lunedì 13 ottobre 2025

"Complotto a Venezia": il romanzo dimenticato di Raymond Rudorff

Di Raymond Rudorff, nato in Inghilterra nel 1933 e morto nel 1992, tutto sommato, non si sa molto. Visse a lungo in Francia e in Italia e fu storico, giornalista, traduttore e scrittore: autore, per la verità, di pochi libri, dei quali però almeno uno famosissimo e un altro abbastanza famoso.

Raymond Rudorff

In Italia, nonostante la sua lunga presenza sul territorio, ha goduto di fortune quanto meno alterne. Il primo libro tradotto su cui compare il suo nome è addirittura una guida turistica di Parigi, proposta da Sugar nel 1970, del quale è il curatore. Volume elegante e raffinato, uscito originariamente in inglese nel 1969, opera di una squadra di intellettuali che comprende anche il nostro Goffredo Fofi.



A quell'epoca, però, non sono ancora uscite le opere più importanti. Solo nel 1972, infatti, esce The Dracula Archives, il romanzo che rappresenta una sorta di prequel del Dracula di Bram Stoker e che è addirittura costruito alla stessa maniera, in forma di collazione di documenti diversi redatti da più mani.

Alcune delle tante edizioni in inglese

Il meccanismo sembra ispirare parecchio Rudorff, che l'anno dopo pubblica un altro romanzo di genere soprannaturale, ambientato nella Londra ottocentesca e pure costruito come Dracula, tra lettere, brani di diario e altri documenti: è The House of the Brandersons.



Per ragioni come sempre inspiegabili, l'editoria italiana si accorge tardi di Rudorff, benché questo sia stato già nel 1965 il traduttore inglese di
Il Vampiro di Ornella Volta, libro tanto illustre quanto poco noto (apparso per la prima volta in francese nel 1962, uscito in Italia con Sugar nel 1964 e mai più ristampato). 

Ornella Volta (1927-2020)


La dimora dei Branderson esce nella collana Narrativa Sonzogno (che in quegli anni scopre e presenta al pubblico italiano parecchi autori e titoli di horror e thriller di notevole spessore) nel 1975.
È la storia di una possessione diabolica che inizialmente sembra interessare soltanto un mercante londinese appena tornato da un viaggio in Oriente, ma che pian piano si rivelerà relativa a tutta la sua famiglia, interamente posseduta da un unico demone.

Il buon successo di questo libro non induce nessuno a proporre il prequel di Dracula, benché questo sia stato tradotto in tutto il mondo. Per poterlo leggere in Italia si dovrà aspettare il 2010, quando viene finalmente tradotto dalla piccola e dinamica casa editrice Gargoyle Books con il titolo Gli archivi di Dracula.



Ma, intanto, la Sonzogno ha dato spazio a un altro romanzo di Rudorff, uscito nel 1976: The Venice Plot, tradotto nel 1977 con il titolo Complotto a Venezia.



Oggi, il nome di Raymond Rudorff ricompare spesso nelle pagine web o cartacee degli amatori del soprannaturale, anche se La dimora dei Branderson non ha più avuto altre edizioni dopo quella di mezzo secolo fa e la Gargoyle Books ha purtroppo chiuso i battenti, ragione per cui ambo i libri più noti del misterioso autore inglese devono essere cercati nel mare magnum dell'usato. Circostanza che non sembra scoraggiare gli appassionati, che dedicano a essi ogni genere di considerazione e riflessione critica.

Invece, Complotto a Venezia, pure mai ristampato, è caduto in un oblio pressoché assoluto. Viene al massimo citato nella bibliografia dell'autore in qualche pezzo che tratta di uno degli altri due.

A leggerlo oggi, in un certo senso, si capisce anche il perché. Ambientato alla fine degli anni '60, mostra una Venezia sotto l'incubo dell'acqua alta ma, soprattutto, sede di continui furti d'arte.

La scoperta di un documento che sembra un originale di un Vangelo in una camera nascosta di San Marco induce l'editore americano Conrad Hooper a inviare sul posto un fotografo suo connazionale, Kit Fermoy, per la realizzazione di un volume illustrato di lusso. La guida di Fermoy dovrebbe essere uno storico dell'arte di nazionalità inglese, Anthony Venner, ma questo finisce quasi subito ammazzato, apparentemente senza ragioni. La relativa inchiesta mette Fermoy in contatto con il comandante Cavallini, il carabiniere incaricato delle indagini, che contemporaneamente sta indagando anche su una serie di furti d'arte conclusi ogni volta con la morte violenta dei responsabili e la scomparsa della refurtiva. L'ipotesi di Cavallini è che ci sia in città una banda che pretende di egemonizzare i furti d'arte, eliminando spietatamente tutta la concosrrenza, e che Venner sia finito immischiato in qualche modo nella contesa.

Fermoy, che nel frattempo si è messo a frequentare la high society dei collezionisti e mercanti d'arte veneziani, ha anche lui la sensazione che molti fingano e mentano ogni volta che si affronta la questione. Intanto, ha una relazione con la giovane Francesca Palmarin, figlia di un aristocratico snob che sembra avere la fissa di Venezia indipendente come al tempo dei dogi. Procedendo la trama, Fermoy si renderà conto che le fantasie di Palmarin non sono fini a sé stesse, e che dietro l'aristocratico c'è un vero progetto eversivo. Ma tutto questo cosa c'entra con la guerra tra ladri d'arte e l'assassinio di Venner?

Le esigenze della tensione narrativa inducono spesso l'autore a ricorrere a cliché che probabilmente non passerebbero il vaglio del lettore di oggi, troppo assuefatto al politically correct. Ci sono diverse figure di omosessuali, tutte più o meno sgradevoli e viscide, e i patrizi veneziani sono presentati come una manica di ricchi sfaccendati e privi di qualsiasi principio morale. Insomma, anche se sul piano strettamente narrativo si tratta di un romanzo più che valido, è difficile immaginarlo ripubblicato oggi.

martedì 16 settembre 2025

Il destino di Faber Heeresma, autore olandese di spionaggio

Certi destini sembrano segnati. Faber Heeresma, nato ad Amsterdam il 7 aprile 1939, restò orfano del padre, che era un teologo, insegnante e giornalista molto quotato, nel 1944, quando aveva solo cinque anni. Faber era il più piccolo di tre fratelli, tutti destinati a diventare scrittori: Simon Heere Heresma, Marcus Aurelius Heeresma e appunto lui, Faber Johannes Heeresma. Il primo, vissuto dal 1932 al 2011, è stato il più famoso, considerato uno dei più importanti autori olandesi del XX secolo; il secondo, vissuto dal 1936 al 1991, il più tardo a esordire, anche se dal 1977 al 1990 è riuscito a pubblicare due romanzi, un racconto e due raccolte di poesie; e infine Faber, precoce e sfortunato, autore di due romanzi scritti assieme a Heere e altri due scritti da solo, destinato a morire in un incidente automobilistico a Ibiza il 7 giugno 1969, poco dopo aver compiuto trent'anni.

I fratelli Heeresma: da sinistra, Faber, Marcus e Heere

Faber Heeresma studiò alla Rijksakademie di Amsterdam e alla Royal Academy of Fine Arts di L'Aja. Fu un notevole ritrattista e soprattutto illustratore, e lavorò contemporaneamente come giornalista, autore di racconti e traduttore. Nel 1963 sposò Mia Jacqueline Visser, vissuta dal 1935 al 2009: non ebbero figli.

Faber Heeresma

Faber Heeresma pubblicò in vita due romanzi di spionaggio, entrambi nel 1969: Bonbons voor Belinda e Bijzonder Spaans. Nello stesso anno scrisse, insieme al fratello Heere, altri due romanzi: Teneinde in Dublin e Hallo, hallo... bent u daar, Plotsky?, destinati a essere pubblicati entrambi nel 1973.


Il fratello Heere è notissimo a livello internazionale, soprattutto per il romanzo Una giornata alla spiaggia, dal quale fu tratto un controverso film mai distribuito per 24 anni e poi dal 1993 visto in alcuni festival in versione restaurata, scritto da Roman Polanski, diretto da Simon Hesera e interpretato tra gli altri da Peter Sellers con lo pseudonimo A. Queen (il suo personaggio è un omosessuale). Il romanzo è stato tradotto anche in italiano, quasi contemporaneamente all'uscita delle opere di Faber, che però non sono state presentate in ordine cronologico.


Il primo romanzo a uscire in italiano è uno di quelli scritti a quattro mani e perciò firmato "Heeresma Inc.": Teneinde in Dublin, presentato da Segretissimo il 1° marzo 1973, numero 483 della collana, titolo Agente d'assalto.



Un anziano agente segreto olandese, Braam Johannes, a riposo da qualche tempo, viene convinto con le buone e soprattutto con le cattive, a seguire un altro agente, Bomb Hero Gijs, per ucciderlo appena possibile. Infatti, a Bomb è stata assegnata una importante missione da svolgere tra Inghilterra e Irlanda, ma poi questa missione è stata revocata quando si è capito che i suoi risultati avrebbero potuto portare a gravi conseguenze internazionali. Tuttavia, le istruzioni di Bomb prevedono che non prenda contatto con nessuno e, anzi, elimini come nemico chiunque tenti di contattare lui. Non può più essere avvertito della revoca della missione e l'unica possibilità è ucciderlo prima che arrivi sul posto.

Braam, che è maldestro e sfortunato, mentre i due sono in viaggio, si traveste più volte per non essere riconosciuto e in due occasioni uccide la persona sbagliata. Intanto, Bomb si rivela un sadico e un manipolatore, soprattutto con le donne. Mentre succede questo, i capi di Braam, aizzati da un ex collega che non vede l'ora di toglierselo di mezzo, decidono che non è adatto a svolgere l'incarico e mettono altri agenti a dare la caccia a lui e a Bomb.

Il 20 giugno 1974 sempre Segretissimo presenta il primo romanzo di Faber, Bonbons voor Belinda, con il numero 551 della collana e un titolo dal gioco di parole imbarazzante, Pax per gli uomini di cattiva volontà. Il titolo prende origine dal protagonista della vicenda, un agente un po' scalcinato e scarsamente motivato di nome Francis Pax. Pax sta partecipando alla caccia a un'organizzazione terrorista internazionale quando si trova coinvolto nell'uccisione di un terrorista seguito per raggiungere gli altri. Il suo superiore Winter decide allora di sfruttare la conoscenza del prossimo appuntamento del morto per infiltrare Pax tra i terroristi.



Pax ritorna anche nel romanzo successivo, Bijzonder Spaans, uscito in Segretissimo il 24 ottobre 1974 con il numero 569 della collana e il titolo Intrigo spagnolesco. Stavolta Pax è in Spagna, a recuperare dei documenti relativi a un progetto tecnologico che però interessa anche a tedeschi, inglesi e americani. Così come Pax stesso, anche i suoi rivali viaggiano in incognito e tra loro ci sarà un confronto senza esclusione di colpi.






mercoledì 13 agosto 2025

Un autore da scoprire: John Smolens

John Smolens è un autore statunitense, attivo almeno dal 1989 e tradotto anche (parzialmente) in italiano (ma anche in tedesco, greco e turco) e nonostante questo pochissimo conosciuto. Non sembra esistere una pagina di Wikipedia in inglese dedicata a lui e le scarne note biografiche riportate su quella italiana, peraltro desumibili anche dalle poche interviste da lui rilasciate presenti sul web, citano appena l'anno di nascita (1949), il luogo (New York) e precisano che ha studiato prima a Boston, poi nel New Hampshire e infine nell'Iowa, dove potrebbe (ma non è certo) aver frequentato il celebre seminario di scrittura creativa. Dalle interviste, si apprende che Smolens è un professore di letteratura presso la Northern Michigan University dal 1996 e che vive a Marquette, nella zona del Michigan chiamata Upper Peninsula, tra il lago Superiore, il lago Michigan e il lago Huron.

Un ritratto recente di John Smolens

Posizione e toponimi principali della Upper Peninsula

Smolens ambienta i suoi libri proprio in questa zona di confine tra USA e Canada ed è considerato sbrigativamente un autore di thriller, anche se nel suo caso la definizione appare un po' restrittiva.

Il primo romanzo di Smolens si intitola Winter by Degrees: a questo, ne sono seguiti un'altra decina, più una raccolta di racconti.





In Italia sono usciti tre suoi libri.

Il primo è Freddo, pubblicato nella collana Giallo & Nero di Hobby & Work (una collana meritoria e sottovalutata) nel 2003. Il titolo originale è Cold e risale al 2001.





Durante una tormenta di neve, il giovane Norman Haas evade dal carcere e riesce miracolosamente a sopravvivere. Si dirige verso la sua piccola cittadina, Yellow Dog, in cui vivono il fratello Warren e la ex fidanzata Noel, che si sono sposati dopo la sua condanna. Norman è stato appunto condannato per averli aggrediti entrambi, dopo aver scoperto che se la facevano insieme.

La tormenta gli crea delle difficoltà, ma ne crea anche ai suoi inseguitori. Norman viene aiutato da una giovane vedova, Liesl Tiomenen, che però abbandona dopo una caduta nella neve. Poi ottiene un passaggio da un camionista che però esce fuori strada e resta ferito. Un secondo camionista si ferma ad aiutarli ma il camion danneggiato esplode, uccidendo i due camionisti, mentre Norman sopravvive miracolosamente e scappa via con l'altro camion.

Intanto, il matrimonio di Warren e Noel si è sfasciato dopo la nascita della figlia Lorraine. In questo, però, ha avuto un ruolo anche il padre di Noel, Rejan Pronovost, un losco faccendiere che ha le mani in pasta in diversi affari dalla legalità quanto meno dubbia, specialmente da quando frequenta l'enigmatico socio cinese Woo-San. Pronovost sembra essere il solo a conoscere la verità sul destino di Raymond Yates, un cacciatore che faceva da guida nelle escursioni sulle montagne, che si sospetta sia stato assassinato da Norman, ma il corpo non è mai stato trovato.

Mentre lo sceriffo Delbert Maki, dopo essere riuscito a salvare Liesl Tiomenen, cerca di seguire le poche tracce di Norman, questo raggiunge Noel, che decide di scappare con lui portandosi dietro la bambina. Norman non lo sa, ma oltre a Maki lo stanno inseguendo anche Warren, Pronovost e Woo-San, e non tutti sono animati da buone intenzioni.

Il secondo libro di Smolens che arriva in Italia deve aspettare parecchi anni ed è Margine di fuoco, che esce con Mattioli 1885, nella collana Frontiere, nel 2019. Il titolo originale è Fire Point e risale al 2004.




La giovane Hannah è stata costretta a crescere precocemente dalle circostanze, ma sembra aver trovato la pace accanto a Martin, un uomo di qualche anno più grande di lei, semplice e di poche pretese, che sta provando a ristrutturare una vecchia casa di famiglia insieme a un cugino più anziano, Pearly.

L'adolescenza di Hannah è stata segnata dalla turbolenta storia che ha avuto con il coetaneo Sean Colby, il figlio dello sceriffo Frank. La loro unione è stata osteggiata dalla famiglia Colby e, in ogni caso, Sean si è rivelato più volte un irresponsabile. Per allontanarlo da Hannah, i familiari lo hanno costretto ad arruolarsi nella Marina Militare.

Sean torna nella cittadina di Whitefish Harbor quando viene sbattuto fuori dalla Marina e, poiché vorrebbe riprendere la relazione con Hannah, il fatto che questa stia con Martin non gli va a genio. Approfittando anche del fatto che il padre riesce a farlo nominare vicesceriffo, comincia a tormentare i due con atti di vandalismo sulla casa e diverse altre forme di stalking. Poi, non contento, aggredisce Martin e lo manda in ospedale.

Il terzo libro di Smolens che arriva in Italia è Il giorno dei giorni, che esce con lo stesso editore e nella stessa collana del precedente, nel 2020.Il titolo originale è Day of Days, uscito nello stesso anno.



Si tratta di una ricostruzione parzialmente romanzata di un episodio criminale consumatosi a Bath, nella zona del Michigan chiamata Lower Peninsula, nel 1927. Il 18 maggio, l'ingegnere Andrew Kehoe, 55 anni, tra l'altro addetto alla supervisione degli impianti della scuola locale, fece esplodere l'edificio della scuola, la propria fattoria e la propria automobile nella strada principale della città, uccidendo sé stesso, la moglie Ellen e altre 43 persone, tra le quali 36 bambini e ragazzi sotto i 14 anni, quasi tutti nell'esplosione della scuola. Nella stessa esplosione morirono due giovani maestre. Quella dell'autobomba uccise invece due pompieri e un anziano passante.

Un'ala della Bath School dopo l'esplosione

Kehoe, che era originariamente benestante, aveva dilapidato il patrimonio in una serie di speculazioni sbagliate ma coltivava la convinzione paranoica che a rovinarlo fosse stato il municipio di Bath con la sua tassazione, che giudicava troppo elevata. In particolare si era inutilmente opposto alla costruzione dell'edificio scolastico, finanziata da una tassa di scopo che invece gli abitanti della cittadina avevano pagato con entusiasmo.

In realtà, solo una parte delle bombe poste da Kehoe nei sotterranei della scuola detonò. Se fossero esplose tutte, il bilancio sarebbe stato molto più pesante. Kehoe si era procurato facilmente l'esplosivo, perché questo proveniva dallo smaltimento dei depositi allestiti per la Grande Guerra ed era utilizzato nelle miniere e per disboscare.

Tutti i personaggi che compaiono nel racconto sono realmente esistiti, tranne i tre ragazzi che lo portano avanti come protagonisti: Jed Browne, uno studente dodicenne che aiuta Kehoe nei piccoli lavori ed è affascinato da lui anche se trova ripugnante la sua crudeltà verso gli animali domestici; Beatrice e Alma Turner, due sue amiche che, come lui, frequentano casa Kehoe perché in amicizia con la moglie di Andrew, la tubercolotica Ellen, e come lui sopravviveranno per puro caso all'esplosione.

Andrew Kehoe con la moglie Ellen

Oltre a quanto già visto, risulta tradotto e pubblicato in Italia anche un suo racconto, sul sito Satisfiction, all'indirizzo: https://www.satisfiction.eu/inedito-assoluto-lingua-morta-racconto-di-john-smolens/

Sorprendentemente, pare che nessuna pellicola sia stata mai tratta da un libro di Smolens: il suo nome non è presente negli archivi di IMDB.

Visto il numero di romanzi anche recenti di Smolens a disposizione, con l'autore ancora in attività, sarebbe auspicabile che ne fossero tradotti altri. Staremo a vedere.