Il caso è di quelli celebri nel mondo
anglofono, decisamente meno noto altrove. Ne trattano tutti gli
“specialisti” di paranormale, con estrema dovizia di particolari,
e non è mai stato completamente smontato secondo una prospettiva
razionale, anche se gli elementi per sospettare una truffa ci
sarebbero tutti.
Protagonisti sono un artista e un
artigiano. Il primo è un pittore paesaggista molto noto ai suoi
tempi e ancora parecchio quotato nelle aste, Robert Swain Gifford
(1840-1905); il secondo è un orafo e incisore, Frederick Louis
Thompson, che dovrebbe essere vissuto dal 1868 al 1933 (ma le fonti
al riguardo non sono concordi). Secondo quanto rieferisce la storia,
da morto, Gifford avrebbe posseduto Thompson, inducendolo a lasciare
le sue attività artigianali per dedicarsi unicamente alla pittura a
olio.
Robert Swain Gifford
Alcuni famosi quadri di Gifford
Attualmente, il reperimento delle opere
di Thompson sul web risulta particolarmente complicato, perché il
suo è un nome parecchio diffuso e, in particolare, è facile
confonderlo con un pittore coevo e omonimo, Frederick “Fred”
Thompson, vissuto dal 1876 al 1923. Ciò rende molto difficile la
convalida diretta dell'ipotesi “paranormale”, quella per cui lo
spirito di Gifford avrebbe continuato a dipingere anche da morto
attraverso il corpo di Thompson.
Frederick Thompson
Comunque, la vicenda prende l'avvio
dalla morte improvvisa di Gifford, il 13 gennaio 1905. Thompson, che
per un certo periodo era vissuto nella sua stessa cittadina, New
Bedford sulla costa del Massachusetts, lo conosceva superficialmente,
lo incontrava nelle passeggiate domenicali e intorno al 1898 gli
aveva chiesto una raccomandazione per essere assunta alla Tiffany
Glass Company (non si sa se Gifford si prestò a raccomandarlo). Dal
1900, però, Thompson si era trasferito a New York e, a quanto riferì
poi, non sapeva nulla della morte di Gifford.
Sempre secondo i suoi racconti, durante
il 1905, Thompson cominciò a sentire un fortissimo e inspiegabile
impulso a dipingere. Tale impulso divenne irresistibile dopo che nel
gennaio del 1906 visitò una mostra di quadri di Gifford a New York e
apprese che l'artista era morto. Thompson riferì anche di aver
sentito, in quell'occasione, una voce che gli avrebbe detto “Guarda
cosa ho fatto. Vuoi riprendere e finire il mio lavoro?”
Nel 1907, Thompson si rivolse a James
Hyslop (1854-1920), un ex docente di Filosofia della Columbia
University che ora si dedicava alle ricerche psichiche, soprattutto a
quelle su fenomeni inspiegabili. Hyslop poteva essere stato un buon
filosofo, ma certo era anche un gran credulone, tanto è vero che,
per convalidare le affermazioni di Thompson riguardo la sua
“possessione”, si rivolse a due medium che provarono a consultare
il defunto Gifford attraverso il contatto dei loro “spiriti guida”.
Una era Miss Rathbun e l'altra, conosciuta come Miss Chenoweth, era
la più conosciuta medium americana di quel tempo, Minnie Meserve
Soule. Entrambe confermarono l'esistenza dello spirito di un uomo
distinto e barbuto (come la maggior parte degli uomini del tempo) che
cercava di comunicare qualcosa a Thompson relativamente a un certo
paesaggio da dipingere, caratterizzato dalla presenza di grosse
querce.
James Hyslop
Intanto, Thompson si era effettivamente
messo a dipingere paesaggi, dicendo ogni volta alla moglie Caroline
che era Gifford a ordinarglielo. Tali quadri riuscivano molto bene e
venivano venduti facilmente (ne comprò uno anche Mark Twain), anche
se la storia della possessione spiritica non era stata ancora
diffusa. Un mercante che faceva da intermediario, accettandone
alcuni, commentò che gli ricordavano molto le opere di Gifford. Dal
1908, Thompson lasciò perdere tutte le altre sue attività e si
dedicò unicamente alla pittura.
Il dettaglio del paesaggio con le
querce è al centro di una ricerca che Thompson avrebbe compiuto
sulla scia delle indicazioni ricevute da Gifford. La vedova di
Gifford gli avrebbe detto che uno dei posti preferiti del marito
erano le isole Elizabeth, poco a Sud di Cape Cod. Thompson ci sarebbe
andato e, oltre a trovare le querce, avrebbe trovato anche un faggio
con le iniziali di Gifford incise sulla scorza con una data del 1902.
Quando ci tornò con Hyslop, qualche tempo dopo, questo cominciò ad
avere qualche sospetto e dichiarò che a lui le incisioni sembravano
parecchio più recenti.
La faccenda a questo punto si complica
per l'entrata in scena di altre due medium, Miss Gaule e Miss
Cleveland, e per il fatto che Thompson cominciò a frequentare sia
queste sia Miss Chenoweth anche in assenza di Hyslop, ottenendo
“contatti” con Gifford sempre più intensi, di cui riferiva solo
successivamente a Hyslop, lasciandolo sempre più scettico. Hyslop
pensava sempre di più che Thompson fosse in buona fede, ma che la
sua “possessione” fosse soprattutto l'effetto di una molto più
banale “ossessione” di diventare artista a tutti i costi.
Un quadro di Thompson che, secondo la vedova di Gifford, coincideva con un'opera che il marito aveva abbozzato prima di morire
Altri quadri di Thompson
A forza di produrre quadri e di
venderli, Thompson riuscì a entrare in un club di pittori molto
ambito ed esclusivo, il Salmagundi, nel 1912. Negli anni '20 si
trasferì definitivamente a Martha's Vineyard, al largo di New
Bedford. Nel 1919, Hyslop gli aveva comunque dedicato il suo ultimo
libro, intitolato “Contact with other word” ed era morto l'anno
successivo.
Pare evidente come Hyslop non fosse
proprio la figura più adatta a indagare su un caso simile. Dopo la
prematura morte della moglie nel 1900, aveva avuto un grave
esaurimento nervoso e da allora si era messo a studiare i fenomeni
medianici, a volte smascherando delle truffe, ma più spesso
mostrando una credulità che agli scienziati di oggi appare
imbarazzante, tant'è che Martin Gardner ha fatto letteralmente a
pezzi la sua opera. Dai suoi contemporanei, però, era criticato
soprattutto per il suo modo confuso di esprimersi per iscritto.
In tempi più recenti sono emersi
dettagli non molto lusinghieri sulla vita privata di Thompson, che
dal momento del suo trasferimento in Massachusetts condusse un
singolare ménage à trois con la moglie Caroline e uno strano
avventuriero, chiamato colonnello Brookes anche se non aveva mai
fatto il militare, che nonostante la sua età avanzata (era nato nel
1842) finì per diventare l'amante di Caroline e per indurla a
lasciare il marito, che dava segni sempre più evidenti di
squilibrio. Nel 1925, infatti, Thompson abbandonò anche la pittura e
si mise a studiare i crostacei e gli altri invertebrati marini per
provare una sua sgangherata teoria scientifica che a suo dire
rappresentava l'applicazione della relatività di Einstein alla
biologia. Caroline accusò poi Thompson di aver ripetutamente tentato
di ucciderla sia attraverso l'avvelenamento dei cibi, sia colpendola
alla testa con una grossa pietra. Dopo aver scoperto una stanza
segreta nella loro casa, in cui il marito custodiva lettere di amanti
e libri osceni, la donna, insieme a Brookes, si trasferì a Miami,
dove però continuò a ricevere lettere intimidatorie dall'ex marito,
che si spacciava per un boss della Mano Nera, la mafia italiana.
A forza di ricevere denunce, Thompson
fu arrestato nel 1929. Fu poi internato in un ospedale psichiatrico a
Edgerton per 52 giorni, nei quali fu sottoposto a diverse prove e
osservazioni in base alle quali fu dichiarato sano di mente.
Processato per il tentato omicidio della moglie, fu assolto e subito
dopo le fece causa per danni. Anche Caroline gli fece causa a sua
volta, ma la morte di Thompson nel 1933 impedì che i procedimenti
giungessero a termine. Brookes morì poi nel 1935 e Caroline nel
1954.
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