martedì 23 dicembre 2025

F. L. Green, "Odd Man Out", "Fuggiasco" e la complessa storia di un grande film

Strano destino quello di F. L. (Frederick Lawrence) Green, autore di origine irlandese ma di discendenza ugonotta, nato però in Inghilterra, a Portsmouth, il 6 aprile 1902. Interrotti gli studi al Salesian College di Farnborough per ragioni di salute, dopo qualche anno come impiegato in uno studio contabile, mollò tutto per darsi a una vita di vagabondaggio, che lo portò a mantenersi lavorando in birrerie, fabbriche, teatri e alberghi, finché nel 1929 arrivò a Belfast, nell'Irlanda del Nord, si unì a una giovane del posto (Margaret Edwards, nata nel 1901) che sposò proprio quell'anno. La coppia prese casa quasi al centro di Belfast e, dal 1934, cominciò a pubblicare libri con un discreto successo (mai tantissimo, al punto che il Times lo definì “un romanziere più promettente che affermato”). Il primo uscì con un editore scozzese di antica tradizione, John Murray, i successivi tutti con la casa editrice di un dinamico scrittore inglese, Michael Joseph, il cui catalogo è oggi rilevato dalla Penguin.

F. L. Green

Nel 1951, per ragioni poco chiare ma forse legate al suo successo come autore cinematografico, Green tornò in Inghilterra, a Bristol. Qui, però, le sue condizioni di salute si deteriorarono di nuovo e, dopo due inutili interventi chirurgici, morì il 15 aprile 1953. La moglie donò tutto il suo archivio alla Boston University, che lo custodisce tuttora, e tornò a Belfast, dove visse fino al 1989.

Green deve dunque la sua fortuna soprattutto al cinema, in quanto due suoi romanzi sono stati portati sullo schermo, uno addirittura due volte.

Il primo è stato On the Night of the Fire, pubblicato nel 1939 e tradotto in film nello stesso anno da un regista originario proprio di Belfast, Brian Desmond Hurst. Si tratta di una storia del genere “crime and punishement” che vede al centro la figura di un barbiere di Newcastle che commette un furto perché in stato di necessità e di sua moglie vessata da un commerciante con cui ha un debito. Il commerciante scopre che il denaro con cui è stato pagato ha una provenienza illecita e ricatta la coppia. Durante un incendio nel loro quartiere, il barbiere approfitta della confusione per uccidere il commerciante. Viene visto da una donna piuttosto eccentrica, alla quale la polizia non crede. Propone alla moglie di andarsene altrove, partendo prima lei per raggiungerla quando si saranno calmate le acque, ma la donna muore in un incidente durante il viaggio. Il barbiere crolla e confessa il delitto. Curiosamente, accanto al protagonista Ralph Richardson, recita Diana Wynyard, all'epoca moglie del regista Carol Reed che avrebbe poi diretto il più famoso dei film tratti da romanzi di Green.

Il libro
Locandina americana del film
Ralph Richardson (1902-83) al tempo del film
Diana Wynyard (1906-64) al tempo del film

Green risulta autore di tredici romanzi, più un altro libro, usciti il primo nel 1934 e gli altri dal 1939 al 1952. La morte interruppe la stesura di diverse altre sue opere: un romanzo, una sceneggiatura cinematografica e un radiodramma.


Altri tre libri di Green

In italiano, di suo, è stato tradotto solo il romanzo che ha originato il film più famoso, Odd Man Out, uscito in originale nel 1945 e in Italia in un'unica edizione datata 1951 di Gherardo Casini, sulla scorta del successo del film diretto da Reed nel 1947. Porta infatti lo stesso titolo della pellicola nella versione italiana, Il fuggiasco (nel titolo del film manca l'articolo), e un'altra singolare curiosità è che sul mercato cinematografico americano The Fugitive fu il titolo assegnato a On the Night of the Fire (in Italia, mantenne un titolo vicino all'originale, La notte dell'incendio).

edizioni originale, francese e italiana di Odd Man Out


Romanzo e film differiscono solo per alcuni dettagli, tranne che nel finale, e hanno uno stile simile, essenziale e cupo, quasi espressionista, a riprova della sintonia tra autore e regista. La discordanza del finale rispetto a quello del romanzo si rese necessaria per passare il vaglio della censura americana, che lo avrebbe sicuramente vietato se si fosse mantenuto il finale originale.
Sebbene non siano mai pronunciati espressamente, i nomi di Belfast e dell'IRA sono sicuramente quelli cui fanno riferimento “la città” e “l'organizzazione” e Reed usò proprio Belfast come set degli esterni del film. Quali interpreti, furono ingaggiati uno dei più espressivi e fascinosi vilain inglesi, James Mason, una giovane attrice teatrale famosa per aver posato per un celebre quadro d'autore, Kathleen Ryan, e una serie di importanti caratteristi provenienti dall'Abbey Theatre. La prima scelta come protagonista non era Mason, ma Stewart Granger, che però rifiutò la parte ritenendola poco importante. Mason ottenne così il miglior ruolo della sua carriera e Granger perse una grande occasione, ragione per cui venne successivamente sbeffeggiato dall'amico Richard Burton (“Per Stewart sarebbe stata l'occasione per interpretare un film destinato a diventare un classico. Purtroppo per lui, non gli è mai capitato di recitare in un buon film classico. Né in un buon film di qualsiasi altro genere”). Per uno strano incrocio del destino, appena terminate le riprese di Odd Man Out, la protagonista Kathleen Ryan andò a girare, sempre da protagonista, il film Captain Boycott, che Granger aveva scelto di interpretare in luogo di quello di Reed.

James Mason (1909-84)
Kathleen Ryan (1922-85) ritratta nel quadro Girl in White dal pittore Louis Le Brocquy
Kathleen Ryan con Stewart Granger (1913-93) in Captain Boycott


Veniamo dunque alla trama. Un freddo giorno invernale, durante gli anni '40, un commando di quattro uomini rapina l'ufficio paghe di una grossa fabbrica. Il capo del commando, Aloysius John Murtah, detto Johnny (il cui cognome diventa McQueen nel film), viene ferito a una spalla da una guardia giurata, che uccide. Indebolito e frastornato, Johnny non riesce a entrare nella macchina dei suoi complici, vi si aggrappa soltanto e alla prima curva cade, mentre gli altri se la squagliano.

Il romanzo comincia direttamente dalla rapina, ma il film ha un antefatto in cui si mostra che Johnny è nascosto presso la fidanzata Kathleen, dopo essere evaso dal carcere sei mesi prima, e che l'organizzazione ha dei dubbi sulla sua capacità di affrontare la rapina. Un'altra differenza è che la rapina non avviene presso una fabbrica ma presso un mulino.

Mentre Johnny si nasconde in un rifugio antiaereo abbandonato, i suoi tre complici, dopo aver riferito i fatti a un altro membro della banda, vanno alla sua ricerca. Visti e inseguiti dalla polizia, si nascondono nella pensione di una loro conoscente. Uno dei tre sospetta che la donna sia un'informatrice e se ne va quasi subito. Gli altri due restano, vengono traditi dalla donna e finiscono uccisi in uno scontro a fuoco con i poliziotti.

L'uomo che era stato avvisato da loro riesce a trovare Johnny ma, dato che in quel momento arriva anche la polizia, si allontana da lì facendosi inseguire, finché non viene catturato. In questo modo, dà a Johnny la possibilità di fuggire.

Johnny cerca di raggiungere la casa di Kathleen ma sviene per strada. Viene soccorso da due donne di mezza età che lo portano a casa loro convinte che sia stato investito da un'auto, poi scoprono la ferita da arma da fuoco e avvertono il marito di una delle due. Tra i tre scoppia un'accesa discussione riguardo il da farsi e Johnny, rinvenuto, ne approfitta per allontanarsi. Sale su un taxi e percorre qualche chilometro su questo, poi il tassista lo riconosce e lo scarica per strada.

Altra gente si ritrova coinvolta nella fuga, mostrando reazioni imprevedibili. Un piccolo balordo, sapendo che c'è un parroco disposto ad aiutare Johnny, appena lo vede lo porta al sacerdote, sperando di essere pagato. Il prete prende tempo e intanto manda a chiamare Kathleen, la fidanzata. Questa non può portarlo via e si decide di sistemarlo momentaneamente presso l'alloggio del balordo, lì vicino. Il balordo però divide la casa con un eccentrico pittore, che vorrebbe fare il ritratto a Johnny. Mentre i due litigano, Johnny se ne va nel pub vicino. Il proprietario lo riconosce e lo nasconde ma, quando si presentano il balordo e il pittore che stanno continuando a litigare, chiude il locale e li convince a lasciare Johnny dal pittore intanto che questo lo dipinge. Un altro ospite dello stabile, un ex studente di medicina, soccorre finalmente Johnny pulendo e disinfettando la ferita. Subito dopo, appena lo perdono di vista un attimo, Johnny scappa di nuovo.

Intanto, Kathleen gli ha trovato un passaggio clandestino per espatriare su una nave mercantile e va a prenderlo dal parroco, senza trovarlo. Trova invece che sta arrivando la polizia e scappa. Mentre si allontana, Kathleen incontra Johnny che sta tornando dal parroco dopo aver parlato con il balordo. Kathleen lo convince a seguirla al porto. Tuttavia, la polizia è già sulle loro tracce.

Nel finale, c'è la principale differenza tra libro e film. Nel romanzo, resasi conto che ormai lei e Johnny sono circondati dalla polizia, Kathleen afferra la pistola dell'uomo, lo uccide a bruciapelo e poi rivolge l'arma contro sé stessa. Nel film, invece, Kathleen compie un ultimo disperato tentativo sparando contro i poliziotti e viene uccisa da questi insieme a Johnny.




Le qualità del film sono tante, a partire dall'ottima fotografia firmata da Robert Krasker, e non a caso la pellicola ottenne diversi premi e nomination. A lodarlo senza riserve sono state diverse importanti personalità della cultura e della cinematografia, come Roman Polanski, James Agee, Sam Peckinpah e Gore Vidal. Fu però piuttosto criticato dagli irlandesi per la rappresentazione tutt'altro che lusinghiera degli abitanti di Belfast e soprattutto dei membri dell'IRA, che assomigliano più che altro a una normale banda di delinquenti e non certo a dei patrioti. Sembra che Green abbia tratto almeno in parte l'ispirazione per la trama del romanzo dalla vicenda di un giovane militante dell'IRA, Thomas Joseph Williams, impiccato dagli inglesi a 19 anni nel 1942 per aver guidato un'azione contro la polizia in cui fu ucciso un uomo. Catturato proprio perché ferito e impossibilitato a fuggire, Williams si addossò ogni responsabilità dell'azione, salvando così dalla forca i suoi sette compagni. La storia era stata raccontata con dovizia di dettagli a Green da Denis Ireland, scrittore e politico che era stato in prima linea nelle manifestazioni per chiedere la grazia a Williams e ai suoi complici.
Mason, insieme all'allora moglie Pamela Ostrer, ne interpretò anche una versione radiofonica nel 1952.
James Mason e Pamela Ostrer (1916-96)

Come spesso avviene, il film ebbe un remake, che arrivò nel 1969 e fu abbastanza bizzarro. Con il titolo The Lost Man (in italiano, L'uomo perduto), diretto da Robert Alan Aurthur, mise in scena un ex ufficiale nero americano divenuto attivista delle Black Panther, che organizza una rapina per aiutare alcuni compagni a evadere e trova la solidarietà di un'assistente sociale che si innamora di lui. Fatto a pezzi dalla critica, questo film viene ricordato solo perché la sua lavorazione determinò l'incontro tra i protagonisti Sidney Poitier e Joanna Shimkus, rimasti poi insieme per oltre mezzo secolo, fino alla scomparsa dell'attore.
Sidney Poitier (1927-2022)
Joanna Shimkus (1943)













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