domenica 17 aprile 2016

Una vittima o un imbroglione?

La Storia del progresso scientifico è piena di imbrogli e frodi, di cui spesso si sono resi responsabili anche scienziati di valore. La tentazione di usare la propria autorità e credibilità per ottenere fama, onori e ricchezze, infatti, non risparmia nessuna categoria.
E' ormai ben noto che sia Galileo Galilei sia Gregor Mendel truccarono i responsi numerici dei loro esperimenti, anche se questo non invalida le loro teorie, rivelatesi del tutto esatte, dato che avevano intuito le giuste leggi naturali; con ogni probabilità, commisero qualche scorrettezza solo per ottenere maggiore visibilità attraverso un risultato clamoroso. Galileo ci riuscì, Mendel no e restò a lungo sconosciuto.
Galileo Galilei

Gregor Mendel

E' meno noto, tanto per restare nella vicenda, che il botanico Hugo De Vries, quando nel 1900 riscoprì gli studi di Mendel dimenticati per quasi 40 anni, cercò di farli passare per propri. Sfortunatamente per lui, anche i suoi colleghi Erich von Tshermak e e Carl Correns, nello stesso anno, si imbatterono nella relazione scritta da Mendel nel lontano 1866 e, intuitane l'importanza, si precipitarono ad annunciare al mondo la scoperta.
Hugo De Vries

Erich von Tschermak

Carl Correns

Di casi potremmo citante moltissimi, ma alcuni sono particolarmente interessanti perché nascondono dei misteri che non sono stati ancora risolti. Per esempio, quello di Paul Kammerer, dietro il quale si nasconde quello che appare come un vero e proprio romanzo d'appendice in cui non mancano pene d'amore, spionaggio, intrighi internazionali e implicazioni politiche.
Kammerer era un austriaco, nato nel 1880. Fu un giovane geniale ed eclettico, che per molto tempo si trovò sul punto di abbandonare la ricerca scientifica per la musica (risulta che abbia composto diversi pezzi brevi per pianoforte e canzoni in stile romantico-decadente); si appassionò poi allo studio delle coincidenze, raccogliendo un'ampia raccolta di casi inspiegabili in un libro in cui espose la sua “teoria della serialità” (citata poi da Carl Gustav Jung al momento di elaborare la sua “teoria della sincronicità”).
Paul Kammerer

In laboratorio, si appassionò soprattutto agli anfibi (un giorno, fece svenire una dama aristocratica baciando davanti a lei un raro esemplare di rospo, appena trovato in un giardino) e condusse su di essi degli esperimenti molto arditi. Soprattutto, sapendo che spesso gli anfibi accentuano o annullano gli effetti delle loro metamorfosi da girino a adulto a seconda delle condizioni ambientali in cui vivono, provò a farli vivere in situazioni ambientali estreme per vedere come cambiavano di generazione in generazione. I risultati furono stupefacenti e confermarono la sua adesione alla corrente di pensiero evoluzionista detta lamarckismo, contrapposta ai darwinisti.
Jean Baptiste Monet de Lamarck

L'evoluzione lamarckista per uso e non uso degli organi, attraverso l'esempio della Giraffa

Charles Darwin

Una rappresentazione semplificata della successione di organismi (oggi tutti estinti) che, succedendosi nel corso del processo evolutivo. hanno portato allo sviluppo dell'Uomo

L'albero filogenetico secondo la Teoria di Darwin

Infatti, i biologi evoluzionisti tra il XIX e l'inizio del XX secolo, si dividevano in due categorie in conflitto tra loro: i lamarckisti seguivano le idee di Lamarck per cui l'uso e il non uso degli organi porterebbe al loro sviluppo o alla loro atrofia, e i caratteri così acquisiti si trasmetterebbero alle generazioni successive; mentre i darwinisti seguivano le idee di Darwin, per cui le variazioni dei caratteri emergono casualmente da una generazione all'altra e vengono selezionate dalle condizioni ambientali che eliminano quelle sfavorevoli e conservano quelle favorevoli (oggi, notoriamente, la “battaglia” è stata vinta dai darwinisti; anche se la “Teoria sintetica dell'Evoluzione” ha rivisto, alla luce delle nuove scoperte genetiche, una serie di punti che i darwinisti classici non avevano potuto chiarire: tale teoria sintetica è comunque da considerarsi ancora “in divenire” e non certo definitiva).
Sul rospo detto “ostetrico” (perché il maschio si porta sulla schiena le uova fecondate finché i girini diventano autonomi), Kammerer osservò la comparsa di particolari callosità sulle zampe dei maschi, che facilitano l'accoppiamento in acqua permettendo di tenere ferme le femmine. Tale carattere, inizialmente non presente, si evidenziò dopo che i rospi furono costretti ad accoppiarsi in acqua tenendoli in un ambiente dalle temperature troppo alte all'esterno, e fu trasmesso alle generazioni successive.
Un esemplare maschio di Rospo Ostetrico con le uova attaccate al dorso

Non molti gli credettero e, soprattutto, l'insigne studioso inglese William Bateson lo attaccò ripetutamente, dandogli senza mezzi termini del ciarlatano. Tuttavia, dopo una serie di conferenze in Inghilterra e negli Usa, Kammerer cominciò ad aver qualche successo, e la sua fama attraversò tutto il mondo, tanto che gli fu offerta una prestigiosa cattedra all'università di Mosca, dove avrebbe diretto un laboratorio ottimamente attrezzato e finanziato.
William Bateson

Mentre si trovava in Russia a preparare il trasferimento, nel 1926, il suo istituto di Vienna ricevette la visita dello zoologo Gladwyn K. Noble, considerato il massimo esperto americano di anfibi e rettili. Questo, dopo aver chiesto il permesso a Kammerer per telefono, esaminò i suoi animali e scoprì che le callosità erano state ottenute attraverso iniezioni di inchiostro di china. Lo scandalo che ne seguì fu talmente clamoroso che Kammerer, forse depresso in seguito a una delusione sentimentale (da questo punto di vista aveva sempre avuto una vita piuttosto movimentata), dopo aver inizialmente riconosciuto che i reperti erano stati alterati e aver protestato la propria innocenza, 6 settimane dopo la scoperta di Noble, si sparò.
Gladwyn Kingsley Noble

Anche se, in un primo tempo, sembrò che il suo suicidio fosse una esplicita ammissione di colpevolezza, molti (in particolare tutti i lamarckisti, a partire dal politico russo Anatoly Lunacharsky e dallo scrittore anglo-ungherese Arthur Koestler) hanno sempre sostenuto che la frode non fu commessa da Kammerer, ma da qualcun altro.
Anatoly Lunacharsky

Arthur Koestler

Nell'Urss stalinista, Lamarck era molto più considerato di Darwin perché i neo-darwinisti facevano ampio uso delle teorie di Mendel per spiegare i fenomeni evolutivi; mentre agli ideologi dell'Urss Mendel sembrava troppo “borghese” e “clericale” dato che era stato un monaco agostiniano; oltre al fatto che la principale scuola di genetica neo-mendeliana era sorta, ad opera di Thomas Hunt Morgan (quello degli studi sulla Drosophila Melanogaster), negli Stati Uniti, già allora considerati una potenza rivale. Alla fine degli anni '30, mentre la biologia sovietica era dominata dall'influenza del neolamarckista Trofim Lysenko, alcuni importanti genetisti sovietici che si ostinavano a seguire le teorie mendeliane, sarebbero stati processati come oppositori del regime: e il più illustre tra essi, Nikolaj Vavilov, sarebbe stato condannato a morte (la sentenza fu poi commutata in 20 anni di reclusione, ma Vavilov morì in carcere dopo pochi anni).
Thomas Hunt Morgan

Un esemplare di Drosophila Melanogaster, specie su cui sono stati condotti importantissimi studi genetici all'inizio del XX secolo

Trofim D. Lysenko

Nikolaj Vavilov

Lunacharsky, divenuto Commissario all'Istruzione, durante gli anni '30 si impegnò a tenere il più viva possibile la memoria di Kammerer: realizzò anche un documentario didattico che ne illustrava i lavori. Ma, poiché i rospi ostetrici nei filmati non rendevano abbastanza bene, Lunacharsky finì per sostituirli con le molto più fotogeniche salamandre (approfittando del fatto che Kammerer aveva effettivamente lavorato anche sulle salamandre, ma senza ottenere gli stessi risultati che dichiarava di aver ottenuto con il rospo ostetrico).
Un esemplare di Salamandra Pezzata

Ci sono, sul tema della sostituzione compiuta da soggetti diversi da Kammerer, diverse ipotesi: secondo una, Hans Przibram, il direttore dell'istituto dove lavorava Kammerer e suo fidato amico, avrebbe goffamente alterato i reperti per rendere più evidenti le caratteristiche osservate da Kammerer, sull'evidenza delle quali cui non tutti erano d'accordo; per la seconda, invece, i reperti sarebbero stati alterati, per le stesse ragioni, da un assistente non identificato anziché da Przibram; secondo un'altra, qualcuno che non è mai stato identificato manomise i reperti di Kammerer, approfittando della sua assenza, apposta per screditarlo e rovinarlo per sempre. Quest'ultima teoria è quella più seguita, anche adesso. Sia Lunacharsky sia Koestler hanno sostenuto con vigore che a screditare Kammerer sia stato qualcuno legato agli ambienti di estrema destra, tra i quali lo scienziato era molto odiato perché socialista e pacifista.
Hans Przibram


In ogni caso, il fatto curioso è che le variazioni osservate da Kammerer si sono rivelate possibili, anche se possono benissimo essere interpretate in senso darwinista. Come ha osservato, tra gli altri, il grande evoluzionista Stephen Jay Gould (un neo-darwinista che ha dato un grande contributo alla Teoria Sintetica), i rospi ostetrici discendono da rospi atavici che avevano callosità di quel tipo; dunque è possibilissimo che ne conservino ancora i geni e che, in condizioni ambientali estreme, questi geni atavici siano favoriti dalla selezione naturale. Quindi, Kammerer interpretò male (anche perché allora la genetica era molto meno sviluppata di adesso) le sue osservazioni, ma le compì senza taroccare il materiale di studio. Il “mistero” della sua vicenda resta ancora aperto.
Stephen Jay Gould

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