Pur essendo stato attivo per poco tempo, molto tempo fa, Alex Karmel ha lasciato non poche tracce di sé, grazie anche a una serie di incroci con persone che, come lui, hanno trovato comunque un modo di farsi ricordare, ad esempio le sue due mogli.
Le note biografiche sul suo conto sono comunque scarne: nato a New York il 15 settembre 1931, negli anni '50 sposato in prime nozze con Marjorie Lahofsky, tre figli, per qualche tempo la coppia vive in Francia. La moglie (nata a New York il 27 dicembre 1928) muore prematuramente il 23 marzo 1964 nella sua città natale. In seconde nozze, Karmel sposa Marianne Servouze, francese, e si stabilisce in Francia, a Dourdan, con lei e i figli. Muore il 24 ottobre 2015.
Tornando a Karmel, il suo maggiore successo è stato senza dubbio il suo primo romanzo, che arrivò anche in Italia, nel 1961, con il suo titolo originale.
È la storia di una studentessa newyorkese che, all'ultimo anno di high school, mentre rientra a casa dalle prove di un coro in cui canta, viene aggredita e stuprata da un uomo. Rientrata finalmente a casa, è ovviamente sconvolta e arriva al punto da lavarsi con dei detersivi. Il giorno dopo tenta di tornare a scuola, ma non regge la calca della metropolitana e sviene. Riaccompagnata a casa da un poliziotto, per un paio di settimane sta male, ma di una condizione morbosa non chiaramente definita, che il medico di famiglia scambia per un'influenza stagionale. Ritorna a scuola e, una mattina, sempre nella stazione della metropolitana, assiste a un omicidio-suicidio in cui un uomo spara a una donna prima di rivolgere l'arma contro sé stesso, e crede di riconoscere nell'uomo il suo stupratore.
L'evento la sconvolge ancora di più e, nell'imminenza degli esami finali, decide di abbandonare la scuola e di andare via di casa. Del resto, non ha quasi nessun dialogo e nessuna tenerezza né con la madre, sempre impegnata in attività sociali ma incapace di allontanarsi dal loro quartiere, né con il patrigno, che detesta, e del padre non ha alcuna memoria.
Senza dire nulla ai genitori, un giorno, semplicemente, sparisce. Si stabilisce in una sordida pensione in periferia e trova un lavoro da commessa in un negozio di abbigliamento. Non fraternizza né con le colleghe, né con l'unica vicina che tenta di avviare un dialogo con lei, una donna piuttosto equivoca che riceve continuamente uomini diversi.
Dopo alcuni mesi il rapporto con le colleghe è talmente peggiorato che in seguito a un incidente il negozio decide di licenziarla. Allora se ne va in giro per la città, senza una meta, finché si ritrova su un ponte sull'Hudson e, affacciata, sente irresistibile il richiamo dell'acqua. Mentre sta arrampicandosi, però, viene tirata giù da un energumeno, un giovane uomo rozzo in tenuta da operaio. L'uomo, vedendola confusa, la porta a casa sua.
L'uomo si chiama Mike, è piuttosto taciturno, vive in un piccolo seminterrato e lavora in un'officina. È un tipo tranquillo e la lascia in pace, tranne un'occasione in cui rientra a casa ubriaco e cerca di metterle le mani addosso, ma perde l'equilibrio e cade. Lei lo colpisce con un calcio in faccia, ferendolo gravemente a un occhio. Nonostante le cure prestate in ospedale, in seguito, Mike perde l'occhio.
Ma il rapporto tra i due è già cambiato. Mike, ogni volta che esce, la chiude in casa, impedendole di uscire. Ha deciso di sposarla e aspetta solo che lei ceda. Lei però non sembra cedere.
Ma, nell'ultimo capitolo, quando alla madre arriva una lettera di Mary Ann che le assicura di stare bene e la donna si reca a trovarla, Mary Ann è ormai sposata con Mike e in attesa di un figlio.
La storia, condensata in 130 pagine, si prestava a essere trasposta in film e così avvenne. La pellicola fu una produzione indipendente, fortemente voluta dal giovane regista Jack Garfein e intitolata Something Wild. Le intenzioni artistiche erano immediatamente dichiarate dall'ingaggio di Saul Bass per i titoli, di Aaron Copland per la colonna sonora e di Eugen Schüfftan per la fotografia. Inoltre, la protagonista era un'attrice celebre e fascinosa, Carroll Baker, all'epoca moglie di Garfein, coadiuvata da un ottimo caratterista come Ralph Meeker.



























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