I lettori italiani del Giallo Mondadori
trovarono il numero 268 della collana in edicola il 20 marzo 1954, un
sabato. Il giorno prima era stato plenilunio, e il titolo del romanzo
era, per uno strano scherzo del destino, Paura nel plenilunio.
La copertina raffigurava una scena in cui, sotto la luce spettrale
della luna e con un paesaggio disabitato alle spalle, una ragazza
evidentemente spaventata stava con le gambe immerse nell'acqua di un
lago, mentre sulla sponda più vicina un uomo magrissimo e con una
gamba di legno si protendeva verso di lei, non si sa se per
aggredirla o per difenderla.
L'unica edizione italiana di Fish Lane
Il titolo originale, a pagina 2, era
riportato con un refuso, Fish Lame. In realtà era Fish
Lane, il nome dell'immaginaria località in cui era ambientata la
storia, un misero villaggio affacciato su un laghetto, sulle pendici
nord-orientali delle Montagne Rocciose.
La vicenda era di quelle che
catturavano subito l'attenzione del lettore esigente: cornice
insolita ma realistica, personaggi ben delineati, intreccio in cui la
suspense comincia a crescere dalla prima pagina e non si dissolve
fino all'ultima.
Al centro, la figura della vedova Lize
Sims, ancora giovane ma povera, ignorante e superstiziosa abitante
del villaggio di cui al titolo, una vera baraccopoli. Lize Sims ha
dovuto crescere da sola i due figli, maschio e femmina, che il marito
morto aveva avuto dal primo matrimonio, e i due che sono nati dal
suo, pure maschio e femmina. Il minore dei maschi è disabile o, come
si diceva a quel tempo senza peli sulla lingua, handicappato,
minorato mentale, deficiente. Il maggiore è sano, ma è già finito
in galera per furto. Delle due figlie, la minore sogna di essere
sposata da un tipo non molto raccomandabile, che fa lo scagnozzo per
il proprietario di quasi tutta la zona, Porter; la maggiore sogna
solo di andarsene lontano.
In una notte di plenilunio, mentre non
riesce a prendere sonno e fuma affacciata alla finestra, Liza Sims
vede le luci della villa di Porter, che è dall'altra parte del lago
rispetto al villaggio, accendersi e spegnersi dopo poco. Il giorno
dopo, si sparge la voce che Porter è scomparso, dopo che i suoi cani
da guardia sono stati avvelenati. Il giorno dopo, Dolly, il figlio
deficiente di Lize, viene sorpreso in possesso di banconote da 100
dollari, ma non sa spiegare né se le ha prese da qualche parte né
se gliele hanno date. Mentre lo sceriffo Rockford cerca di portare
avanti le indagini in mezzo all'omertà generale, una povera barbona,
Millie Foster, viene uccisa. I sospetti cadono su un artigiano dallo
strano carattere, Pegleg Aldan, che ha una gamba di legno, ma il caso
sembra ingarbugliarsi anziché chiarirsi ogni volta che emerge un
elemento nuovo, e non si capisce più chi sia coinvolto nei delitti
(anche Porter è stato ritrovato morto) e a quale titolo, e chi no.
Il romanzo si chiuderà poi con una
soluzione inaspettata e coerente, che è meglio non rivelare per non
guastare il piacere della lettura a chi vorrà cercarlo sui siti o
sulle bancarelle in cui si comprano vecchi gialli.
Un gran romanzo, dunque, ma anche un
oneshoot, come si dice in gergo. Dell'autore, Louis Corkill,
in Italiano, non è stato mai tradotto niente altro.
Ma questo romanzo ha, dietro di sé,
una storia quasi più interessante di quella che narra.
L'edizione originale americana è del
1951 e fu pubblicata dalla Bobbs-Merrill, una casa editrice piuttosto
importante che accettava manoscritti quasi esclusivamente tramite
agenti letterari. Invece Corkill aveva spedito il suo manoscritto,
composto di circa 400 pagine, in una scatola, direttamente, senza
passare per nessuna agenzia. La Bobbs-Merrill era la prima casa
editrice cui si rivolgeva. E lo accettò subito, rispondendogli dopo
appena sei settimane. Sembra già un miracolo.
L'edizione originale del 1951 di Fish Lane
Ma non è ancora nulla rispetto a ciò
che c'è dietro. Di Louis Corkill sono rimaste pochissime notizie,
quasi tutte ricavate dalle emeroteche che conservano i giornali del
tempo. Una pagina che elenca le celebrità del Montana, scrive di lui
che era nato a Spring Valley, in Illinois, nel 1895, che visse a
lungo a Butte, Montana, ma poi morì a Little Ferry, New Jersey, nel
1970. La data di nascita, tuttavia, è smentita da 3 quotidiani che
si possono ancora leggere online. Il Daily Inter Lake, del
Montana, nel numero del 18 luglio 1951, recensendo il libro, gli
attribuisce 44 anni di età, post-datando la sua nascita al 1907. Per
l'Abilene Reporter, Texas, del 7 ottobre 1951 e per l'Arizona
Republic, Arizona, del 26 ottobre 1951, invece, Corkill avrebbe
avuto 48 anni nel 1951 e sarebbe quindi nato nel 1903.
Corkill era comunque in una particolare
situazione che era sconosciuta ai redattori della Bobbs-Merrill
quando accettarono il suo manoscritto ma scatenò la massima
curiosità nei giornalisti e nei lettori di giornali. Era infatti non
vedente o, come si diceva allora, cieco. Aveva infatti scritto la
stesura originale di Fish Lane usando una macchina da scrivere
Braille e poi l'aveva fatta copiare dai suoi familiari dettandola man
mano che la leggeva personalmente.
I giornali lo soprannominarono Lo
scrittore cieco di Butte.
La pagina dell'Arizona Republic del 26.11.1951, con l'articolo su Corkill e un'immagine dello scrittore (al centro)
La stessa pagina sulle celebrità del
Montana che lo fa nascere nel 1895, riporta che Corkill perse la
vista combattendo nella Prima Guerra Mondiale. Ma tutti e tre i
quotidiani del 1951, che riprendono due diverse interviste a Corkill,
fanno risalire l'evento a un incidente occorsogli circa 20 anni
prima, intorno al 1930.
Nella vita, Corkill, prima
dell'incidente, pare fosse un idraulico e un carpentiere molto
quotato. In una delle interviste racconta di aver appena rifatto, da
solo, il bagno della casa in cui viveva insieme alla sorella, con il
marito e i figli di questa. Prima di darsi alla scrittura, aveva
provato con un buon successo ad allevare castori.
Fish Lane fu un discreto bestseller,
scelto anche dalla prestigiosa Unicorn Press come Libro del Mese
nella collana Unicorn Book Club. Nelle interviste citate dai
quotidiani del 1951, si parla di altri due libri che Corkill aveva
già scritto o deciso di scrivere ma, a distanza di tanti anni, a
parte le diverse traduzioni e edizioni di Fish Lane, non si
trova in giro nient'altro di suo.
Una recente edizione di Fish Lane
La Lilly Library, un archivio universitario in Indiana,
custodisce nei suoi archivi un bel po' di materiale originale
relativo a Louis Corkill: oltre alla corrispondenza relativa a Fish
Lane, ci sono diverse lettere private e corrispondenza relativa a
altre due opere, The Copper Serpent e Humpie. Al
momento non si riesce a capire se queste opere siano mai state
pubblicate o siano rimaste inedite, né se ve ne siano ancora altre.
Negli anni '50, nella redazione del
Giallo Mondadori, era normale tagliare i romanzi in corso di
traduzione in modo che entrassero senza problemi nelle circa 130
pagine del formato standard. E' molto probabile che la pur avvincente
versione di Fish Lane che hanno conosciuto i lettori italiani
sia in realtà mutilata di diverse parti. In un periodo come quello
attuale, in cui i gialli d'epoca conoscono un successo e
un'attenzione sorprendenti, mai visti prima, sarebbe il caso di
trovare un po' di spazio per riproporre, finalmente in edizione
integrale, questo piccolo capolavoro.
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