venerdì 29 maggio 2020

Frankie Stewart Silver: la storia dietro la canzone


Un delitto senza testimoni e il controverso processo che ne segue, terminato con una condanna piuttosto frettolosa, sono alla base di una storia capace di superare gli angusti limiti dell'area rurale in cui matura per interessare diverse generazioni di appassionati cultori, che se la sono tramandata in vari modi, inclusa una canzone popolare.

Un paesaggio della contea di Burke in una foto d'epoca

Siamo nella contea di Burke, in North Carolina, all'inizio dell'inverno 1831. Una realtà sociale di contadini e cacciatori, per lo più analfabeti. In una baita di montagna vicino al fiume Toe, affluente del Tennessee, vive una giovane coppia che sembra ben assortita: lui, Charles (Charlie) Silver, nato nel 1812, è un ragazzo alto e forte conosciuto come l'anima delle feste per le sue capacità di ballerino e suonatore; lei, Frances (Frankie) Stuart (riportato più spesso come Stewart), nata tra il 1811 e il 1813, è una ragazza piccola e bionda di un'avvenenza che non è mai passata inosservata, nonché eccellente tessitrice. Si sono sposati prestissimo e hanno una figlia di 13 mesi, Nancy.
La sera del 22 dicembre 1831, nella loro baita, accade qualcosa che non è mai stato definitivamente chiarito. Non si sa se Charlie aggredisca Frankie e se sia o meno la prima volta che accade. Sta di fatto che la moglie reagisce e lo uccide a colpi di ascia.



Non esistono ritratti di Frankie, ma solo interpretazioni artistiche della sua storia

Subito dopo, Frankie si rivolge ai suoi familiari perché la aiutino. La cosa più sensata da fare, se davvero ha colpito il marito per reagire a un'aggressione, sarebbe costituirsi e affrontare un processo. Tuttavia, il panico prende il sopravvento, forse anche per timori legate all'inferiorità sociale: i Silver sono molto più benestanti e influenti degli Stuart.
Di fatto, Frankie, aiutata dalla madre Barbara e dal fratello Blackston, fece a pezzi il corpo del marito e poi cercò di farlo sparire, in parte bruciandolo nel camino e in parte seppellendone le varie parti in luoghi molto distanti tra loro.
Tuttavia, la scomparsa di Charlie non passò inosservata. Il giorno dopo, avrebbe dovuto partecipare a una battuta di caccia con l'amico George Young ma ovviamente non si fece vedere. Frankie dichierò che se n'era andato a caccia in montagna da solo. Presto cominciarono le ricerche. Un amico della famiglia Silver, Jack Collis, si introdusse nella baita della coppia mentre Frankie era assente e la ispezionò accuratamente, ritrovando diversi frammenti di ossa nel camino e le tracce di una grossa chiazza di sangue sul pavimento. Altri resti furono rinvenuti sotto le assi del pavimento. Frankie, sua madre e suo fratello non seppero spiegare la presenza di questi reperti, caddero in contraddizione e furono arrestati tutti e tre il 9 gennaio 1832.
Le iniziative intraprese dal padre di Frankie, Isaiah, portarono alla scarcerazione di Barbara e Blackstone dopo qualche giorno, mentre Frankie fu trattenuta. Il 17 marzo fu formalizzata contro di lei l'accusa di omicidio volontario e fu dunque mandata a processo.
Il dibattimento cominciò il 29 marzo. Si ritiene più o meno unanimemente che la strategia decisa dall'avvocato di Frankie, Thomas Wilson, fosse quella più sbagliata. Infatti Frankie si dichiarò non colpevole, anche se risultavano a verbale delle sue dichiarazioni in cui affermava di aver aggredito suo marito con l'ascia perché lui, mezzo ubriaco, la stava minacciando con una pistola.
Benché non esistano molti riscontri ufficiali in tal senso, in quel periodo, l'idea generale dei loro amici e conoscenti era che Charlie maltrattasse abitualmente Frankie. Nella zona, culturalmente molto arretrata, si dava per scontato che gli uomini godessero del diritto di commettere qualunque tipo di abuso sulle donne e vi erano stati anche dei casi di mariti assolti dopo aver ucciso le mogli perché ritenuti giustificati dalla gelosia o da altre ragioni non meno futili.
I legali dei familiari di Charlie sostennero invece che Frankie avesse ucciso suo marito mentre questo stava dormendo, probabilmente per gelosia, o perché aizzata dai suoi familiari che miravano a venire in possesso dei terreni agricoli che il padre aveva intestato a Charlie al momento del suo matrimonio.
Quello contro Frankie Stuart fu davvero uno strano processo, se rapportato agli standard attuali. Innanzitutto, le leggi in vigore in North Carolina non permettevano agli imputati di essere ascoltati anche come testimoni, quindi il delitto fu illustrato solo attraverso l'interpretazione di indizi assai dubbi. A un certo punto, la giuria sembrava orientata in maggioranza verso un verdetto di non colpevolezza e decise quindi di riascoltare alcune testimonianze. Dopo questo passaggio, all'unanimità, la giuria si espresse per la colpevolezza. Benché non restino trascrizioni delle deposizioni dei testimoni prima e dopo, l'unica interpretazione possibile è che alcune testimonianze siano cambiate, e ci si domanda perché.
Frankie fu quindi condannata all'impiccagione.
Poiché l'avvocato continuava a presentare ricorsi, ci volle più di un anno per arrivare a eseguire la sentenza. Intanto, Frankie trovò il modo di farsi conoscere, perorando la propria causa con lettere che dettava all'avvocato stesso, nelle quali raccontava la vita d'inferno che aveva condotto insieme al marito, violento e spesso ubriaco. Il governatore Montfort Stokes ricevette diverse petizioni che chiedevano la commutazione della pena, ed è piuttosto significativo che tra i firmatari di queste vi fossero anche ben 7 dei 12 giurati che l'avevano giudicata colpevole. Tuttavia, le successive elezioni portarono a uno stallo. Al posto di Stokes, fu eletto proprio il giudice che aveva condannato Frankie, David Swain, che tenne un atteggiamento molto ambiguo sulla faccenda, non chiudendo mai ufficialmente all'ipotesi di grazia, ma temporeggiando fino ad affermare che avrebbe voluto concedere la grazia ma non aveva avuto il tempo di farlo perché l'esecuzione era stata fissata troppo presto. In realtà, rispetto al suo primo termine, l'esecuzione fu posticipata di due settimane, ma Swain dovette affrontare le conseguenze di una caduta da cavallo che ne limitarono le possibilità di lavoro. Anche se, com'è stato notato da più parti, prima della caduta, avrebbe avuto tutto il tempo di provvedere. Si è sostenuto che entrambi i governatori non concessero la grazia perché non tutti i 12 giurati del processo erano favorevoli alla sua concessione.
Certamente, alcune scelte della famiglia di Frankie non lo aiutarono a prendere una decisione a suo favore. Il 18 maggio 1833, visto che la grazia non arrivava, il padre e lo zio della ragazza corruppero delle guardie della prigione di Morganton, dov'era detenuta, e la portarono fuori dopo averle tagliato i capelli e averla fatta vestire con abiti da uomo. L'evasione, però, durò solo qualche ora, perché i tre furono riacciuffati poco prima di riuscire a superare il confine con lo Stato del Tennessee.
La solidarietà popolare per Frankie si espresse in molti modi, di cui il più celebre è una ballata composta da un maestro di Morganton, Thomas S. Scott, che sembra sia stata cantata dal pubblico accorso all'esecuzione della ragazza. Per molto tempo, i versi di questa canzone sono stati attribuiti a Frankie stessa. Il testo è il seguente:

This dreadful, dark and dismal day
Has swept my glories all away,
My sun goes down, my days are past,
And I must leave this world at last.

Oh! Lord, what will become of me?
I am condemned you all now see,
To heaven or hell my soul must fly
All in a moment when I die.”

(“Questa terribile, oscura e lugubre giornata
Ha spazzato via le mie glorie
Il mio sole tramonta, i miei giorni sono passati,
E devo finalmente lasciare questo mondo.

Oh! Signore, che ne sarà di me?
Sono condannato a tutti voi ora vedete,

In paradiso o all'inferno la mia anima deve volare
Tutto in un momento in cui muoio.”)


Su Internet si possono ascoltare diverse versioni della stessa. Eccone un esempio.


Frankie fu impiccata il 12 luglio 1833. Con il cappio al collo, prima che si aprisse la botola, affermò di avere delle dichiarazioni da fare. Ma il padre, che era sotto il palco della forca, le ordinò di tacere. Non sapremo mai quali segreti abbia portato nella tomba.
Per molto tempo si è sostenuto che fu la prima donna a salire sul patibolo nella Storia della contea di Burke, e così è riportato anche sulla sua lapide. In realtà, si tratta di una leggenda, perché prima di lei altre donne erano state giustiziate, soprattutto per stregoneria. Nei 77 anni sucessivi alla sua morte, prima che lo Stato della North Carolina avocasse a sé i processi penali, sottraendoli alla giurisdizione dei tribunali locali, altre 15 donne furono condannate alla pena capitale.
Il padre di Frankie aveva deciso di seppellirla nelle proprietà di famiglia ma, tra il tempo necessario a farsi consegnare il corpo e il caldo umido di luglio, il cadavere cominciò a decomporsi rapidamente, per cui il carro su cui viaggiava fece una sosta in campagna, di lato al sentiero che stava percorrendo, e la ragazza fu sepolta in un punto di terra demaniale solo approssimativamente segnato, poco fuori Morganton. Non avrebbe avuto una lapide fino al 1952, quando Beatrice Cobb, editrice del Morganton News-Herald, ne fece apporre una a proprie spese.





Alcune immagini della tomba di Frankie (il cui cognome da coniugata è riportato erroneamente come Silvers) tratte dal sito http://www.deweyfox.com/frankiesilver.htm

Come destino postumo, le andò comunque meglio che a Charlie, il quale ha tre tombe, poiché i suoi resti vennero rinvenuti in momenti diversi e seppelliti in luoghi distanti tra loro.
Non si sa bene quali nonni allevarono la figlia Nancy, ma tutto lascia credere che visse a lungo. Sposò in prime nozze un certo David Parker, morto nella guerra di secessione, e in seconde nozze un certo William Robinson, dal quale avrebbe avuto un figlio destinato a diventare un importante ufficiale della Marina Militare. Il secondo matrimonio non finì bene, perché il marito si mise a molestare sessualmente una delle sue figlie di primo letto e Nancy lo lasciò. Nessun documento riporta l'anno della sua morte, probabilmente risalente alla fine del XIX o all'inizio del XX.. Sulla tomba, che si trova a Mount Grove, nella contea di Macon, quindi lontano da quelle dei suoi genitori, è registrata come Nancy Parker.






Nessun commento:

Posta un commento