sabato 26 novembre 2022

Dorothy Hughes, un'autrice riscoperta solo parzialmente

Dorothy Hughes nasce come Dorothy Belle Flanagan a Kansas City il 10 agosto 1904, in una famiglia della media borghesia di buone tradizioni culturali (padre giornalista e madre insegnante di musica). Studia giornalismo tra le università statali del Missouri e del Nuovo Messico, passando anche per la Columbia University. Per tutta la vita fa principalmente la giornalista, per testate del Missouri, del New Mexico e anche di New York. Nel 1932 sposa Levi Allan Hughes III (1908-75), appartenente a una famiglia di imprenditori e studiosi, dal quale avrà tre figli: Helen, Susan e Anthony.

Dorothy Hughes nella maturità

Esordisce come poetessa negli anni '30 e gode già di una certa notorietà locale a Santa Fe, dove risiede, quando scrive il suo primo romanzo thriller, The So Blue Marble (1940). Nei sette anni successivi pubblica altri undici romanzi, dieci dei quali thriller, ottenendo un lusinghiero successo e guadagnandosi la chiamata come soggettista per Hollywood. Infatti, ben tre dei suoi romanzi avranno delle riduzioni cinematografiche.

Anche a Los Angeles non lascia il giornalismo e continua a tenere rubriche di critica letteraria dedicate ai gialli su testate come l'Albuquerque Tribune, il Los Angeles Times e il New York Herald-Tribune. Quest'attività proseguirà fino al 1979.

Ma di narrativa, dopo il trasferimento a Los Angeles, ne scriverà poca: appena quattro romanzi (tre dei quali thriller) e cinque racconti. L'ultimo romanzo, The Expendable Man, esce nel 1963.

Nel 1961 torna ad Santa Fe, per accudire la madre gravemente ammalata. Questo impegno familiare, unito a quello di occuparsi di figli e nipoti, la distoglie definitivamente dalla narrativa. Ciò non le impedisce di ricevere la nomina a Grand Master da parte dei Mystery Writers of America, nel 1978. Nello stesso anno, esce una sua biografia critica di Erle Stanley Gardner che vince l'Edgar Award per la saggistica l'anno dopo.

Si tratta della sua ultima opera. Morirà in seguito alle conseguenze di un ictus, a Ashland, Oregon, il 6 maggio 1993.

In Italia, la Hughes è arrivata piuttosto tardi. E, per molto tempo, il suo unico romanzo tradotto è stato proprio l'ultimo, The Expendable Man, uscito con il titolo In pasto ai lupi nel Giallo Mondadori con il numero 1429, il 20 giugno 1976.



Solo nel nuovo millennio la Hughes è stata riscoperta dall'editoria italiana, ma in un modo che non sembra guidato da un piano preciso.

Il suo primo romanzo, The So Blue Marble, esce solo il 9 aprile 2009 nel Giallo Mondadori, con il numero 2976 e il titolo Profondo azzurro.



Si tratta di una storia molto intricata ambientata nella New York del 1940, lontana dalla guerra mondiale in corso ma infestata da filo-nazisti. Qualcuno sta cercando una misteriosa piccola sfera azzurra e forse ce l'ha il giornalista Con Satterlee. Il quale però è in giro per lavoro e ha lasciato la sua casa all'ex moglie Griselda, una stilista con cui è ancora in buoni rapporti. Griselda si ritrova a essere seguita e intimidita da alcuni loschi personaggi che frequentano il jet-set, tra i quali i più pericolosi sono i gemelli Montefierrow, che si rivelano privi di ogni scrupolo, ma anche dalla polizia che non sa che pesci pigliare e cerca confusamente nel mucchio. Oltre a tutto questo, ci sono persone apparentemente innocue che però si rivelano non essere chi dicono di essere.

Cronologicamente, il romanzo successivo della Hughes a essere proposto al pubblico italiano è il quarto, The Fallen Sparrow, originariamente edito nel 1942, che esce nel Giallo Mondadori il 2 luglio 2009, con il numero 2982 e il titolo Le colpe dei padri.




L'ambientazione è sempre newyorkese e sempre legata alle circostanze della guerra e alla presenza di filo-nazisti. Kit McKittrick è tornato dalla guerra civile spagnola con un trauma legato alle torture cui è stato sottoposto quando era prigioniero dei franchisti, ma solo per scoprire che il padre, un poliziotto molto stimato e ora defunto, era in realtà corrottissimo. Kit vorrebbe fare chiarezza su questa vicenda, ma il corpo di polizia non è disposto ad aiutarlo, con la sola eccezione dell'ispettore Tobin (personaggio già presente in The So Blue Marble). Mentre va avanti con le sue indagini personali, si trova continuamente ad avere a che fare con profughi europei che non di rado sembrano nascondere qualcosa. È in mezzo a loro che si nascondono sia il segreto della doppia faccia del padre sia l'origine del suo trauma.

Il successivo romanzo della Hughes a essere presentato è il quinto, The Blackbirder, uscito originariamente nel 1943: nel Giallo Mondadori è il numero 2991 e porta il titolo Il negriero.




L'inizio è sempre a New York. Julie Guille, ereditiera franco-americana che ha fatto parte della Resistenza francese e sa di essere inseguita da spie tedesche, ma anche di non potersi fidare degli zii che amministrano il suo patrimonio, filo-nazisti, scappa verso il New Mexico, inizialmente solo per mettersi in salvo. Però viene poi cooptata dal controspionaggio per smascherare “il negriero”, ossia il pilota d'aereo che trasporta oltreconfine diversi ricercati.

Nei Classici del Giallo Mondadori era già uscito, il 23 novembre 2006 con il numero 1140, il settimo romanzo della Hughes, Ride the Pink Horse (1946), con il titolo La giostra della morte.



Sailor è stato a lungo lo scagnozzo dello spregiudicato senatore Willis Douglass dell'Illinois, che lo ha liquidato senza pagargli le ultime spettanze. Allora lo segue fino al New Mexico, dove il senatore presenzia a una festa popolare e lo ricatta senza mezzi termini. Ma anche la polizia di Chicago è sulle tracce di entrambi. 

In precedenza, i lettori italiani avevano potuto leggere l'ottavo romanzo della Hughes, In a Lonely Place (1947), pubblicato da Giano a marzo 2005 nella collana Nerogiano con il titolo In un posto solitario.



Dix Steele, reduce dalla guerra in Europa, vive ufficialmente di una eredità, intanto che scrive un libro. In realtà, ha ucciso e fatto sparire un ex commilitone, ricco e beone, e si mantiene con i soldi di questo. Va soggetto a una compulsione irresistibile che lo porta periodicamente a sequestrare e strangolare giovani donne sconosciute incontrate andando in giro di sera. Riprende a frequentare un altro ex commilitone, Brub Nicolai, che fa il poliziotto ed è proprio il funzionario che si occupa degli strangolamenti, ma non ha alcun sospetto su di lui. Chi si comporta invece come se lo sospettasse è la moglie di Brub, Sylvia. C'è poi Laurel, una misteriosa vicina di casa per la quale Dix prova un'attrazione diversa da quella che lo attira verso le sue vittime.

L'ultimo romanzo della Hughes, The Expendable Man, è stato riproposto in traduzione integrale da Elliot nel 2017 con il titolo Il capro espiatorio.



Hugh Densmore, medico californiano, si reca a Phoenix, Arizona, per partecipare al matrimonio di un familiare. Strada facendo, ha pietà di una ragazza che chiede l'autostop nel deserto e la carica. La ragazza si comporta in modo elusivo riguardo la propria identità e le ragioni per cui è in viaggio. Una volta fatta scendere la ragazza a destinazione, Hugh passa un paio di giorni lieti con i suoi familiari, fin quando scopre che la ragazza è stata ritrovata abbandonata morta in un canale. La polizia lo identifica rapidamente e lo interroga insistentemente. Hugh sa benissimo il perché: lui è nero e sarebbe un capro espiatorio perfetto.

Hollywood ha tratto tre film dalle opere della Hughes, e sono:

The Fallen Sparrow (1943) dal romanzo omonimo, diretto da Richard Wallace, interpreti principali John Garfield e Maureen O'Hara. In Italia, è arrivato come Il passo del carnefice.



John Garfield (1913-52)

Maureen O'Hara (1920-2015)

Ride the Pink Horse (1947), dal romanzo omonimo, diretto da Robert Montgomery, interpreti principali lo stesso Montgomery e Wanda Hendrix. In Italiano, Fiesta e sangue.



Robert Montgomery (1904-81)

Una scena del film con Montgomery, Wanda Henrix (1928-81) e Thomas Gomez (1905-71)

In a Lonely Place (1950), dal romanzo omonimo, diretto da Nicholas Ray, interpreti principali Humphrey Bogart e Gloria Grahame. In italiano, Il diritto di uccidere.



Humphrey Bogart (1899-1957) nel film

Gloria Grahame (1923-81)

Da Ride the Pink Horse è stato anche tratto nel 1964 un tv movie diretto da Don Siegel, interpreti principali Robert Culp e Vera Miles, intitolato The Hanged Man, in Italiano All'ombra del ricatto.



Robert Culp (1930-2010) nel film

Vera Miles (1929)