L'Italia ha sempre ospitato artisti
stranieri e alcuni di questi si sono talmente legati al nostro Paese
da farne il soggetto delle loro opere. Questo è accaduto anche per
un numero sorprendente di scrittori di gialli, visto che almeno 4
firme conosciute in tutto il mondo, pur essendo di nazionalità
inglese o americana, dopo aver vissuto a lungo in Italia, hanno
scritto una serie di gialli di ambientazione e personaggi italiani,
in tutti i casi di notevole successo.
Due di questi autori ci hanno lasciati
prematuramente nel 2007. Erano anche nati nello stesso anno, il 1947:
si tratta di due inglesi, Michael Dibdin e Magdalen Nabb. Il primo,
autore della serie dell'ispettore veneziano (ma attivo soprattutto a
Roma) Aurelio Zen, che ha anche originato una miniserie televisiva;
la seconda, che si era stabilita a Montelupo Fiorentino e svolgeva
anche l'attività di ceramista, autrice della serie del maresciallo
Salvatore Guarnaccia, attivo a Boboli, Firenze. Tutti i romanzi di
questi autori sono stati tradotti in Italiano (la Nabb, in realtà,
ne ha già scritti la maggior parte direttamente in Italiano).
Michael Dibdin
Alcuni libri di Dibdin nelle edizioni italiane
Rufus Sewell e Caterina Murino nella serie tv ispirata ai romanzi di Dibdin
Magdalen Nabb
Due titoli della Nabb
Una terza autrice rappresenta un caso
particolare. Donna Leon, americana, nata nel 1942, vive da molto
tempo a Venezia, dove ambienta i suoi romanzi della serie del
commissario Guido Brunetti. La Leon ha deliberatamente scelto di non
farsi tradurre in Italiano per non essere conosciuta dal pubblico
italiano e mantenere un relativo anonimato nella vita quotidiana.
Donna Leon
Due titoli di Donna Leon
Un ulteriore caso a parte è quello
rappresentato da Timothy Williams. Questo, nato a Londra nel 1946, ha
vissuto a lungo tra Bari e Pavia negli anni '70-'80, lavorando come
ricercatore universitario . Poi è stato insegnante di Francese in
licei della Guadalupa.
Timothy Williams negli anni '80
Williams oggi
Nei primi anni '80, subito dopo la Nabb
(che dà alle stampe il suo primo titolo, Morte di un inglese,
nel 1981), esordisce con un romanzo di ambientazione italiana,
Converging Parallels (1982) che viene tradotto in Italiano con
il titolo Il poliziotto è solo, nel Giallo Mondadori (1984).
Dopo di allora, però, nessun altro libro di Williams viene tradotto
in Italiano. Anzi, sembra che il solo libro tradotto, la cui vicenda
si svolge nei giorni del sequestro Moro, abbia subito pesanti tagli
in fase di traduzione.
Con questo libro, Williams dà inizio
alla serie del commissario Piero Trotti, che opera in una cittadina
abbastanza facilmente identificabile con Pavia, e sarà protagonista
di 6 storie.
Due edizioni inglesi e quella italiana di Converging Parallels
Altri libri della serie
Nelle sue opere di ambientazione
italiana, Williams ha trattato molti argomenti di attualità, come il
terrorismo, la corruzione e le inchieste di “Mani Pulite”. Il
poliziotto è solo parte dalla
misteriosa scomparsa di una bambina di 6 anni, figlia di un ex
poliziotto divenuto tassista e amico di Trotti, orfana di madre. Nel
bel mezzo delle ricerche, la bambina riapparirà da sola, facendo
pensare che, più che essere stato concepito a scopo di estorsione,
il sequestro può essere inteso come una sorta di avvertimento ai
nonni. Intanto, però, Trotti è costretto ad avere a che fare con le
fissazioni del suo questore, Leonardelli, che lo obbliga a impegnare
i pochi uomini disponibili nel pedinamento di alcuni “sovversivi”,
i quali non sono altro che studenti un po' esuberanti. Al tempo
stesso, Trotti deve vedersela continuamente con il manifesto razzismo
dei cittadini verso gli abitanti di un campo nomadi posto appena
fuori città e con la diffidenza generale (cui lui stesso non va
esente) verso i meridionali. Man mano che va avanti l'indagine sulle
oscure circostanze del rapimento, Trotti smaschera il coinvolgimento
diretto o marginale di molte persone insospettabili e la rete di
ricatti reciproci che le lega. Queste scoperte non sono la parte
migliore del romanzo, perché il modo in cui emergono gli elementi
decisivi per arrivare a esse non è sempre chiaro e talvolta sembra
quasi casuale.
Un
altro aspetto della vita di Trotti sono i problemi familiari. La
bella moglie Agnese, medico che non esercita ma si dedica alla
rappresentanza di medicinali, sembra ignorarlo e preferire la bella
vita di società alla sua compagnia, ma si caccia nei guai finendo in
una retata che smaschera una bisca clandestina. A sostenere
affettivamente il commissario provvede soprattutto la figlia
adolescente Lucia, detta Pioppi. Nei romanzi successivi, la ragazza
avrà problemi di anoressia, mentre la moglie si trasferirà in Usa
per ragioni di lavoro, lasciando Trotti sempre più solo. Negli
ultimi romanzi, la figlia è sposata e ha due bambini, cui Trotti è
molto legato.
In
questo romanzo, il lettore fa la conoscenza anche di alcuni
collaboratori del commissario, in particolare gli agenti Magagna e
Pisanelli che avranno ruoli importanti in tutti i romanzi successivi.
Nei
Paesi anglofoni, questa serie riscuote ancora un discreto successo,
tanto è vero che tutti i suoi romanzi sono stati recentemente
ristampati dalla Penguin Books.
La serie completa di Trotti in Penguin Books
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