mercoledì 18 novembre 2020

"Until they are dead" di John Lloyd: uno pseudonimo ancora non censito di ...

Tipico esempio di “mistero nel mistero” è un buon romanzo giallo riguardo il quale non si riesce a risalire all'identità dell'autore. Caso non raro, come abbiamo già visto qualche volta, se si tratta di pseudonimi impiegati una sola volta e successivamente non rivelati.

Non sono pochi, infatti, gli autori di successo che, per una ragione o per un'altra (ad esempio, durante la guerra, per aggirare il razionamento della carta; oppure per non inflazionare la propria firma) si sono nascosti dietro una foresta di diversi pseudonimi. Ci sono casi di autori particolarmente prolifici, tra i quali il più celebre è quello di John Creasey (del quale sono noti qualcosa come 28 pseudonimi e oltre 600 romanzi), ma si potrebbero citare anche gli italiani Franco Enna e Giorgio Scerbanenco) e non si è neppure certi di aver censito fino all'ultima le loro opere pubblicate sotto pseudonimo; infatti, continuano a saltarne fuori di nuove.

John Creasey (1908-73)

Franco Enna (1921-90)

Giorgio Scerbanenco (1911-69)

Dunque, non bisogna stupirsi più di tanto quando, davanti a un eccellente noir metropolitano inglese come Until They Are Dead, pubblicato da Hale nel 1967 sotto la firma “John Lloyd”, non si riesca a venire a capo della sua origine.







Until They Are Dead ha avuto due edizioni italiane, una nel Giallo Mondadori il 5 maggio 1968 con il numero 1005 della collana e il titolo Metamorfosi di un assassino; l'altra nei Libri Neri della Robin Edizioni, n° 2 della serie, datata maggio 2002, con il titolo Finché morte non li raggiunga.

Di certo c'è stata anche una edizione tedesca, datata 1971. Sorprende il fatto che non se ne riesca a reperire una francese.



Le due edizioni italiane e quella tedesca

La vicenda di Until They Are Dead è quella di un uomo dal carattere debole che vive alla periferia di Londra e lavora in una grande ditta che commercia in tessuti, Walter Smith. La sua massima ambizione è quella di condurre una normale esistenza borghese ma la sua esistenza quotidiana è intossicata dall'acidità della moglie Elsie, che passa le giornate ad umiliarlo e ad accusarlo di tutto ciò che non va nella loro vita. Tra i due, ormai, il rapporto si è raffreddato da tempo, ma Elsie ha chiarito che non concederà mai il divorzio al marito.

Un giorno, Walter vince una notevole somma al Totocalcio e, senza dire nulla alla moglie, deposita tutto in una banca, prelevando piccole somme alla volta. La sua intenzione è quella di condurre una doppia vita, con la scusa di essere molto impegnato con il lavoro straordinario. A tale scopo affitta anche un pied-à-terre in centro.

Durante una delle serate in cui si trattiene fuori casa con la scusa del lavoro, si lascia convincere da un amico a recarsi in un locale notturno, nel quale assiste allo spettacolo ad alto tasso erotico di una danzatrice. Rivede la ragazza all'uscita e, dopo che i due si sono presentati, comincia a frequentarla. Lei, che si chiama Nell Maitkinde, si fa passare per una povera proletaria costretta a un certo tipo di lavoro per sbarcare il lunario; in realtà è compagna e complice di un certo Johnny Gibson, insieme al quale mette a segno ogni sorta di truffe ai danni dei gonzi di ambo i sessi.

Nell diventa l'amante di Walter e, per un breve periodo, le cose sembrano andare bene. Tuttavia, un'amica pettegola li incontra casualmente e riferisce tutto a Elsie, che ha una reazione isterica. Tra le tante cose, distrugge il modellino della Cattedrale di Guildford (vicino Canterbury, consacrata nel 1961) che Walter, appassionato modellista, sta da tempo costruendo in legno.

Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: Walter decide di uccidere Elsie.

Il piano prevede di simulare un suicidio (Elsie passa la vita a lamentarsi di tutto con tutti) e, nel frattempo, di farsi fornire un alibi da Nell. Nonostante qualche intoppo, dopo averla addormentata con un sonnifero, Walter riesce a impiccare Elsie al gancio di un lampadario e ad allontanarsi senza lasciare tracce.

Adesso sembrerebbe libero di sposare Nell, come la ragazza gli ha chiesto sin dall'inizio della loro relazione, ma le cose sono destinate ad andare diversamente. Da un appunto ritrovato in modo casuale nella borsetta di Nell, Walter apprende dell'esistenza di Johnny e del suo sodalizio con la donna. Alla successiva richiesta di soldi da parte di Nell, Walter ribatte che sa tutto e le ordina di andarsene, ma Nell ribatte che lei è al corrente del suo segreto e può tradirlo in qualunque momento.

Walter perde il controllo e, mentre la ragazza lo insulta, le salta addosso e la strangola.

Ora, la sua unica speranza di salvezza è far sparire il cadavere o farlo ricomparire altrove. Il miglior modo di farlo è far ricadere la colpa su Johnny. Con un piano spregiudicato e ardito, prima affitta un appartamento nello stesso condominio, poi si fa portare il cadavere di Nell chiuso dentro un baule ufficialmente pieno di libri, infine riesce a convincere Johnny ad allontanarsi da casa senza farsi vedere, con la scusa di un facile guadagno. Poi entra nell'appartamento che Johnny divideva con Nell e vi lascia il corpo della ragazza, nella vasca da bagno.

Johnny finisce in trappola e, al suo ritorno, è arrestato. A questo punto, però, Walter capisce che è meglio allontanarsi da Londra e, con la scusa di fare una crociera, sale su una nave diretta a Perth, in Australia. In effetti, i poliziotti si sono fatti venire qualche sospetto su di lui e, riaprendo le indagini sulle morti di Elsie e di Nell, scoprono una serie di collegamenti tra i due casi, che portano proprio a Walter.

Quando la nave arriva a Perth, però, Walter non è più a bordo. Durante l'ultima sera di viaggio, mentre passeggiava sul ponte con una nuova fiamma, Tulip Thrupp, sorella di un ecclesiastico gravemente ammalato, ha ascoltato i segnali Morse che la nave scambiava con la terraferma, riuscendo a interpretarli grazie al suo passato di telegrafista durante la guerra. Cosa abbia fatto, non si sa: risulta infatti “scomparso in mare e presumibilmente annegato”.

Until They Are Dead è scritto molto bene, con personaggi che restano impressi e un ritmo che, nonostante la cornice dimessa, si tiene sempre elevato. Si capisce subito che è opera di uno scrittore di un certo livello. Certo, ma chi?

Nessuna delle due edizioni italiane riporta notizie sull'autore e anche la sovraccoperta dell'edizione inglese dice nulla. John Lloyd è un nome talmente comune e una ricerca porta solo alla constatazione che questo è il suo unico titolo.

Ci sono però alcuni indizi che conducono da qualche parte.

Uno è il tipo di ambientazione: quello piccolo-borghese, nella periferia londinese. Raro, nel noir di quel tempo.

L'altro, è il tipo di vicenda, quella di un uomo sensibile e gentile che diventa un criminale per via della donna sbagliata. Anche questo è raro, nel noir, specie inglese.

Il terzo, è l'indeterminatezza della conclusione: Walter Smith dovrebbe essere morto, ma nessuno può darlo per certo.

Il quarto, è la tipologia di libri pubblicati dall'editore Hale in quel periodo.

L'ambientazione, il tipo di vicenda come quelle di Until They Are Dead le ritroviamo soprattutto in alcuni romanzi londinesi di James Hadley Chase, come More Deadly Than Male (1946) o But a Short Time to Live, noto anche come The Pick-Up (1951): entrambi firmati con pseudonimi (rispettivamente Ambrose Grant e Raymond Marshall) e tradotti anche in Italiano in due edizioni diverse.




Anche la conclusione di More Deadly Than Male resta indeterminata come quella di Until They Are Dead e, comunque, questa scelta è frequente nelle opere di Chase.




Le versioni italiane di More Deadly Than Male e di But a Short Time to Live

Hale è stato uno dei principali, forse il principale in assoluto, tra gli editori di Chase, anche e soprattutto per i libri pubblicati sotto pseudonimo.


















Romanzi di Chase pubblicati da Hale

È dunque esagerato pensare che “John Lloyd” rappresenti soltanto un altro pseudonimo di Chase, ancora non censito?







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