Helen Eustis è passata come una meteora nella storia della narrativa gialla, pur vivendo a lungo e rivestendo un ruolo tutt'altro che trascurabile nell'industria culturale americana.
Nata a Cincinnati il 31 dicembre 1916 in una famiglia benestante, rimase orfana di madre a ventidue mesi. Il padre si risposò successivamente con una vedova che era già madre di un figlio.
La Eustis lasciò la Columbia University per lavorare come copywriter e sposò giovanissima un suo ex docente, Alfred Young Fisher (1902-70), apprezzato poeta e successivamente importante insegnante di Sylvia Plath. Nonostante la nascita di un figlio, Adam Eustis Fisher (1940-2021), il matrimonio naufragò pochi anni dopo. Nel 1945 il padre della Eustis morì suicida. Successivamente la Eustis fu sposata con Martin Harris, un fotografo, dal quale pure divorziò.
Il suo esordio letterario avvenne pubblicando racconti su riviste come Harper's Bazaar, Cosmopolitan e The New Yorker. Il primo volume che firmò fu proprio il romanzo che le vale l'Edgar per la migliore opera prima nel 1947, The Horizontal Man.
Quest'opera fu seguita da un periodo in cui la Eustis continuò a pubblicare racconti, che sarebbero stati poi antologizzati nel volume The Captains and the Kings Depart, and other stories (1949) e poi da due romanzi usciti entrambi nel 1954: The Fool Killer e Mr. Death and the Red-Headed Woman, una storia per ragazzi ottenuta dallo sviluppo di un racconto del 1950, The Rider on the Pale Horse.
Morì a New York l'11 gennaio 2015.
La fama attuale di Helen Eustis è legata soprattutto a The Fool Killer, che nel 1965 diventò anche un film di buon successo, diretto da Servando Gonzalez e interpretato da Anthony Perkins, Edward Albert, Dana Elcar, Henry Hull, Salome Jens e altri caratteristi. In questa storia, ambientata nell'America rurale dopo la guerra di secessione, un ragazzino orfano in fuga dalla famiglia adottiva incontra un vagabondo che ha perso la memoria e che sembra essere “l'assassino degli sciocchi” protagonista di una storia orrorifica raccontata da un vecchio bizzarro.
In particolare, Marks, che abitava proprio accanto a Boyle, ha ascoltato un'animata conversazione tra il defunto e una donna, la sera prima che fosse scoperto il cadavere. Le modalità del delitto, tipicamente d'impeto, fanno pensare a un movente passionale. Si cerca dunque un'assassina, ma il confronto degli alibi sembra escludere le maggiori indiziate...