martedì 13 luglio 2021

George V. Higgins, Eddie Coyle e Cogan

George Vincent Higgins era sicuramente un uomo di talento, ma con scarso autocontrollo. Riuscì in tutti i campi che intraprese, ma ottenne un notevole successo soprattutto come scrittore. Neppure la sua ottima fama e i buoni guadagni che conseguì riuscirono però a tacitare i demoni che nascondeva dentro di sé, e finì per diventare alcolista e morire prematuramente.



Tre immagini di Higgins a metà anni '70, negli anni '80 e poco prima di morire

Oggi Higgins è considerato per lo più un autore di nicchia, un pioniere del romanzo thriller che non si limita a proporre al pubblico una storia di guardie e ladri che funziona bene, ma si sforza anche di raccontare come sono davvero i criminali. Molti dicono che, senza Higgins, non ci sarebbe mai stato il thriller contemporaneo, quello che va da Elmore Leonard a Quentin Tarantino. Forse è vero, forse no: ma di certo Higgins ha dato un enorme contributo al genere, mentre questo cominciava a prendere forma.

Elmore Leonard (1925-2013)
Quentin Tarantino (1963)

George V. Higgins nasce in Massachusetts, a Brockton, il 13 novembre 1939. Cresce a Rockland, studia a Boston e a Stanford, da cui esce con una laurea e un master in Legge, completando gli studi nel 1967. Già da studente comincia a praticare il giornalismo, che non abbandonerà mai, e intanto passa indenne per una breve infatuazione nei riguardi dei Marines, in cui tenta di arruolarsi, ma dovrà abbandonare per motivi di salute.

La sua principale attività professionale sarà però quella di “sbirro” o meglio di magistrato inquirente. Entrato nell'ordine degli avvocati nel 1967, dal 1973 sarà per dieci anni Assistente Procuratore Distrettuale per il Massachusetts, rappresentando lo Stato anche in occasioni importanti. Infine, diventa professore nello stesso Boston College in cui ha studiato.

Il suo primo romanzo pubblicato, The Friends of Eddie Coyle, esce nel 1970. Non è il primo che ha scritto, dato che scrive da molto tempo e sembra che in precedenza abbia distrutto almeno 14 inediti rifiutati dagli editori. Questo romanzo non solo viene pubblicato, ma ha anche successo. Higgins rivoluziona lo stile del thriller, scrivendo in modo molto dialogato, di dialoghi a volte secchi e a volte pieni di divagazioni, ma mai banali o noiosi.


Due edizioni anni '70 di Eddie Coyle

I romanzi di Higgins, soprattutto, non sono mai rassicuranti. I criminali che vi compaiono sono delinquenti capaci di ogni efferatezza, che però parlano di cose quotidiane come se niente fosse. La loro normalità si incrina però davanti a quello che sembra essere il loro unico valore di riferimento, il denaro.

Lo schema di Eddie Coyle si ripete per i due romanzi successivi, The Digger's Game (1973) e Cogan's Trade (1974). 


Poi Higgins decide di passare ad altro, anche se la critica non apprezzerà molto la svolta. Scriverà un libro di saggistica sul Watergate, tema che influenzerà anche un paio di romanzi, ma si tratta comunque di opere minori. Più validi, almeno secondo il giudizio più recente, i libri che pubblica negli anni '80, quando è ormai tornato a svolgere la professione forense e si diverte a posare ad avvocato cinico e materialista. The Rat on Fire, Kennedy for Defense e A Choice of Enemies sono tra i suoi libri migliori, anche se sottovalutati.



Scrive anche un apprezzato manuale di scrittura creativa, On Writing, e negli anni '90 prova a lanciare una serie con protagonista un avvocato molto attaccato ai soldi, Jerry Kennedy, già presentato in Kenney for Defense. Dura quattro titoli in tutto.

Sposato due volte (la prima con Elizabeth Mulkerin, da cui divorziò nel 1979 dopo aver avuto due figli, la seconda con Loretta Lucas Cubberley), Higgins morì d'infarto nella sua casa di Milton, Massachusetts, il 7 novembre 1999.

Higgins scriveva dialoghi che al lettore appaiono molto realistici, ma ci teneva a precisare che non si trattava di trascrizioni letterali di dialoghi, bensì del frutto di una accurata elaborazione stilistica, per la quale si ispirava ai suoi autori preferiti, innanzitutto John O'Hara e Irwin Shaw.

John O'Hara (1905-70)

Irwin Shaw (1913-84)

In Italia, sono arrivati solo due dei suoi libri, probabilmente sulla scorta dei famosi film che ne sono stati ricavati. Il primo fu Gli amici di Eddie Coyle, tradotto da Laura Grimaldi per Mondadori nel 1973.

Eddie Coyle è un malavitoso di mezza tacca che dopo un po' di disavventure riga quasi diritto. Non disdegna però di arrotondare svolgendo attività collaterali a quelle dei gangster più ambiziosi. Viene contattato per fare da intermediario in un passaggio di armi tra un contrabbandiere e una banda. L'affare sembra facile, ma proprio nello stesso periodo Coyle si fa beccare mentre compie un contrabbando e, visti i suoi precedenti, rischia grosso. L'unico modo di sfangarsela è diventare un informatore della polizia, e infatti Coyle spiffera al poliziotto Foley tutta la faccenda delle armi. Il ragazzo che deve ritirarle, Brown, viene così arrestato. Non c'è alcun indizio che porti a Coyle quale informatore, ma resta il fatto che solo lui può aver cantato. Approfittando del fatto che si sente al sicuro, i complici di Brown lo invitano a seguire una partita di baseball, lo fanno ubriacare e poi lo ammazzano mentre non è in grado di reagire.

Nel 2005 il libro sarà riproposto in nuova traduzione da Einaudi. Entrambe le edizioni risultano però esaurite e piuttosto costose a livello collezionistico.


Nello stesso 1973 era uscito il film di Peter Yates interpretato magistralmente da Robert Mitchum e da una affiatata squadra di bravi comprimari. Benché Higgins non partecipasse alla sceneggiatura, questa è sostanzialmente fedele al libro. Mitchum, per entrare nel personaggio, frequentò a lungo tutti i malavitosi di Boston che riuscì a farsi presentare, facendo preoccupare non poco la produzione per i rischi che correva.


Locandine del film

Robert Mitchum nel film

Il secondo romanzo è arrivato in Italia solo nel 2012 ed è Cogan, sulla scorta del film di Andrew Dominik interpretato da Brad Pitt e uscito nello stesso anno.

Un intraprendente malavitoso, Johnny Amato, decide di rapinare una bisca clandestina perché il proprietario di questa, Markie Trattman, ha già simulato una rapina ed è stato scoperto. Ingaggia perciò due balordi, Frankie e Russell. La rapina sembra andare bene ma nessuno crede che sia stato di nuovoTrattman, anche perché questo non confessa nemmeno dopo un pestaggio. Viene quindi chiamato un killer dai modi tranquilli, Cogan, che per prima cosa decide di eliminare Trattman, benché lo riconosca innocente, per scoraggiare qualunque tentativo di emulazione. Uno dei due balordi, Russell, parla troppo e mette Cogan sulle sue tracce. Russell viene però arrestato per traffico di droga prima che Cogan lo raggiunga: in compenso, Cogan scopre il suo legame con Frankie. Frankie, messo alle strette, accetta di aiutare Cogan a prendere Amato, in cambio della vita: ma, una volta ucciso Amato, Cogan eliminerà anche lui.


Il film di Dominik sposta l'azione dagli anni '70 al primo decennio del nuovo millennio. Questo, e il confronto con l'Eddie Coyle, lo hanno reso un film non particolarmente amato né dalla critica né dal pubblico.


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