qualche eco della sua fama di allora anche oggi, a quasi trent'anni dalla sua scomparsa.

Torben Nielsen (a destra di chi legge) negli anni '70

Nielsen, nato a Vedslet nello Jutland il 22 aprile 1918, entrò in polizia nel 1941 e vi rimase fino al 1967. Tra le note biografiche che è stato possibile reperire, non c'è nessun accenno alla sua formazione, alla sua famiglia e alle ragioni che lo indussero a lasciare il servizio. Si sa solo che a 52 anni, nel 1970, esordì come narratore con un libro per bambini, Gry. Historien om et pindsvin (Gry. Storia di un riccio) che illustrò personalmente: questo libro ottenne un buon successo. L'anno dopo pubblicò il primo dei suoi otto romanzi gialli, Tilfældet Lisa Kjeldsen (Il caso di Lisa Kieldsen), che non dovette avere un grande successo (non si trovano sue immagini sul web, nemmeno in Anna's archive) ma sicuramente piacque ai critici.

Nielsen è autore di 18 libri in tutto. Oltre ai gialli, ci sono libri per ragazzi, sulla natura, autobiografici. Inoltre Nielsen, autore molto versatile, ha scritto drammi radiofonici, commedie, articoli giornalistici e testi di canzoni.


Un romanzo di Nielsen e la sua traduzione in tedesco

I suoi maggiori successi sono i romanzi Nitten røde roser (Diciannove rose rosse), uscito nel 1973 e premiato in Danimarca con il premio Poe Club Berenice e apprezzato anche all'estero, soprattutto in Norvegia, Germania e Regno Unito; e Terror (Terrore), uscito nel 1976.



Da entrambi questi libri sono stati tratti film danesi di buon successo, mai arrivati in Italia. 


L'occasione è buona per conoscere un po' di attori danesi, pressoché ignoti da noi: Poul Reichhardt (1913-85)

Holger Juul Hansen (1924-2013)

Ulf Pilgaard (1940)

Lisbeth Lipschitz (1948)

Birgit Sadolin (1933)

Birgitte Federspiel (1925-2005)

Helle Virkner (1925-2009)

Pia Gronning (1949)

Paul Huttell (1935)


Un altro film tratto però da un suo romanzo per ragazzi è uscito nel 1994: Vildbassen (Il piccolo selvaggio). Anche questo, mai arrivato da noi. 



Il protagonista dei suoi romanzi gialli è un maturo ispettore di polizia, Jens Ancher, che in entrambi i film è stato interpretato dall'attore Poul Reichhardt.

Torben Nielsen morì il 18 febbraio 1985.

In Italia, secondo le solite logiche imperscutabili con cui venivano scelti i romanzi stranieri da proporre ai nostri lettori, i due romanzi di maggior successo sono stati ignorati e ne è stato tradotto solo uno meno noto, Galgesangen (La canzone della forca), originariamente pubblicato nel 1973 e uscito nel Giallo Mondadori il 1° gennaio 1978 con il titolo La ballata dell'impiccato e il numero 1509 della collana. Tra l'altro non fu tradotto nemmeno direttamente, ma dall'edizione inglese. Evidentemente, in quel periodo, mancavano traduttori dal danese.




In questo romanzo, Jens Ancher si trova ad affrontare contemporaneamente due casi: quello di un giovane dalla vita apparentemente soddisfacente che si è inspiegabilmente suicidato in casa dopo aver trascorso la serata cantando allegramente e quello di un pedofilo che molesta bambine e poi, preso dal panico, le uccide. I due casi sembrano sovrapporsi nel momento in cui una ragazzina che sembrava sapere qualcosa di più sulla vicenda del suicidio, viene uccisa a poca distanza dalla precedente vittima del pedofilo, anche se con modalità differenti. Infatti, il pedofilo non c'entra nulla con questo delitto: il fatto che confessi senza problemi un crimine ma ne rifiuti con decisione un altro spinge Ancher a pensare che in realtà il suicida non sia morto per propria mano, ma ad opera di qualcun altro. Le modalità con cui si è consumato il delitto della ragazzina gli suggeriranno anche una possibile spiegazione delle circostanze di quest'altro delitto.

Nielsen era molto apprezzato dalla critica per il realismo delle sue trame e anche questo romanzo appare decisamente credibile, nonostante occorra non poca fantasia per immaginare il modo in cui viene attuato il delitto poi fatto passare per suicidio.