La storia contiene una serie di
elementi che dovrebbero far drizzare le orecchie ai produttori
cinematografici. Una guerra sanguinosa, come spesso avviene tra
popoli vicini che si contendono un'area di confine; un piano segreto
di una delle due parti per sopraffare l'altra; una donna prigioniera
che lo ascolta casualmente, poi scappa e infine rivela il piano ai
suoi; e l'imboscata che si trasforma in una trappola per chi l'aveva
tesa.
Questo film però non è mai stato
girato e probabilmente non lo sarà mai, perché i film di questo
genere si fanno a Hollywood, Usa, e qui si parla di fatti, risalenti
alla guerra tra Usa e Canada (alleato del Regno Unito) cominciata nel
1812, in cui gli americani hanno preso una sonora batosta. Poi si
sono dati da fare perché tutti la dimenticassero.
In Canada, Laura Ingersoll Secord
(1775-1868) gode della fama di “eroina nazionale”. La sua vicenda
viene studiata nelle scuole, commemorata ogni volta che c'è una
buona occasione per farlo, celebrata in tutti i modi. Un suo
ammiratore le ha intitolato perfino una fabbrica di cioccolato che è
una delle eccellenze manifatturiere canadesi. Al di fuori del Canada,
invece, non se la fila nessuno.
Laura Secord da giovane
Una piccola minoranza di italiani ha
appreso della sua esistenza leggendo il bel romanzo, Niagara, delle scrittrice (ovviamente canadese) Jane Urquhart, pubblicato da
La Tartaruga Nera, in cui c'è il personaggio di uno storico militare
talmente ossessionato dalla figura della Secord da pretendere che sua
moglie si vesta come lei quando sono nell'intimità (questa vicenda è
ambientata alla fine del XIX secolo).
La scrittrice Jane Urquhart
La copertina dell'edizione italiana di Niagara
Ma, in concreto, cosa fece Laura Secord
di così importante? E in quale contesto?
La guerra del 1812 è stata un effetto
collaterale delle guerre napoleoniche. La Francia, durante questo
periodo, commerciava attivamente con gli Usa, che erano i suoi
principali fornitori di materie prime e altri prodotti. Gli inglesi
tentarono dunque di imporre una sorta di blocco navale per bloccare i
rifornimenti al nemico, affondando o sequestrando navi americane o
navi francesi dirette in Usa. Per reazione, gli americani tentarono
di conquistare alcune regioni del Canada, che apparteneva alla Corona
inglese. Nella zona interna, presero il sopravvento, conquistarono il
Lago Erie e molti territori del Nord ma non riuscirono a far cadere
Montreal, neanche assediandola. Nell'estate del 1814 vinsero una
battaglia importante a Chippewa e sembrò che stessero per dilagare,
ma poi furono fermati definitivamente a Lundy.
La zona dei Grandi Laghi al confine tra Usa e Canada
Sulla East Coast, invece, la sconfitta
napoleonica di Waterloo permise al Regno Unito di inviare oltremare
delle armate di rinforzo e di ripristinare il blocco navale. A quel
punto, furono gli inglesi a tentare di conquistare gli Usa: vinsero
due battaglie a Hampden e Bladensburg, giunsero fino a Washington
D.C. e la incendiarono, dopo averla occupata nell'agosto 1814. Ma non
riuscirono ad andare oltre e finirono per subire una sconfitta dietro
l'altra, l'ultima delle quali a New Orleans nel gennaio 1815.
A quel punto, sia i canadesi sia gli
americani, preferirono passare alla via diplomatica. Nel giro di
pochi mesi, si misero d'accordo per ritirare ognuno le proprie truppe
al di là dei confini originari, e la guerra terminò nello stesso
1815 con un nulla di fatto.
Laura Ingersoll era statunitense di
nascita, originaria del Massachussetts, ma canadese di adozione. Il
padre non se l'era passata bene negli Usa ed era stato costretto a
trasferirsi in Canada, dove aveva trovato una situazione molto più
favorevole. Giovanissima, Laura aveva sposato un mercante canadese,
James Secord (1773-1841), appartenente alla fazione politica più
rigorosamente leale alla Corona Britannica. I Secord vivevano sulla
sponda di Sud-Est del Lago Ontario, vicino alle Cascate del Niagara,
ossia nell'area che durante la guerra vide soprattutto il predominio
degli americani.
Nel 1812, Laura Secord aveva 37 anni ed
era una donna minuta, già madre di 5 figli. Quell'anno, il marito si
arruolò nell'Esercito Canadese, specificamente come sergente nel
reparto al comando del generale Isaac Brock (1769-1812), che era
considerato il massimo stratega canadese della zona. Nell'ottobre di
quell'anno, durante la battaglia di Queenstown Heights, Brock fu
ucciso, mentre guidava i suoi uomini all'assalto, mentre Secord (che
aveva trasportato il suo comandante ferito nelle retrovie, dove si
era cercato inutilmente di curarlo) fu ferito a una spalla e a un
ginocchio. La moglie, avvertita in qualche modo, andò a prenderlo
sul campo di battaglia e lo riportò a casa con mezzi di fortuna,
evitando così che morisse assiderato o finito dagli americani che
erano ormai padroni del campo.
Il generale Isaac Brock
La ferita al ginocchio rese James
Secord invalido per tutto il resto della vita. In più, tornando a
casa, i Secord la trovarono saccheggiata dalle truppe statunitensi.
L'inverno 1812-13 fu molto duro per loro, ma il peggio doveva ancora
venire, perché il 27 maggio 1813 gli americani lanciarono un'altra
offensiva nella zona del Niagara, a Sud del Lago Ontario, superarono ogni resistenza,
conquistarono il principale avamposto canadese, Fort George, e
puntarono dritto alle poche truppe canadesi che, rafforzate
dall'alleanza con le tribù locali di nativi (soprattutto i Mohawk),
stavano cercando di riorganizzare la resistenza. Tutti i prigionieri
canadesi furono spediti in Usa, ma James Secord restò a casa a
Queenstown, poco a Nord delle cascate del Niagara, perché non ancora
in grado di camminare. La sua casa fu però occupata da un gruppo di
ufficiali americani che vi presero stabilmente alloggio, mentre Laura
era costretta a servirli.
L'area del Lago Ontario
Proprio mentre svolgeva questi compiti,
la sera del 21 giugno 1813, Laura ascoltò alcuni degli ufficiali
suoi ospiti mentre, a cena, discutevano del piano che avevano
preparato per sorprendere la piccola guarnigione canadese che si
trovava più a Ovest, al di là di un'area piena di foreste e paludi,
comandata dal tenente James Fitzgibbon (1780-1863), un irlandese che
era stato il pupillo di Brock. Una volta sopraffatta questa, non ci
sarebbe stata più nessuna possibilità di resistenza per i canadesi
a Sud dell'Ontario.
Illustrazione da un libro canadese, raffigurante Laura Secord che ascolta gli ufficiali americani
All'alba del mattino seguente, 22
giugno, Laura Secord riuscì ad allontanarsi da casa adducendo la
scusa di dover andare dal fratello, che viveva in una fattoria poco
distante e in quel periodo era ammalato. Vi si recò, effettivamente,
ma solo come prima tappa verso il quartier generale di Fitzgibbon,
che si trovava nella fattoria De Chew, oltre la foresta e la palude.
A casa del fratello, raccontò la
situazione e convinse la nipote adolescente Elizabeth a seguirla. Ma
le due donne erano impossibilitate a seguire qualsiasi percorso di
strade e sentieri, dato che questi erano tutti sorvegliati dai
soldati americani, che fucilavano chiunque non si fermasse
immediatamente all'alt (si diceva anche che bruciassero vive le
spie). L'unica strada che restava da percorrere era quella attraverso
la natura incontaminata, quella che al massimo era stata percorsa da
qualche cacciatore e mai mappata da nessuno. La lunghezza di questa
varia a seconda delle ricostruzioni, ma quelle più attendibili
parlano di 32 km in mezzo a boschi fittissimi, paludi piene di sabbie
mobili, torrenti impetuosi e strapiombi che comparivano
all'improvviso, per non parlare del rischio di incontrare un lupo o
un orso e del numero enorme di insetti, soprattutto zanzare e tafani,
tutto questo in una caldissima giornata estiva.
Infatti, Elizabeth resistette solo 3
ore, prima di tornare indietro. Laura invece tenne duro e, seguendo
prima il tratto che oggi si chiama Old Swamp Road e poi il corso del
torrente Twelve Mile Creek, attraversò le località che oggi vengono
chiamate St. Davids, Homer, Shipman Corner e Short Hills dai turisti
che vi praticano il trekking (il percorso si chiama appunto Laura's
trail in suo onore): ma allora non c'erano né sentieri né rifugi o
posti in cui ci si potesse riposare, né torce elettriche con cui
farsi luce dopo il crepuscolo. Né si può dire che la Secord fosse
in qualche modo equipaggiata in modo da rendere meno gravoso il
cammino: indossava i suoi normali abiti da casa e, secondo una
biografa che scrisse all'inizio del XX secolo, si era messa in
cammino a piedi nudi (arrivò effettivamente scalza al termine del
percorso, ma è più probabile che abbia perso le scarpe guadando un
torrente o attraversando una palude).
Il cammino di Laura Secord come è stato ricostruito
Dopo circa 18 ore di cammino, quando
ormai era scesa la notte, si perse in una palude, senza sapere più
andare né avanti né indietro. Ma, a questo punto, le venne in aiuto
la fortuna, perché fu intercettata da un gruppo di guerrieri Mohawk,
che avevano il loro accampamento lì vicino. Benché lei si
spaventasse, i Mohawk si rivelarono gentili e di grande aiuto: la
rifocillarono e la condussero rapidamente alla fattoria De Chew, da
Fitzgibbon. Questi ascoltò il suo racconto e prese nota della
disposizione dello schieramento americano.
Laura Secord incontra i guerrieri Mohawk, in una illustrazione ottocentesca
Laura Secord nel quartier generale di Fitzgibbon, in un quadro ottocentesco
James Fitzgibbon, quando aveva fatto carriera fino al grado di generale
La mattina del 24 giugno, mentre gli
americani si preparavano ad attaccarlo, Fitzgibbon piombò alle loro
spalle a Beaver Dams. Benché i suoi uomini fossero poco più di una
cinquantina, rafforzati da alcuni inglesi sopravvissuti alla
distruzione delle loro compagnie e da alcuni guerrieri Mohawk, gli
americani, che erano oltre 500, furono colti di sorpresa e si
sbandarono. Diversi di essi, tentando di ripiegare, finirono in un
torrente e annegarono. In breve tempo, Fitzgibbon riconquistò il
Fort George e riprese il controllo dell'area, prendendo 462
prigionieri.
Da quel momento in poi, la zona del
Niagara restò sempre in mano ai canadesi.
Laura Secord tornò a casa e, con la
fine della guerra, la vita riprese come prima, con la differenza che
negli anni successivi le nacquero altri 3 figli, portando il numero
definitivo a 8, e il marito restò invalido e inabile al lavoro, al
punto che il governo canadese gli concesse una pensione da reduce.
Dopo la morte di James nel 1841, Laura
si trovò in una situazione economica molto precaria e chiese al
governo che le fosse riconosciuta una pensione per i servizi resi
durante la guerra del 1812. Nell'occasione, Fitzgibbon, che non
l'aveva neppure menzionata nel rapporto originario della battaglia di
Beaver Dams, attestò che la donna aveva effettivamente compiuto un
difficile cammino per raggiungerlo e fornirgli informazioni che si
erano poi rivelate fondamentali per vincere la battaglia. Il governo
però non concesse la pensione. In compenso, il Principe di Galles,
trovandosi in visita ufficiale in Canada, appresa la storia, le
scrisse una lettera per ringraziarla e le inviò 100 sterline in
dono, una bella somma per quel tempo.
Una illustrazione ottocentesca della casa di Laura Secord
Ritratto di Laura Secord in età avanzata
Dopo la sua morte nel 1868, Laura
Secord è stata oggetto di una vera e propria mitizzazione da parte
dei canadesi, che le hanno dedicato non solo ricerche storiche ma
anche e soprattutto romanzi e perfino poemi, inventando spesso
dettagli poi rimasti celebri (come quello che avrebbe offerto del
vino alle guardie per distrarle mentre usciva di casa o quello per
cui si sarebbe allontanata con la scusa di condurre una mucca, poi
abbandonata per strada, a pascolare). Il fatto che fosse nata negli
Usa ha indotto dei non meno fantasiosi detrattori a sostenere che in
realtà sia stata per tutto il tempo una spia e abbia fatto il doppio
gioco, e che per questo il governo non abbia mai voluto riconoscerle
la pensione. Molti che non credono a questa sgangherata ipotesi,
pensano però che il suo ruolo nella guerra del 1812 sia stato
notevolmente esagerato dalla fine del XIX secolo in poi, per
propagandare un ideale di patriottismo.
Il monumento a Laura Secord a Ottawa
La tomba di Laura Secord al Drummond Hill Cemetery di Niagara Falls
Il francobollo da 42 centesimi dedicato a Laura Secord dalle Poste canadesi
Una statuetta in ceramica di Laura Secord
Un'altra statuetta, che riprende il tema (falso) della mucca
La casa di Laura Secord a Queenstown
L'interno della casa di Laura Secord
Il focolare nella casa di Laura Secord
Le guide accompagnano in costume le visite dei turisti
Una striscia a fumetti (molto ironica) sulla vicenda di Laura Secord
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