lunedì 5 maggio 2025

Helen Eustis, precursora e forse ispiratrice di "Psycho".

Helen Eustis è passata come una meteora nella storia della narrativa gialla, pur vivendo a lungo e rivestendo un ruolo tutt'altro che trascurabile nell'industria culturale americana.

Nata a Cincinnati il 31 dicembre 1916 in una famiglia benestante, rimase orfana di madre a ventidue mesi. Il padre si risposò successivamente con una vedova che era già madre di un figlio.

Helen Eustis negli anni '40

La Eustis lasciò la Columbia University per lavorare come copywriter e sposò giovanissima un suo ex docente, Alfred Young Fisher (1902-70), apprezzato poeta e successivamente importante insegnante di Sylvia Plath. Nonostante la nascita di un figlio, Adam Eustis Fisher (1940-2021), il matrimonio naufragò pochi anni dopo. Nel 1945 il padre della Eustis morì suicida. Successivamente la Eustis fu sposata con Martin Harris, un fotografo, dal quale pure divorziò.

Il figlio della scrittrice, Adam Eustis Fisher

Il suo esordio letterario avvenne pubblicando racconti su riviste come Harper's Bazaar, Cosmopolitan e The New Yorker. Il primo volume che firmò fu proprio il romanzo che le vale l'Edgar per la migliore opera prima nel 1947, The Horizontal Man


Due edizioni d'epoca di The Horizontal Man

Quest'opera fu seguita da un periodo in cui la Eustis continuò a pubblicare racconti, che sarebbero stati poi antologizzati nel volume The Captains and the Kings Depart, and other stories (1949) e poi da due romanzi usciti entrambi nel 1954: The Fool Killer e Mr. Death and the Red-Headed Woman, una storia per ragazzi ottenuta dallo sviluppo di un racconto del 1950, The Rider on the Pale Horse.




Tra il 1965 e il 1975 si dedicò a una intensa attività di traduttrice dal francese. Risultano almeno sei libri tradotti da lei in questo periodo, compreso un romanzo di Georges Simenon.



I libri tradotti dalla Eustis in originale e in traduzione. Come si vede, alcuni hanno avuto anche edizioni italiane e uno è diventato anche un film


Nel 1986 pubblicò un ultimo racconto, A Winter Tale, in Ellery Queen's Mystery Magazine.

Morì a New York l'11 gennaio 2015.

La fama attuale di Helen Eustis è legata soprattutto a The Fool Killer, che nel 1965 diventò anche un film di buon successo, diretto da Servando Gonzalez e interpretato da Anthony Perkins, Edward Albert, Dana Elcar, Henry Hull, Salome Jens e altri caratteristi. In questa storia, ambientata nell'America rurale dopo la guerra di secessione, un ragazzino orfano in fuga dalla famiglia adottiva incontra un vagabondo che ha perso la memoria e che sembra essere “l'assassino degli sciocchi” protagonista di una storia orrorifica raccontata da un vecchio bizzarro.

Il poster di The Fool Killer con Anthony Perkins (1932-92) in primo piano
Edward Albert (1951-2006)
Dana Elcar (1927-2005)
Salome Jens (1935)


La scelta di Perkins come protagonista del film non sembra del tutto casuale e appare una sorta di omaggio all'altro romanzo della Eustis, The Horizontal Man, che ha avuto anche un'edizione italiana intitolata L'uomo orizzontale, pubblicata nell'Universale Sonzogno nel 1975.
È possibile infatti che, nell'ideazione della trama di Psycho (uscito nel 1959), Robert Bloch sia stato almeno in parte influenzato dal romanzo della Eustis.
Prima edizione italiana del romanzo di Bloch


La sonnacchiosa comunità dell'Hollymount College del Connecticut (ispirato allo Smith College del Massachusetts che la Eustis aveva frequentato da studentessa), viene scossa dall'omicidio di Kevin Boyle, giovane e fascinoso poeta e insegnante di Letteratura, trucidato a colpi di attizzatoio in testa nel suo piccolo appartamento. Le indagini guidate dal capo della polizia Flaherty si indirizzano subito verso una studentessa, Molly Morrison, che si è autoaccusata del delitto, ma il rettore Bainbridge non sembra tanto convinto e la fa esaminare da un suo amico psichiatra, il dottor Forstmann, che conclude che la ragazza è una mitomane. Frattanto, il giovane giornalista Jack Donnelly, che va in cerca di uno scoop, riesce a scoprire informazioni riservate convincendo una studentessa molto intellettuale, Kate Innes, a collaborare con lui. La costante presenza di Donnelly e le sue investigazioni finiscono per smuovere un po' di personaggi legati a Boyle, tutti suoi colleghi: il giovane Leonard Marks che lo idolatrava ma lo invidiava anche moltissimo; il maturo George Hungerford, che era il suo mentore; e la spregiudicata Freda Cramm, che tutti consideravano la sua amante.

In particolare, Marks, che abitava proprio accanto a Boyle, ha ascoltato un'animata conversazione tra il defunto e una donna, la sera prima che fosse scoperto il cadavere. Le modalità del delitto, tipicamente d'impeto, fanno pensare a un movente passionale. Si cerca dunque un'assassina, ma il confronto degli alibi sembra escludere le maggiori indiziate...