giovedì 21 novembre 2024

Police procedural, rigore e fantasia: i romanzi di Hamilton Jobson

Un poliziotto che scrive non è più una novità, da tempo. Ma quasi sempre i poliziotti scrittori si concentrano sull'attività di investigazione della polizia e sulle sue tecniche. È piuttosto raro che un poliziotto scrittore si metta a elaborare trame relative ai moventi criminali o, addirittura, alle persone finite per caso o per superficialità in mezzo a intrighi criminali senza essere delinquenti.

Una singolare eccezione, sottovalutata e degna di riscoperta, è rappresentata da Hamilton Jobson, un autore che cominciò a scrivere tardi (passata la cinquantina) e che ebbe a disposizione solo poco più di un decennio per imporsi al pubblico e alla critica. È passato un po' da allora ma, a giudicare dal numero delle traduzioni straniere, si direbbe che a suo tempo abbia ricevuto un notevole consenso.

William Hamilton Jobson nacque il 3 aprile 1914, probabilmente nell'Essex (nessuna delle scarne note biografiche disponibili riporta i luoghi di nascita o di morte). Dopo gli studi, svolse vari lavori, tra i quali quello di agente assicurativo, che però lasciò nel 1938 per arruolarsi nella polizia di Southend-on-sea, nell'Essex. Partecipò alla guerra con la divisa della RAF e poi tornò al lavoro di polizia, che continuò a svolgere per altri 30 anni, scalando la gerarchia fino al grado di ispettore di divisione. Nel corso della sua carriera ottenne nove encomi per aver risolto casi criminali portando all'arresto del colpevole.

Dopo diversi anni di intensa attività giornalistica portata avanti a partire dal 1950 parallelamente al lavoro, pubblicò il suo primo romanzo nel 1968. In vita pubblicò complessivamente 16 romanzi, quasi tutti firmati con Hamilton Jobson, tranne uno firmato William Strathern. Un diciassettesimo libro, che avrebbe dovuto uscire con la firma di Strathern, restò inedito dopo la scomparsa dell'autore, avvenuta nel 1981. Uno dei libri firmati Jobson uscì comunque postumo, nel 1982.

Con un po' di tenacia è stato possibile reperire una piccola fotografia di Jobson, dal risvolto di copertina di un suo libro in vendita su Abebooks. Sul web, pare che non ce ne siano altre.

Gran parte dell'opera narrativa di Jobson è costituita da una serie che vede quale personaggio ricorrente l'ispettore capo Matt Anders. Si tratta di 13 romanzi, anche se alcune fonti parlano di 14, inserendo tra essi anche quello uscito postumo, in cui però Anders non compare.

Anche se è presente in tutte queste 13 storie, Anders non è necessariamente il protagonista di esse. Anzi, spesso compare solo quando le indagini entrano nel vivo, dando un contributo fondamentale alla risoluzione del caso. In questo senso, come personaggio, ricorda molto i poliziotti della Sezione casi archiviati di Roy Vickers, che pure sono abituati a comparire in scena nella stesso modo, anche se la struttura a inverted story delle trame di Vickers è diversa da quella delle trame di Jobson, caratterizzate da finali sempre in bilico e pieni di suspense.

William Edward Vickers, più noto come Roy (1889-1965)

Dettaglio insolito per delle opere scritte da un vero poliziotto, Anders è un tipo piuttosto creativo, che non rinuncia a modalità poco ortodosse e ai limiti della legge per risolvere un caso. Pur conservando un rigore da esperto, Jobson lascia spesso spazio a una notevole fantasia narrativa per vivacizzare i suoi intrecci.

Nei romanzi di Jobson si respira un'aria che talvolta fa pensare alle opere di un altro, più famoso, poliziotto scrittore britannico, John Wainwright. Però Jobson, pur senza mettere in scena personaggi rozzi o banali, sembra meno interessato agli aspetti psicologici rispetto a Wainwright e preferisce privilegiare l'azione e il ritmo, che sono davvero elevati per lo standard dei police procedural.

John Wainwright (1921-95)


Jobson arriva in Italia abbastanza presto, grazie ai periodici Mondadori. Saranno tradotti 6 suoi romanzi, 5 nel Giallo e 1 in Segretissimo.

Il primo è Smile and Be a Villain, del 1969, ossia il primo romanzo in cui compare Anders (assente nel libro d'esordio, Therefore I Killed Him). Esce nel Giallo i 4 aprile con il numero di collana 1157 e il beffardo titolo L'occasione fa l'uomo assassino, che però fa perdere il senso della citazione shakespeariana di quello originale (letteralmente sarebbe Sorridere ed essere un ribaldo, da Amleto).


Due edizioni in inglese e quella italiana del libro

Due edizioni in inglese del primo libro di Jobson


L'ingegnere elettronico Alex Blake è bravo nel suo lavoro ma, essendo impulsivo e facile alla bottiglia, non sta facendo una brillante carriera. Quando coglie al volo una importante opportunità, risolvendo brillantemente un grosso problema durante una trasferta in Scozia, potrebbe sentirsi soddisfatto, ma al ritorno viene colto dalle paranoie quando non trova a casa la bella moglie italiana Gia (Giovanna Varelli). Pensando che la donna si vede con qualcuno e non avendo idea di dove trovarla, esce a ubriacarsi in un pub. Qui però incontra un amico che non vedeva da tempo, Walter Noble, che già prima era un tipo un po' losco e da allora è diventato ancora più losco. Reso irresponsabile dall'ebbrezza, Alex si imbarca in un'avventura con lui e con due ragazze raccattate nel locale. Mentre Walter si apparta con una delle due, Alex viene accompagnato dall'altra, Pam, nel parcheggio; qui però, i due si imbattono in un poliziotto che vuol sapere se Alex pretende di guidare ubriaco. Tra il panico e l'ubriachezza, Alex perde la testa e tira un cazzotto all'uomo, facendolo stramazzare per terra. Si allontana poi insieme a Pam che ha preso la guida dell'auto, ma viene raggiunto da Walter che gli dice di aver visto la scena e di essere accorso, ma solo per scoprire che il poliziotto era morto.

La mattina seguente, dopo aver passato la notte da Pam senza combinare nulla per via dell'alcol bevuto, Alex torna a casa e vi trova la moglie, che ha passato il giorno precedente ad assistere un'amica sconvolta dalla perdita prematura del marito. La notizia dell'uccisione del poliziotto è però su tutti i giornali e Alex non sa cosa fare. La situazione si complica ulteriormente quando Walter si fa vivo, promettendo silenzio e appoggio, ma solo se Alex gli farà qualche piacere. Oltretutto, Walter sembra guardare a Gia con troppo interesse.

Il secondo romanzo che arriva in Italia è Naked to My Enemy, del 1970, tradotto nel Giallo con il titolo L'altra faccia della vita e uscito con il numero 1197 di collana il 9 gennaio 1972.

edizioni inglese, italiana e francese del romanzo

Dick Hogard è stato un buon poliziotto, ma la gelosia lo ha messo nei guai. Avendo scoperto le prove di un tradimento da parte della moglie, si è appostato per sorprenderne l'amante in flagrante ma ha finito per aggredire e uccidere accidentalmente un povero piazzista che era entrato in casa sua per caso. Condannato per omicidio preterintenzionale, una volta scontata la pena vuole solo farsi dimenticare, e per questo si trasferisce in una piccola località di mare, dove trova una stanza presso Clem Shearer, la giovane vedova di un avvocato, madre di una bambina.

Un giorno, mentre passeggia sulla falesia, si accorge che un'auto a poca distanza da lui sta scivolando in mare. Si precipita e riesce a tirare fuori l'uomo che c'è dentro, svenuto per un improvviso malore. Una volta compiuto il salvataggio, però, preferisce allontanarsi per non essere riconosciuto. Tuttavia, l'uomo che ha salvato, un anziano milionario di nome Reynolds, intende trovarlo a tutti i costi e gli sguinzaglia dietro un esercito di giornalisti.

Hogard ha le sue ragioni per restare nell'anonimato. Mentre era in servizio, ha incastrato il figlio di un gangster, tale Vickers, quale mandante di un efferato omicidio. Il ragazzo ha preso una condanna molto pesante e il padre ha deciso che il poliziotto la pagherà.

E infatti, dopo una breve serie di avvenimenti un po' dubbi, Clem e sua figlia vengono rapite. Dopodiché Vickers contatta Hogard e gli dice che le libererà solo se Hogard ucciderà uno scomodo testimone che sta per deporre in tribunale contro di lui.

Il terzo romanzo arriva dopo un breve intervallo. Si tratta di The Silent Cry, sempre del 1970, che esce nel Giallo il 16 aprile 1972 con il numero 1211 di collana e il titolo Processo al giustiziere.


edizione inglese, italiana e due francesi del romanzo


L'architetto Henry Konrath si trova in vacanza al mare insieme all'amico Basil Beamish. Durante una passeggiata da solo su una scogliera, mentre cerca panorami interessanti con il binocolo, assiste a una scena che si svolge dall'altro lato della baia, in cui gli sembra che un uomo ne faccia cadere un altro in mare. Avvisa immediatamente la polizia e la guida sul posto. Viene recuperato il cadavere di un pescatore, George Castelle, che era noto per vivere isolato insieme alla figlia Anna, che da bambina ha perso la parola in seguito a un trauma psicologico.

Intervistato da un giornalista, Konrath si lascia sfuggire qualche dettaglio sull'aspetto di quello che gli è sembrato l'assassino e la cosa non sfugge agli abitanti del luogo. La notte successiva, mentre lui e Beamish stanno tornando al loro hotel dopo aver assistito a uno spettacolo teatrale, la loro auto viene spinta da un altro mezzo contro un autotreno, a un incrocio: Beamish resta ucciso sul colpo e Konrath si salva per miracolo, riportando solo ferite non gravi.

Da quel momento, Konrath è ossessionato dall'idea di scoprire chi ha voluto la sua morte e ucciso il suo migliore amico. Non gli importa di mettersi in pericolo ed è preoccupato per la giovane Anna, che gli sembra in pericolo. Infatti, dopo un tentativo di effrazione alla casa isolata in cui la ragazza è rimasta a vivere da sola, la convince a trasferirsi in casa di amici fidati. Ma, subito prima, scopre che la ragazza e il padre nascondevano un segreto. Inoltre, ignora che i suoi mancati assassini lo stanno pedinando per riprovarci il prima possibile.

Il quarto libro di Jobson ad arrivare in Italia è Contract with a Killer, del 1973: esce nel Giallo con il numero di collana 1377 e il titolo tradotto letteralmente, Contratto con un killer.

edizioni inglese, italiana e tedesca del romanzo

Victor Prosser è un criminale del tutto privo di scrupoli e con qualche vena di sadismo, però oculato. Non fa mai il passo più lungo della gamba. Con i proventi dei suoi delitti ha aperto una regolare attività e si muove solo per clienti facoltosi che gli propongono lavori “puliti”. Uno di questi clienti è l'avvocato Ellis, che rappresenta gli interessi di un gruppo immobiliare che fa capo addirittura a un parlamentare. Quest'impresa vuole espropriare un'area di campagna per edificare in libertà, ma il proprietario di un piccolo agriturismo, George Fielding, non vuole vendere nemmeno quando gli fanno un'ottima offerta. Ellis allora ingaggia Prosser per sistemare Fielding senza ucciderlo. Prosser, con l'aiuto di un paio di complici, simula lo stupro di una donna in modo che a esserne accusato sia Fielding. Fielding, arrestato e interrogato, è colpito da un infarto e ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

Mentre Ellis e Prosser discutono della situazione, la segretaria di Ellis, Anne Blake, ascolta la conversazione. La donna conosce Fielding e decide di aiutarlo. Tuttavia, prima che possa muoversi, viene scoperta da Ellis e Prosser. Prosser la sequestra e la porta via con sé.

L'ultimo romanzo di Jobson che esce nel Giallo arriva il 20 febbraio 1977, con il numero di collana 1464 e il titolo Oltre la legge. L'originale si intitola The Evidence You Will Hear, del 1975.




La scomparsa inspiegabile di una bambina, Angela Murray, mette in allarme un piccolo paese di campagna. Negli ultimi mesi, altre tre bambine sono state rapite e uccise da un pedofilo. Si scatena una ricerca che coinvolge, oltre alla polizia locale e a diversi rinforzi (compreso l'ispettore capo Anders) anche molti abitanti. Il fallito rapimento di un'altra bambina fornisce un identikit dell'uomo da cercare, ma in paese c'è anche chi nasconde ciò che sa per non dover far sapere altre cose della sua vita, e anche chi ha deciso di risolvere la questione con la giustizia sommaria, prima che arrivi quella legale.

L'ultimo Jobson italiano esce in Segretissimo il 22 maggio 1983, con il numero di collana 967 e il titolo La tigre dorme. Si tratta del romanzo postumo di Jobson, The Sleeping Tiger (1982).

edizione inglese e italiana del romanzo

Graham Ross, ex membro dei commandos, ha un talento per uccidere la gente ma, una volta smessa la divisa, non vuole più ammazzare nessuno. Quindi rifiuta un'offerta in tal senso da parte di un personaggio losco e goffo, che si presenta grossolanamente camuffato. Qualche sera più tardi, mentre si trova a casa con Charlie Campbell, un'attraente donna rimorchiata in un locale elegante, viene sorpreso da due tizi che sembrano parecchio malintenzionati ma evidentemente sottovalutano le sue qualità. Infatti, benché siano armati, Ross li fa fuori entrambi a mani nude. Charlie non batte ciglio e accetta di coprirlo, mentre Ross fa sparire i cadaveri.

Il tipo che aveva inizialmente proposto un contratto a Ross gli ha detto di aver avuto il suo nome da un certo Tony Paparardo, un amico di Ross. Ross scopre che Tony lavora nel garage di un tipo parecchio losco, tale Rimmer, e anche che Tony è in pericolo perché a quanto pare sa troppo. Allora Ross lo fa scappare ed entra di nascosto nell'autorimessa di Rimmer, scoprendo le prove che questo è implicato in un contrabbando di diamanti. Ma non è Rimmer quello che prima ha cercato di ingaggiarlo e adesso vuole ucciderlo.

Tranne l'ultimo romanzo, un po' scontato sotto molti aspetti, le opere di Jobson si fanno ricordare per le trame appassionanti e i personaggi piuttosto credibili, anche se talvolta caratterizzati con qualche cliché, specie quelli femminili. Sarebbe molto interessante scoprire come sono fatti i suoi libri che non sono stati mai tradotti.








romanzi di Jobson inediti in italiano, in edizioni inglesi, francesi e tedesche





















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