Un fenomeno importante
dell'alfabetizzazione di massa delle classi sociali prima escluse
dalla cultura è quello della diffusione delle opere letterarie in
forma facilmente fruibile per qualsiasi tipo di lettore, sia in
termini di prezzo sia in termini di presentazione. Si può affermare
infatti che il XX secolo è soprattutto quello della pubblicazione di
libri in tascabili di vario formato e costo, che hanno permesso di
costruirsi una solida cultura letteraria allo stesso pubblico che,
nei secoli precedenti, per poter leggere (quando sapeva leggere),
doveva accontentarsi di pubblicazioni a fogli volanti, romanzi
d'appendice a puntate alla fine delle riviste (i celebri feuilletons)
e gli almanacchi, inventati alla metà del XVIII secolo da Benjamin
Franklin.
Dal
1922 al 2015, la stessa tradizione di cultura a buon mercato è stata
tenuta in piedi, prima negli Usa e poi nel resto del mondo, dalla
rivista Selezione dal Reader's Digest,
di cui è esistita anche una versione italiana, durata dal 1948 al
2007. Selezione conservava
del passato anche l'abitudine di proporre un romanzo in appendice:
ma, per non dividerlo in puntate, lo condensava,
ossia lo riduceva alle scene salienti.
Benché
criticatissima dal mondo intellettuale, questa abitudine permetteva
ai lettori di venire a conoscenza di autori di diversi tipi, ed
eventualmente di approfondirne la conoscenza procurandosi il libro
intero.
A
essere condensati in fondo ai numeri mensili di Selezione,
erano soprattutto i libri (romanzi ma anche biografie, autobiografie,
instant book su fatti storici o di cronaca) abbastanza brevi. A
quelli più lunghi, erano dedicati dei volumi, che ne contenevano un
numero variabile tra 2 e 6 (generalmente 4) e venivano spediti 4
volte l'anno, a scadenza trimestrale, agli abbonati della rivista
aggiungendo un modesto sovrapprezzo al normale abbonamento.
Molti
libri di Selezione (la
collana si intitolava Selezione del Libro)
sono usciti anche in Italia a partire dal 1955 e, nonostante tutti i
loro limiti, hanno avuto il grande merito di permettere ai lettori
italiani di conoscere non pochi autori esclusi dalle traduzioni delle
case editrici.
Alcuni
di questi romanzi sono veramente notevoli, almeno per quanto si può
apprezzare dalla versione condensata.
Un buon esempio può essere l'unica opera arrivata in Italia di James
Maurice Scott, prolifico narratore e saggista britannico di grande
successo, intitolata Heather Mary e
proposta in Italia con il titolo Donna in mare
come quarto e ultimo romanzo del terzo volume di Selezione
del Libro, alla fine del primo
anno, il 1955.
La copertina del libro nell'edizione italiana
L'edizione originale del romanzo
L'edizione tascabile della Dell, molto famosa
Come si presenta il romanzo all'interno del libro
Questa storia
comincia come un ottimo mystery: nel 1947, un aereo di linea in volo
dagli Usa all'Europa è costretto a un atterraggio di emergenza in
mezzo all'Oceano Atlantico da una tempesta. Tutte le persone a bordo
vengono tratte in salvo dai soccorsi, prontamente allertati, tranne
una, una giovane donna che si trovava su un canotto che le onde
avevano separato dagli altri. La ragazza (Mary Brown, una ex commessa
inglese che ha speso tutti i suoi risparmi per andare a fare a
Hollywood un provino da attrice che non ha superato) è data per
dispersa; ma, dodici giorni dopo l'incidente, ricompare a bordo di un
altro canotto, tratto in salvo da una nave di linea che lo incrocia
per caso, insieme a un uomo di cui nessuno sospettava l'esistenza.
Cosa è accaduto?
Da questo punto, la
vicenda diventa un lungo flashback, che parte dal momento in cui 4
uomini di età tra i 35 e i 45 anni scendono alla stazione di
Brixham, località del Devon affacciata sulla Manica, per imbarcarsi
su uno yacht che sta per partire per una crociera. Sono il dottor
Boyd, Marcus Harding, Toby Carlyle e Jack Yeoman e non si conoscono
tra loro, anche se fraternizzano subito. Hanno storie diverse alle
spalle (Boyd è uno scienziato, Harding un ex ufficiale) e nessuno di
essi è un esperto marinaio. A ingaggiarli è stato Richard
Charrington, l'uomo d'affari proprietario dello yacht Heather Mary,
sul quale attraverseranno l'Atlantico, e tutti hanno accettato perché
la guerra ha lasciato nelle loro vite dei dolorosi strascichi da cui
vorrebbero allontanarsi.
Ma Charrington non
li ha ingaggiati per questo, bensì per l'unico elemento che li
unisce: sono stati tutti, in vari periodi e a vario titolo, amici
della sua defunta moglie, Heather Mary Brown, che si è uccisa alcuni
mesi prima.
A questo punto,
partono una serie di flashback nel flashback, perché man mano che la
navigazione procede tutti si ritrovano a ripensare alla loro amicizia
con la donna, che era una persona molto gradevole, sensibile ed
empatica, e tutti hanno sofferto per la sua tragica fine.
Quando
ormai sono in mare aperto e i contatti con l'esterno sono divenuti
impossibili, Charrington, che già in precedenza ha dimostrato di non
essere esattamente un mostro di simpatia, comincia a dare
letteralmente i numeri, accusando gli altri 4 di aver avuto un
qualche ruolo nel suicidio della moglie, cui la donna sarebbe stata
indotta approfittando della sua vulnerabilità, in quanto respinti da
essa.
Tuttavia, dal
confronto tra i loro ricordi di Heater Mary, emerge un quadro del
tutto diverso: la poveretta si è uccisa, appena finita la guerra,
solo perché non sopportava l'idea di dover riprendere a vivere con
il marito cinico e tiranno, che stava per ritornare a casa dopo
essere rimasto a lungo all'estero.
Il conflitto tra
Charrington e gli altri sta per esplodere, quando avviene un fatto
improvviso e imprevedibile: alla vista dello yacht appare un piccolo
canotto con una figura umana incosciente a bordo. Si tratta di una
giovane donna, che non si sa da dove venga. I cinque la raccolgono e
la curano finché si riprende, ma Charrington si fissa su di lei,
convinto (anche per la similitudine tra i nomi) che sia la moglie
tornata a dargli una seconda possibilità, benché le due donne non
si assomiglino per niente.
Si tratta
ovviamente di Mary Brown, la ragazza dispersa.
Poiché gli altri
contrastano questa sua follia e la donna stessa, pur apprezzando le
sue attenzioni, non sembra incoraggiarlo, Charrington decide per la
soluzione estrema, quella del rapimento della donna e
dell'eliminazione dei testimoni. Immobilizza Mary, la carica su un
canotto di salvataggio e si allontana dallo yacht dopo avergli dato
fuoco.
Saranno inutili i
tentativi degli altri 4 di spegnere l'incendio, ma riusciranno a
saltare in acqua prima che l'imbarcazione affondi e saranno
successivamente salvati da un mercantile di passaggio.
Mary e Charrington sono invece le due persone tratte in salvo dalla nave passeggeri all'inizio.
Mary e Charrington sono invece le due persone tratte in salvo dalla nave passeggeri all'inizio.
Tre illustrazioni tratte dal libro, firmate "Saris"
James
Maurice Scott (o J.M. Scott, come spesso si firmava), autore di oltre
40 libri, è nato il 13 dicembre 1906 in Egitto, dove suo padre
faceva il magistrato, e ha studiato a Cambridge. Appassionato di
esplorazioni e alpinismo, ha fatto parte della spedizione
sull'Everest organizzata dalla Royal Society nel 1933 ed è stato
amico dell'esploratore Gino Watkins (1907-32), che mappò gran parte
della Groenlandia quando questa era quasi sconosciuta. Di Watkins,
dopo la sua tragica fine (annegò durante una battuta di caccia
proprio in Groenlandia), Scott ha scritto anche una biografia. Nella
seconda guerra mondiale ha combattuto come ufficiale in Italia, dove
è poi tornato nel dopoguerra per il suo lavoro di inviato speciale
del Daily Telegraph.
Dopo aver divorziato dall'inglese Pamela Watkins (che pare non fosse
parente di Gino), nel 1958 si è risposato con l'italiana Adriana
Rinaldi. E' morto a Huntingdon, vicino Cambridge, il 12 marzo 1986.
James Maurice Scott
Le copertine di alcuni suoi libri
Tra i
suoi libri, il più famoso è senza dubbio Sea-Wyf and
Biscuit, del 1955, da cui fu
tratto il film Sea Wife,
con Richard Burton e Joan Collins, in italiano La sposa del
mare. Alla storia di questo
romanzo è legata una curiosità, dato che nel 1951, tra il Daily
Telegraph e il Daily
Mirror erano uscite una serie di
inserzioni personali firmate Sea-Wyf,
che sollecitava una riunione con Biscuit
facendo intendere che entrambi fossero superstiti di un affondamento
avvenuto durante la guerra. Non si sa se la storia sia vera o sia una
trovata dello stesso Scott per fare pubblicità al romanzo che stava
scrivendo, anche se questo uscì solo 4 anni dopo.
Copertina originale e tascabile del libro
Locandina del film
Due immagini dal film, con Joan Collins e Richard Burton
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