venerdì 5 luglio 2019

Lo stile di John Alcorn al servizio dei "gialli"

John Alcorn, nato a New York il 10 febbraio 1935 e morto nel Connecticut il 27 gennaio 1992, è stato uno dei più importanti graphic designer della seconda metà del '900. Dopo gli studi artistici compiuti a New York, lavorò nella pubblicità e per il periodico Esquire, poi fu tra gli animatori di un prestigioso studio di design (Push Pin Studios, attivo dal 1954 al 1974), prima di diventare art director della rete televisiva CBS per tre anni, dal 1958 al 1961. Dal 1962, come illustratore di libri, vince numerosi premi, uno dei quali (il concorso internazionale della Fiera del Libro di Bologna), nel 1968, lo porta in Italia, dove si trasferisce nel 1971 e resta a vivere fino al 1977.

La sua casa editrice di riferimento è la Rizzoli, per la quale cura le copertine sia di rilegati sia di tascabili, lasciando un marchio indelebile sulla BUR di quegli anni. Lavora comunque anche per la Longanesi e per la Guanda. Realizza anche, nel 1973, i titoli di apertura per Amarcord di Fellini. 
La principale qualità di Alcorn è la capacità di mettere insieme elementi tratti da stili ormai consolidati tra i riferimenti culturali (l'Art Nouveau) con le suggestioni dei nuovi stili emergenti e in rapida evoluzione (specie il pop floreale). Molte sue innovazioni apriranno strade che saranno poi battute con successo dalle generazioni successive di graphic designer.
Tra i libri di cui Alcorn curò la copertina, vi sono moltissimi gialli e thriller di ogni tipo.
Nel 1975-76, la Rizzoli propose una propria collana di gialli che, malgrado l'ottimo livello della scelta e la notevole cura editoriale, ebbe poco successo. Le copertine sono firmate Ink Studio, senza precisare l'autore, ma si sa che erano progettate da Alcorn.








Di seguito, una selezione di copertine (in prevalenza gialli e polizieschi) realizzate direttamente da Alcorn per le collane della Rizzoli.
























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