Non si dice aggiunge nulla di nuovo,
quando si racconta degli scandali sessuali e delle morti sospette
nell'ambiente di Hollywood. Il contrasto tra i “valori
tradizionali” propagandati dal cinema delle majors americane nel
periodo del codice Hays e i comportamenti privati degli autori e
interpreti degli stessi film è stato oggetto di tali e tanti opere
di rivelazioni biografiche che ormai si può parlare di una vera e
propria mitologia messa in piedi in tal senso, non si sa neanche fino
a che punto del tutto vera.
In particolare, una vera enciclopedia
del genere si può trovare nei due ponderosi tomi della serie
“Hollywood Babylon”, scritti dal cineasta Kenneth Anger (nato nel
1927). Mentre un altro volume, più piccolo e di facile lettura, è
“The Casting Couch”, opera di un attore e sceneggiatore inglese,
Alan Selwyn (1926-2002), e di un regista pure britannico, Derek Ford
(1932-95), uscito nel 1990 e tradotto in Italiano l'anno dopo.
Il primo dei volumi di Anger
Il libro di Selwyn e Ford e la sua traduzione italiana
Tra i casi di abusi, sessuali e non
solo, trattati da Selwyn e Ford, spicca in particolare la vicenda
che, tra la seconda metà degli anni '40 e i primi anni del decennio
successivo, coinvolse il famoso produttore David Selznick, la
celeberrima attrice Jennifer Jones, sua futura moglie, e l'allora
marito della Jones, l'attore Robert Walker, a quel tempo tra i più
quotati della sua generazione.
Walker, nato nello Utah nel 1918, e la
Jones (che all'epoca si chiamava ancora Phyllis Lee Isley), nata in
Oklahoma nel 1919, si incontrarono per la prima volta mentre erano
allievi dell'American Academic of Dramatic Arts di New York e si
sposarono poco tempo dopo, il 2 gennaio 1939. Inizialmente tentarono
la fortuna a Hollywood, ma gli scarsi risultati li indussero a
tornare a New York, dove Walker lavorò con successo alla radio
mentre la moglie dava alla luce, nel 1940 e 1941, i loro due figli,
Robert Junior e Michael.
Due immagini di Robert Walker
Due immagini di Jennifer Jones
Due immagini di Walker con i figli
Nello stesso 1941, un agente propose
Walker al produttore David O. Selznick, nato nel 1902, reduce
dall'enorme successo di “Via col vento”. Selznick non fu
particolarmente impressionato da Walker ma prese letteralmente una
sbandata per la moglie di questo, che convinse a cambiare il nome in
Jennifer Jones e impose quale protagonista di un filmetto non
memorabile intitolato “Claudia”, benché al provino non avesse
convinto né il regista né la sceneggiatrice, né il co-protagonista
Cary Grant, che addirittura lasciò la produzione. L'anno dopo, dopo
averla messa sotto contratto, Selznick la prestò alla 20th
Century Fox per un nuovo kolossal, stavolta di argomento religioso,
“Bernadette”, grazie al quale la nuova stella vinse l'Oscar quale
migliore protagonista e divenne rapidamente famosissima.
David O. Selznick
Le voci per cui Selznick imponesse la
sua protetta soprattutto in quanto sua amante si moltiplicarono. La
vicinanza a Selznick permise a Walker di avere alcune buonissime
occasioni, ad esempio con il film bellico “Bataan” in cui diede
un'ottima prova, affermandosi come un interprete davvero valido.
Tuttavia, il suo rapporto con la moglie finì per deteriorarsi e i
due divorziarono nel 1945. Contemporaneamente, anche Selznick
affrontò una dura battaglia legale per divorziare dalla moglie,
Irene, figlia del produttore Louis B. Mayer.
Irene Mayer Selznick (1907-90)
Intanto, nel 1944, Selznick aveva fatto
recitare Walker e la Jones fianco a fianco, in un delicato dramma
familiare ambientato durante la guerra, intitolato “Since you went
away”, diretto da John Cromwell. Walker faceva la parte del
fidanzato della Jones, una ragazza in pena per il padre combattente
in Europa, interpretato da Joseph Cotten. Il fidanzato partiva e
moriva in guerra (mentre invece il padre sarebbe tornato). Prima
della partenza, però, la coppia aveva diversi momenti di intimità
piuttosto intensi (nei limiti di quanto permetteva la Hollywood del
tempo) e, per la coppia in aperta crisi, l'interpretazione di queste
scene fu un'esperienza piuttosto devastante. La Jones fuggiva in
camerino e doveva essere riportata sul set in lacrime, mentre Walker
si mise a bere smodatamente.
Una locandina e una scena del film (in Italiano, "Da quando te ne andasti")
Dopo il divorzio di Selznick, questo
poté finalmente sposare la Jones, nel 1949. Due anni prima, Walker
si era risposato con Barbara Ford, attrice figlia del regista John,
ma l'unione era durata solo cinque mesi. Tuttavia, non gli mancavano
le compagnie femminili né le occasioni di lavoro, anche senza la
spinta interessata di Selznick.
Walker con Barbara Ford (1922-85)
Nel 1950 diede una straordinaria prova
d'interprete, coronata da grande successo, in “Strangers on a train”
di Hitchcock, in cui interpretò un affascinante psicopatico.
Tuttavia, il vizio del bere non lo lasciava più ed era sempre più
spesso ubriaco.
Locandina di "Strangers on a train"
Fino alla sera del 28 agosto 1951, in
cui, non si sa per quale ragione, ritirandosi a casa sbronzo come
sempre, trovò ad aspettarlo uno o due medici (le versioni sono
contrastanti) che, con la scusa di sedarlo, gli somministrarono una
iniezione di un sedativo, l'amobarbital, che preso in combinazione
con l'alcol è quasi sempre micidiale. Walker era ancora abbastanza
lucido da chiedere aiuto e resistere, ma i sanitari chiamarono degli
inservienti che lo tennero fermo permettendo l'iniezione. Walker
perse conoscenza e morì tre ore dopo.
Il dettaglio più significativo è che,
dopo la successiva inchiesta giudiziaria, il coroner stabilì quale
causa della morte l'alcolismo, senza mai citare l'iniezione.
Selznick è stato ripetutamente
chiamato in causa come mandante del delitto, anche se il movente non
è stato mai chiarito. Va detto che in quel periodo gli Usa stavano
entrando nella fase storica del Maccarthismo, caratterizzata da un
paranoico anticomunismo, nella quale Hollywood fu coinvolta sia per
le accuse di corrompere la popolazione raccontando storie poco
patriottiche nei film, sia attraverso la produzione di film di
propaganda anticomunista. Per alcuni anni, ci fu una vera “caccia
alle streghe” pere ripulire anche dai soli sospetti comunisti tutto
il mondo della cultura e dello spettacolo, e alcune persecuzioni
finirono per concludersi con delle morti sospette, la più celebre
delle quali è quella dell'attore John Garfield, che non aveva voluto
collaborare con la “Commissione per le attività antiamericane”,
che si occupava appunto di scoprire e “punire” i comunisti.
John Garfield (1913-52)
Non risulta che Walker fosse in qualche
modo legato ai comunisti ma, quando morì, stava recitando come
protagonista nel film “My son John”, uno dei più incredibili
prodotti della paranoia del tempo, in cui una madre preferisce
uccidere il figlio piuttosto che vederlo diventare un nemico della
patria. La pellicola dovette essere terminata con l'uso di
controfigure e altri artifici tecnici.
Selznick continuò poi a imporre la
Jones come protagonista di diversi film, ma i numerosi insuccessi
collezionati lo indussero a desistere nei primi anni '60. Morì
improvvisamente nel 1965.
Selznick e la Jones da coniugi
Jennifer Jones è sopravvissuta fino al 2009, lavorando ancora raramente in ruoli secondari fino al 1974.
L'ultima sua apparizione fu in “L'inferno di cristallo”. I due figli suoi e di Walker, entrambi molto rassomiglianti al padre, hanno avuto discrete carriere di attori caratteristi, specie il primo.
Robert Walker jr.
Michael Walker
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