giovedì 26 maggio 2016

Il mistero del dirigibile fantasma, l'Airship L-8

Sui mari, specie durante i periodi di guerra, si sono sempre verificate sparizioni di navi e di aerei che non hanno trovato spiegazione. Si sono persi anche alcuni dirigibili, di cui il più noto è l'Italia di Umberto Nobile: che, dopo aver perso la gondola nell'impatto con il pack al termine del tragico viaggio di esplorazione polare del 1928, si risollevò e riprese a volare senza controllo, portandosi via i 6 uomini che erano rimasti a bordo, di cui non si seppe più nulla.
Il dirigibile Italia alla partenza per il suo ultimo viaggio

Ma un caso più unico che raro è quello dell'Airship L-8 della Marina Militare Americana, nel 1942, in cui il dirigibile tornò indietro da una perlustrazione sul mare, ma senza l'equipaggio che invece risultò disperso. E', in pratica, un caso analogo a quello della nave Mary Celeste del 1872.
La Mary Celeste

L'Airship L-8 era un normale dirigibile della Goodyear, che non era stato progettato per scopi di guerra ma civili, per sostituire un altro dirigibile appena requisito dalla Marina per essere adibito alla difesa costiera. Ma, subito dopo la sua entrata in servizio, c'era stato l'attacco di Pearl Harbor e la Marina aveva requisito altri dirigibili civili per pattugliare il mare di fronte alla West Coast, temendo attacchi di sommergibili giapponesi dal Pacifico.
L'L-8 durante una delle sue missioni


L'L-8 era dunque stato trasferito all'aeroporto militare di Moffett Field, a Sud della Baia di San Francisco, in California, nel febbraio del 1942. Per 6 mesi, aveva svolto missioni di pattugliamento e ricognizione delle acque territoriali californiane senza che ci fosse il minimo problema.
La base di Moffett Field, oggi

La mattina del 16 agosto 1942, sembrava uguale a tante altre. Verso le 06:00, l'L-8 partì dalla pista di Treasure Island, nella Baia di San Francisco, per una ricognizione intorno alle isole Farallon, che si trovano circa 30 miglia al largo.
Le acque territoriali californiane nell'area di San Francisco e le isole Farallon

La Baia di San Francisco e la posizione di Treasure Island

A bordo c'era un equipaggio composto da due uomini: un militare di carriera, il luogotenente Ernest Cody, reduce da missioni molto più pericolose nel Pacifico, e uno di complemento, il guardiamarina Charles Adams, che nella vita civile faceva l'ingegnere. L'L-8 era equipaggiato con un un rudimentale metal detector montato sotto la gondola, che permetteva (sia pure con un minimo tasso di successo, circa il 4%) di percepire tracce della presenza di sommergibili nelle acque marine.
Ernest Cody e Charles Adams

Intorno alle 07:50, mentre erano sull'obiettivo, Cody segnalò via radio alla base di Treasure Island di aver individuato una sospetta chiazza di petrolio in mare al largo delle Farallon Island, e che sarebbe andato a dare un'occhiata. Questa fu la sua ultima comunicazione.
Poco dopo, il peschereccio Daisy Gray e la nave liberty (una classe di navi da trasporto militari) Albert Gallatin, che incrociavano la zona, videro l'L-8 compiere dei giri intorno alle isole Farallon e per poi abbassarsi bruscamente di quota, prendendo la direzione del ritorno verso San Francisco intorno alle 09:00.
Verso le 10:00, poiché l'L-8 non rispondeva più alle chiamate via radio, la base di Treasure Island decise di inviare degli aerei di soccorso a cercarlo e contemporaneamente inviò un messaggio agli aerei in volo sull'area per chiedere se avessero visto il dirigibile. Alle 10:20, un volo civile della Pan Am comunicò di aver visto l'L-8 che si dirigeva verso il San Francisco. Altri testimoni, da una spiaggia, lo videro piegarsi e risalire rapidamente di quota, verso le 10:30.
Alle 10:50, un marinaio fuori servizio che stava recandosi a una spiaggia percorrendo l'autostrada costiera, lo vide e, avendo con sé la fotocamera, gli scattò una fotografia, da cui si vede benissimo che il dirigibile era parzialmente sgonfio e ingovernabile.
La foto scattata dal marinaio fuori servizio

Un'altra immagine scattata poco dopo

Poco dopo, l'L-8 arrivò lentamente a terra, su una spiaggia. Due bagnini cercarono di fermarlo aggrappandosi alle sue funi di guida a terra, ma l'aeronave aveva ancora abbastanza spinta da proseguire per un discreto tratto. Attraversò dei campi di golf e si fermò solo in mezzo a una strada trafficata di Daly City, una cittadina residenziale subito a Sud di San Francisco.
La posizione di Daly City

Intervennero i vigili del fuoco, già allertati, e per prima cosa si fecero largo nell'involucro che, sgonfiandosi, aveva ricoperto la gondola, per estrarre da questa i membri dell'equipaggio.
Tuttavia, all'interno della gondola, non c'era nessuno.
Uno dei due portelli d'accesso era aperto. Il canotto gonfiabile d'emergenza era al suo posto ma mancavano due giubbotti di salvataggio. La radio e tutti gli strumenti funzionavano perfettamente.
Non c'era nessuna apparente ragione per cui Cody e Adams non dovessero trovarsi a bordo, ma era evidente che erano usciti attraverso il portello aperto, anche se non si capiva come e perché fosse successo.

Immagini scattate dopo che l'L-8 era sceso a terra

L'ipotesi della cattura da parte di un sottomarino giapponese apparve subito alquanto improbabile. Né si può dare molto credito alle spiegazioni di tipo ufologico che sono state puntualmente proposte anche per questo caso. Resta solo le spiegazioni di tipo privato, come quella per cui uno dei due si sarebbe irresponsabilmente sporto dal portello aperto e sarebbe caduto in mare, seguito dall'altro che avrebbe perso l'equilibrio tentando di afferrarlo. Un'altra possibilità, quella che i due siano venuti alle mani e abbiano finito per cadere entrambi di sotto durante una rissa, pure è stata presa in considerazione, e si è parlato addirittura di un fantomatico triangolo amoroso in cui sarebbero stati coinvolti, ma queste ipotesi non sono mai state provate e suonano come semplici illazioni.
Resta il fatto che, nonostante la massiccia operazione di salvataggio lanciata subito dopo dal comando di Moffett Field, in mare, non si trovò la minima traccia dei due.
L'L-8, riparato, è rimasto in servizio per tutta la guerra, poi è stato restituito alla Goodyear, che lo ha usato fino al 1982. Veniva spesso impiegato per riprese televisive, specie di avvenimenti sportivi. La sua gondola è attualmente conservata in un museo dell'aria a Wingfoot Lake, in Ohio, ancora perfettamente funzionante.

La gondola dell'L-8 com'è oggi





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