La collana Scrittori tradotti da
scrittori fu, per i 17 anni (e 82 titoli) in cui restò aperta
(dal 1983 al 2000), un fiore all'occhiello della casa editrice
Einaudi, tanto che a curarla era personalmente il proprietario,
Giulio Einaudi. Vi si potevano trovare, tra gli altri, Il Processo
di Kafka nella versione di Primo Levi (fu il primo volume della
collana) e diverse altre chicche, come La Tempesta di
Shakespeare tradotta in Napoletano da Eduardo De Filippo.
Gran parte di
questi volumi sono stati poi ristampati, dopo la chiusura della
collana, in altre collezioni dello stesso editore.
Ma
l'idea di proporre al pubblico dei testi letterari stranieri tradotti
da letterati italiani era venuta già, molto tempo prima, a un
piccolo editore romano di gialli, uno di quei piccoli editori che
dagli anni '50 agli anni '70 proliferavano nella capitale e
producevano libri di qualità molto variabile, che si vendevano per
lo più in edicola. Tra il 1965 e il 1966, l'editore Il Liocorno, che
aveva sede in Largo Fontanella Borghese 84, lanciò e mantenne in
vita la collana I Polizieschi,
che purtroppo durò solo 19 numeri, anche se ne erano stati
annunciati altri 5, tutti caratterizzati da un'attenta scelta non
solo dei testi e degli autori ma anche dei traduttori, che o erano
professionisti di fama (soprattutto le donne: Giuliana Ballesio,
Paola Angioletti, Paola Cabibbo, Anna Malvezzi, Liliana Pisapia) o
erano figure di notevole rilievo nel panorama culturale nazionale,
anche se la loro identificazione dopo tanti anni non è sempre
facile, viste le pochissime tracce disponibili su cui lavorare.
Tra i traduttori
troviamo infatti uno scrittore del calibro di Luciano Bianciardi
(1922-71) e un poeta come Elio Pagliarani (1927-2012), insieme al
drammaturgo (e celebre autore di “originali televisivi”) Luciano
Codignola (1920-86), al critico letterario e biografo di Leopardi
Mario Picchi (1927-96), al critico d'arte Claudio Savonuzzi
(1926-90), allo scrittore Germano Lombardi (1925-92), esponente del
“Gruppo 63”, al poeta Luigi Ballerini (nato nel 1940).
Elio Pagliarani
Luciano Bianciardi
Luciano Codignola
Difficili da
identificare con precisione sono altri nomi: Andrea Cozza potrebbe
facilmente essere il traduttore shakespeariano, Luigi De Marchi
potrebbe essere lo psicologo (1927-2010) fondatore dell'Aied,
Giordano Falzoni potrebbe essere sia il pittore (1925-98) sia
l'omonimo attore (sempre che pittore e attore non siano anche loro la
stessa persona), Duccio Dugoni potrebbe essere un altro attore.
Venendo agli autori
presentati nella collana, come spesso avveniva in quel periodo, alle
storie strettamente poliziesche si alternano storie di intrighi
internazionali, in pratica di spionaggio. Gli autori per lo più di
lingua inglese, ma non mancano quelli francesi, tra i quali non
mancano delle sorprendenti sorprese.
Ad
esempio, quella rappresentata dal regista cinematografico José
Giovanni (1923-2004), presente addirittura con due titoli, La
baiaffa e Morire due
volte.
José Giovanni
Altri
francesi di rilievo sono Alain Reynaud-Fourton (1932-2014),
pubblicato anche nel Giallo Mondadori,
Georges Bardawil (nato nel 1934), Jean Amila (1910-95) e Maxime
Delamare, pseudonimo di Francois Grégoire (1914-73), ingegnere e
scrittore, pubblicato anch'esso da Mondadori ma in Segretissimo.
Era previsto anche un romanzo di Jean Bommart (1894-1979), anch'esso
autore pubblicato in Segretissimo.
Purtroppo non uscì mai.
Jean Amila
Tra
gli anglofoni, la scelta è indubbiamente ambiziosa e soprattutto
attenta ai gusti di un pubblico che, oltre a leggere, va al cinema;
troviamo, infatti: Colpo secco di
Lionel White (1905-85), il romanzo da cui è stato tratto il film
Rapina a mano armata di
Stanley Kubrick; e Notturno selvaggio di
Stanley Ellin (1916-86), da cui è stato tratto il film La
grande notte di Joseph Losey;
era previsto anche Lo spaccone di
Walter Tevis (1928-84) da cui l'omonimo film di Robert Rossen con
Paul Newman, ma neanche questo uscì.
Stanley Ellin
Un
altro autore americano facilmente collegabile al cinema è William
Edmund Butterworth (noto anche cone WEB Griffin, nato nel 1929),
autore di molti dei romanzi che hanno ispirato il film e la serie di
telefilm M*A*S*H. Il
suo romanzo si intitola Più teneri dell'assassino.
Ancora, Irving Shulman (1913-95), sceneggiatore e autore del soggetto
di Gioventù bruciata
di Nicholas Ray, con un romanzo intitolato I duchi di Amboy
street.
W. E. Butterworth insieme al politico Newt Ginrich
Irving Shulman
Di
notevole rilievo la presenza della scrittrice ungherese Marika (Maria
Helena) Fagyas (1905-85), moglie del drammaturgo e sceneggiatore
hollywoodiano Ladislau Bus-Fekete e sceneggiatrice anch'essa, con il
romanzo La quinta donna.
Ci
sono poi due autori australiani: di Michael Barrett (1924-99) sono
presenti due volumi: Taglia per un massacro
e Appuntamento a Zahrain;
di Kenneth Cook (1929-87), il romanzo Omicidi per il video.
Kenneth Cook
Fanno
parte della collezione anche il newyorkese Michael Brett (1928-2000),
tradotto altre volte in Italia da Longanesi, un libro
dell'afroamericano Chester Himes (1909-84) intitolato Fesso
d'oro (forse mai ritradotto
successivamente) e due americani che non hanno avuto altre traduzioni
italiane: Don Tracy (1905-76) e Floyd Mahannah (1911-76).
Chester Himes da giovane
Sembra
particolarmente importante Fari nella notte dell'inglese
James Curtis (1907-77), un autore di grande impegno sociale del tutto
ignoto in Italia. Un altro significativo libro inglese è I
pirati della notte di Gerald
Kersch (1911-68) ma fa parte di quelli che, pur programmati, non
uscirono (è uscito poi con Fanucci nel 2003, con il titolo La
notte e la città); così come
non è mai uscito Da Dubrovnik con amore di
Abraham Rothberg (1922-2011), l'ultimo programmato.
Il
motto della collana era A mon seul desir,
“solo per il mio piacere”, ossia il titolo di una celebre collana
di narrativa francese della Gallimard. Purtroppo, i lettori italiani
non erano tanti e tanto aperti come quelli francesi e,
inevitabilmente, pur lasciando una bella eredità, la collana durò
pochissimo. I libri avanzati alla chiusura, anziché essere mandati
al macero, furono rilegati a due a due e venduti in una nuova
collana, intitolata Speciale Polizia-Mese Giallo
raccolta-Le grandi firme del delitto.
Sia questi volumetti, sia quelli originali, si trovano ancora su
bancarelle cittadine o siti di vendita di libri usati, basta
andarseli a cercare.
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