venerdì 22 aprile 2016

Louis Corkill, lo scrittore cieco di Butte

I lettori italiani del Giallo Mondadori trovarono il numero 268 della collana in edicola il 20 marzo 1954, un sabato. Il giorno prima era stato plenilunio, e il titolo del romanzo era, per uno strano scherzo del destino, Paura nel plenilunio. La copertina raffigurava una scena in cui, sotto la luce spettrale della luna e con un paesaggio disabitato alle spalle, una ragazza evidentemente spaventata stava con le gambe immerse nell'acqua di un lago, mentre sulla sponda più vicina un uomo magrissimo e con una gamba di legno si protendeva verso di lei, non si sa se per aggredirla o per difenderla.
L'unica edizione italiana di Fish Lane

Il titolo originale, a pagina 2, era riportato con un refuso, Fish Lame. In realtà era Fish Lane, il nome dell'immaginaria località in cui era ambientata la storia, un misero villaggio affacciato su un laghetto, sulle pendici nord-orientali delle Montagne Rocciose.
La vicenda era di quelle che catturavano subito l'attenzione del lettore esigente: cornice insolita ma realistica, personaggi ben delineati, intreccio in cui la suspense comincia a crescere dalla prima pagina e non si dissolve fino all'ultima.
Al centro, la figura della vedova Lize Sims, ancora giovane ma povera, ignorante e superstiziosa abitante del villaggio di cui al titolo, una vera baraccopoli. Lize Sims ha dovuto crescere da sola i due figli, maschio e femmina, che il marito morto aveva avuto dal primo matrimonio, e i due che sono nati dal suo, pure maschio e femmina. Il minore dei maschi è disabile o, come si diceva a quel tempo senza peli sulla lingua, handicappato, minorato mentale, deficiente. Il maggiore è sano, ma è già finito in galera per furto. Delle due figlie, la minore sogna di essere sposata da un tipo non molto raccomandabile, che fa lo scagnozzo per il proprietario di quasi tutta la zona, Porter; la maggiore sogna solo di andarsene lontano.
In una notte di plenilunio, mentre non riesce a prendere sonno e fuma affacciata alla finestra, Liza Sims vede le luci della villa di Porter, che è dall'altra parte del lago rispetto al villaggio, accendersi e spegnersi dopo poco. Il giorno dopo, si sparge la voce che Porter è scomparso, dopo che i suoi cani da guardia sono stati avvelenati. Il giorno dopo, Dolly, il figlio deficiente di Lize, viene sorpreso in possesso di banconote da 100 dollari, ma non sa spiegare né se le ha prese da qualche parte né se gliele hanno date. Mentre lo sceriffo Rockford cerca di portare avanti le indagini in mezzo all'omertà generale, una povera barbona, Millie Foster, viene uccisa. I sospetti cadono su un artigiano dallo strano carattere, Pegleg Aldan, che ha una gamba di legno, ma il caso sembra ingarbugliarsi anziché chiarirsi ogni volta che emerge un elemento nuovo, e non si capisce più chi sia coinvolto nei delitti (anche Porter è stato ritrovato morto) e a quale titolo, e chi no.
Il romanzo si chiuderà poi con una soluzione inaspettata e coerente, che è meglio non rivelare per non guastare il piacere della lettura a chi vorrà cercarlo sui siti o sulle bancarelle in cui si comprano vecchi gialli.
Un gran romanzo, dunque, ma anche un oneshoot, come si dice in gergo. Dell'autore, Louis Corkill, in Italiano, non è stato mai tradotto niente altro.
Ma questo romanzo ha, dietro di sé, una storia quasi più interessante di quella che narra.
L'edizione originale americana è del 1951 e fu pubblicata dalla Bobbs-Merrill, una casa editrice piuttosto importante che accettava manoscritti quasi esclusivamente tramite agenti letterari. Invece Corkill aveva spedito il suo manoscritto, composto di circa 400 pagine, in una scatola, direttamente, senza passare per nessuna agenzia. La Bobbs-Merrill era la prima casa editrice cui si rivolgeva. E lo accettò subito, rispondendogli dopo appena sei settimane. Sembra già un miracolo.
L'edizione originale del 1951 di Fish Lane

Ma non è ancora nulla rispetto a ciò che c'è dietro. Di Louis Corkill sono rimaste pochissime notizie, quasi tutte ricavate dalle emeroteche che conservano i giornali del tempo. Una pagina che elenca le celebrità del Montana, scrive di lui che era nato a Spring Valley, in Illinois, nel 1895, che visse a lungo a Butte, Montana, ma poi morì a Little Ferry, New Jersey, nel 1970. La data di nascita, tuttavia, è smentita da 3 quotidiani che si possono ancora leggere online. Il Daily Inter Lake, del Montana, nel numero del 18 luglio 1951, recensendo il libro, gli attribuisce 44 anni di età, post-datando la sua nascita al 1907. Per l'Abilene Reporter, Texas, del 7 ottobre 1951 e per l'Arizona Republic, Arizona, del 26 ottobre 1951, invece, Corkill avrebbe avuto 48 anni nel 1951 e sarebbe quindi nato nel 1903.
Corkill era comunque in una particolare situazione che era sconosciuta ai redattori della Bobbs-Merrill quando accettarono il suo manoscritto ma scatenò la massima curiosità nei giornalisti e nei lettori di giornali. Era infatti non vedente o, come si diceva allora, cieco. Aveva infatti scritto la stesura originale di Fish Lane usando una macchina da scrivere Braille e poi l'aveva fatta copiare dai suoi familiari dettandola man mano che la leggeva personalmente.
I giornali lo soprannominarono Lo scrittore cieco di Butte.
La pagina dell'Arizona Republic del 26.11.1951, con l'articolo su Corkill e un'immagine dello scrittore (al centro)

La stessa pagina sulle celebrità del Montana che lo fa nascere nel 1895, riporta che Corkill perse la vista combattendo nella Prima Guerra Mondiale. Ma tutti e tre i quotidiani del 1951, che riprendono due diverse interviste a Corkill, fanno risalire l'evento a un incidente occorsogli circa 20 anni prima, intorno al 1930.
Nella vita, Corkill, prima dell'incidente, pare fosse un idraulico e un carpentiere molto quotato. In una delle interviste racconta di aver appena rifatto, da solo, il bagno della casa in cui viveva insieme alla sorella, con il marito e i figli di questa. Prima di darsi alla scrittura, aveva provato con un buon successo ad allevare castori.
Fish Lane fu un discreto bestseller, scelto anche dalla prestigiosa Unicorn Press come Libro del Mese nella collana Unicorn Book Club. Nelle interviste citate dai quotidiani del 1951, si parla di altri due libri che Corkill aveva già scritto o deciso di scrivere ma, a distanza di tanti anni, a parte le diverse traduzioni e edizioni di Fish Lane, non si trova in giro nient'altro di suo.
Una recente edizione di Fish Lane

La Lilly Library, un archivio universitario in Indiana, custodisce nei suoi archivi un bel po' di materiale originale relativo a Louis Corkill: oltre alla corrispondenza relativa a Fish Lane, ci sono diverse lettere private e corrispondenza relativa a altre due opere, The Copper Serpent e Humpie. Al momento non si riesce a capire se queste opere siano mai state pubblicate o siano rimaste inedite, né se ve ne siano ancora altre.


Negli anni '50, nella redazione del Giallo Mondadori, era normale tagliare i romanzi in corso di traduzione in modo che entrassero senza problemi nelle circa 130 pagine del formato standard. E' molto probabile che la pur avvincente versione di Fish Lane che hanno conosciuto i lettori italiani sia in realtà mutilata di diverse parti. In un periodo come quello attuale, in cui i gialli d'epoca conoscono un successo e un'attenzione sorprendenti, mai visti prima, sarebbe il caso di trovare un po' di spazio per riproporre, finalmente in edizione integrale, questo piccolo capolavoro.

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