lunedì 28 ottobre 2024

Nicholas Luard, l'autore inedito che era già edito (in Italia)

I meriti dell'editore Polillo nella diffusione del mystery e del thriller di qualità sono indiscutibili, ma a volte anche i migliori cadono in fallo.

Nel 1998, pubblicando Schiena d'argento, versione italiana dell'originale Silverback uscito due anni prima, nel risvolto di copertina, l'editore annuncia:

“Da un noto scrittore d'avventure, pubblicato in Italia per la prima volta, un emozionante romanzo d'azione, amore e mistero, su uno sfondo di magica bellezza.”

Ma in realtà, l'autore, l'inglese Nicholas Luard, non viene pubblicato in Italia per la prima volta in quell'occasione. Chi ha redatto il risvolto ignora, o finge di ignorare, che oltre un ventennio prima sono stati tradotti altri due suoi romanzi in Segretissimo. E non si tratta certo di romanzi da poco.

Luard giovane e più maturo

Luard è uno scrittore che sicuramente meriterebbe più fortuna in Italia. Nato a Londra il 26 giugno 1937 da una famiglia di origine ugonotta, crebbe tra il Medio Oriente (dove lavorava il padre, dipendente di una compagnia petrolifera) e l'Africa (dove lo portò la madre durante il viaggio di ritorno in patria). Dopo i primi studi al Winchester College, Luard si arruolò e fece parte per un certo periodo dei servizi segreti. Per quest'ultimo incarico, superò un duro addestramento. Come agente segreto britannico, aiutò diversi profughi a fuggire dall'Ungheria dopo la rivolta del 1956.

Tornato all'università a Cambridge (ma passò un anno anche a quella della Pennsylvania, grazie a una borsa di studio), strinse amicizia con l'intellettuale e comico Peter Cook, con il quale ebbe una lunga e proficua collaborazione.

Immagine giovanile di Peter Cook (1937-95)

Grazie a un'eredità, nel 1961, rilevò la proprietà di un locale di dubbia reputazione a Soho e lo trasformò nel club The Establishment, in cui si esibivano artisti come Cook, Dudley Moore, Eleanor Bron e altri che avrebbero fatto la fortuna del cinema comico inglese nel successivo decennio. 

L'edificio in cui aveva sede The Establishment com'è oggi
Cook e Luard davanti al club
Dudley Moore (1935-2002), ottimo attore e musicista
Dudley Moore e Peter Cook formarono un duo comico leggendario
Eleanor Bron (1938) è stata spesso partner del duo Moore-Cook


Cook riuscì a far esibire nel locale anche il leggendario comico americano Lenny Bruce, poi ricordato nel celebre film Lenny di Bob Fosse.
Lenny Bruce (1926-66)
Dustin Hoffman e Valerie Perrine nel film Lenny
Locandina del film


Il buon successo dell'iniziativa indusse Luard a rilevare anche la proprietà di una rivista satirica lanciata da un gruppo di suoi ex compagni di Cambridge, Private Eye, che veniva venduto nel locale. Nella redazione di Private Eye, Luard conobbe una studentessa d'arte, Elizabeth Longmore, che sposò nel 1963. La luna di miele in Francia fu interrotta dalla convocazione in tribunale per una causa intentata da sir Randolph Churchill, che si riteneva diffamato da Private Eye.
Il matrimonio di Luard con la Longmore
Numeri d'epoca di Private Eye

Cook era un amministratore più bravo di Luard e, quando Cook se ne andò a portare i suoi spettacoli in America, Luard fece fallire il locale anche se salvò il giornale vendendo le sue quote a Cook. Come lo stesso Cook, Luard beveva molto: sosteneva di essere stato iniziato all'alcol dal poeta Dylan Thomas. Ma, a differenza di Cook, non sarebbe mai diventato un alcolizzato.

Per mantenere la famiglia che aumentava (lui ed Elizabeth avrebbero avuto quattro figli), si mise a scrivere narrativa e contemporaneamente a lavorare come stampatore, soprattutto per conto dell'editore Thames & Hudson. Per diminuire le spese, lui e la moglie si trasferirono in Spagna, ad Algeciras, in Andalusia. Qui Elizabeth scoprì la cucina spagnola e scrisse il primo dei suoi libri di ricette, che in seguito avrebbero avuto molto successo.

Uno dei libri di cucina di Elizabeth Longomore

I primi libri di Luard ebbero un buon successo, trainati anche dalla sua abilità nel proporsi. Fu infatti molto attivo nella campagne anti-apartheid nei Paesi del Commonwealth. Al fallimento di Thames & Hudson, Luard portò la famiglia nella regione francese della Linguadoca, dove la moglie conobbe un nuovo tipo di cucina e trovò nuova ispirazione per i suoi libri.

Alcuni romanzi di Luard non tradotti in italiano

Nel 1975 andò in Africa per prepararsi a correre la maratona di New York nel deserto del Kalahari. Qui, secondo i suoi racconti, finì per mettersi alla prova addirittura sfuggendo a un leone e a un elefante.

Nel 1983, insieme a tre amici, fondò il John Muir Trust, un'organizzazione ambientalista impegnata nella tutela dei luoghi selvaggi e nella riforestazione.

Luard compì anche un pellegrinaggio a Compostela, quando alla figlia Francesca fu diagnosticato l'AIDS. Francesca Luard non era assolutamente un soggetto a rischio della malattia e non si riuscì a capire come potesse essere stata contagiata. Morì nel dicembre del 1994, dopo essersi riconciliata con il padre, con cui aveva avuto un rapporto piuttosto conflittuale.

Francesca Luard (1965-94) in un articolo del tempo

Nel 1997, Luard tentò la carriera politica, presentandosi alle elezioni del 1997 come esponente di un piccolo partito, il Referendum Party. Nel suo collegio, Enfield South, ottenne più di 1300 voti, ma non fu eletto.

Il suo ultimo libro uscì nel 1998. I troppi anni passati a bere gli avevano devastato il fegato e, dopo una diagnosi di cancro, nel 2000 fu sottoposto a un trapianto. Non si riprese mai completamente e morì a Londra il 25 maggio 2004.

Come già detto, in Italia sono arrivati tre dei suoi diciassette libri, che peraltro comprendono quattro libri di viaggi, l'ultimo dei quali dedicato al pellegrinaggio a Compostela. Quelli di narrativa spaziano in vari campi, dall'avventura alla SF, ma i migliori sembrano essere quelli di spionaggio, in cui poteva servirsi della sua esperienza diretta.

Il primo titolo che arriva in Italia esce il 3 giugno 1976 in Segretissimo con il numero di collana 653 e il titolo L'affare Robespierre, in originale The Robespierre Serial, uscito nel 1975.


Edizioni americana, inglese e italiana del libro

Si tratta di un romanzo notevolissimo, un'opera à la Francis Ryck, ossia uno dei maestri di maggiore qualità del genere, da molti considerato superiore a un nume tutelare come Le Carré.

Un oscuro agente inglese, John Carswell, retrocesso a svolgere un grigio lavoro burocratico in Spagna dopo il fallimento di una missione, viene inviato a controllare che un esperto sicario francese, Jean Le Kahn, ingaggiato per uccidere un uomo, porti a termine la sua missione. L'uomo da uccidere è uno sceicco arabo dal comportamento ambiguo, che si sospetta faccia il doppio gioco, Salah Fouad Samir. L'arabo però è ben protetto e la sua scorta uccide Le Kahn prima che lo raggiunga. Carswell, che lo sta seguendo senza che il francese lo sappia, arriva troppo tardi per salvarlo, ma riesce a portare via la giovane donna che Le Kahn teneva come compagnia, la prostituta Minette, prima che venga uccisa anche lei.

A questo punto le sue istruzioni sono di non comunicare più con nessuno e portare a termine personalmente la missione. Ma, nel frattempo, i servizi segreti inglesi hanno scoperto che il doppiogiochista non è Samir. Dovrebbero richiamare Carswell, ma questo è ormai irraggiungibile, perché sta attraversando la Spagna insieme a Minette, senza lasciare tracce del proprio passaggio.

Quando arriva alla ricca proprietà in cui vive Samir dedicandosi alla caccia con il falcone, Carswell non sa di essere ricercato sia dalla scorta dell'arabo, sia dalla polizia spagnola, sia dai suoi stessi servizi segreti.

Il secondo titolo esce meno di un anno dopo, il 14 aprile 1977, sempre in Segretissimo, con il numero di collana 698 e il titolo Orione: terminal di spie. In originale, The Orion Line, uscito nel 1976.

Edizioni inglese e italiana del libro

Anche in questo romanzo troviamo evidenti influenze da parte di Le Carré e di Ryck, ma stavolta più del primo che del secondo, e si tratta comunque di un'opera molto interessante.

Gareth Owen, agente non giovanissimo e amareggiato dalla separazione con la moglie che si è portata via i figli, viene incaricato di scoprire se c'è qualcosa che può collegare le morti violente in circostanze mai risolte di due anziani agenti che si erano messi a indagare per conto loro sulla “linea di Orione”, un percorso tramite il quale i piloti alleati abbattuti sull'Europa e sopravvissuti venivano aiutati a tornare in Inghilterra tramite un'organizzazione partigiana diretta da una giovane aristocratica belga, Marie de Sourraines, durante la Seconda Guerra Mondiale. Per prima cosa, Owen pensa di chiedere aiuto alla figlia di Marie (che è finita catturata, torturata e uccisa dai nazisti prima della fine della guerra), la scontrosa Helene de Sourraines, che vive nel castello di famiglia al confine tra Francia e Belgio. Sulle prime, Helene non vuole avere a che fare con lui. Ma quando Owen, che sta interrogando ex partigiani e altri personaggi che potrebbero sapere qualcosa dei fatti, subisce una violenta aggressione, Helene cambia idea e decide di seguirlo in una difficile e pericolosa ricerca che li porta fino al confine con la Spagna, in mezzo ai Pirenei.

Purtroppo, per ragioni inspiegabili, non viene più tradotto nulla di Luard fino al libro pubblicato da Polillo.

edizione originale e italiana del libro

Schiena d'argento (Silverback) comincia con la giovane inglese Victoria Ruthven che, sconvolta dal tradimento del suo compagno Charlie, si trova in strada mentre scoppia un temporale e si rifugia al British Museum dove trova conforto nella contemplazione delle collezioni naturalistiche raccolte dal nonno Jack Ruthven. Ma, mentre si trova sul posto, un giovane studioso le racconta che quelle collezioni sono piene di esemplari fasulli e che Jack Ruthven era un truffatore.

La notizia ha addirittura il potere di far dimenticare a Victoria il tradimento, ma ciò che non si aspetta è che nessuno nella sua famiglia voglia metterle a disposizione i documenti dell'archivio del nonno. Si rende conto che di lui non sa praticamente niente. Riesce solo a scoprire che in gioventù Jack Ruthven era molto legato a un banchiere dalla dubbia reputazione, Eric Yeats, e che tra i due c'era di mezzo una cantante, una certa Sophia.

Victoria trafuga ugualmente dei documenti familiari che la indirizzano inizialmente verso la Francia; ma, da qui, la pista la condurrà a seguire le tracce del nonno, dell'ambiguo amico e della fascinosa cantante fino al Nepal e al Sudafrica, accompagnata da un inaspettato alleato: l'ex compagno Charlie, che da giornalista di razza ha immediatamente subodorato la storia promettente e ha l'abilità di far saltare fuori testimonianze e notizie in ogni modo.







 

Nessun commento:

Posta un commento