martedì 22 agosto 2017

Il sogno americano in provincia e le sue due facce: i noir di John Miles

Dove i libri si vendono e diventano facilmente film o tv movies, il narrare storie diventa una professione a tempo pieno ed è facile che uno scrittore utilizzi diversi pseudonimi per distinguere, nella sua produzione, le opere rivolte a un segmento di mercato rispetto a un altro.
Jack M. Bickham è un classico esempio del genere. Si sa che ha usato almeno quattro firme (il suo vero nome, John Miles, Arthur Williams e Jeff Clinton) ma, essendo le sue opere non ancora censite completamente (finora ne sono note oltre 75), non si può escludere che ne abbia impiegati anche altri.
Bickham era uno scrittore dall'immaginazione fervidissima, ma non si limitava a scrivere. Nato a Columbus, Ohio, il 2 settembre 1930, si trasferì da giovanissimo in Oklahoma e, terminati brillantemente gli studi accademici, lavorò come docente presso le scuole di giornalismo e scrittura creativa dell'Università dell'Oklahoma, a Norman, dagli anni '60 agli anni '90. Dovette poi lasciare le attività dopo essersi ammalato di linfoma, malattia di cui morì il 25 luglio 1997, sempre a Norman.
Dalla sua attività didattica, ricavò alcuni testi di scrittura creativa, che sono ancora molto utilizzati, come Scene and structure (1993) e Writing the short story (1994): il secondo è stato anche tradotto in Italiano nel 2012 da Audino.



Jack Miles Bickham

Della sua opera narrativa, hanno goduto di una notevole fama i romanzi specificamente dedicati a un pubblico adolescenziale, due dei quali sono stati anche ridotti per lo schermo cinematografico dalla Disney: da The apple dumpling gang, del 1971, sono stati ricavati i due film della Banda delle frittelle di mele, del 1976 e 1979; da Baker's Hawk, del 1974, è stato ricavato il film omonimo, del 1976. 


Il romanzo Baker's Hawk è stato anche tradotto in Italiano, con il titolo Un'estate per crescere, da Selezione dal Reader's Digest, nel 1977. Sempre nei libri di Selezione, nel 1980, è uscito un altro romanzo per adolescenti di Bickham, Dinah, blow your horn (1979) con il titolo Un treno per il futuro, storia ambientata negli Usa del primo '900 in cui un ragazzo, figlio di un ferroviere, emerginato dai compagni perché il padre ha rifiutato di partecipare a una serie di scioperi, fa amicizia con un vecchio telegrafista che gli insegna il mestiere. Per questo romanzo, Bickham dichiarò di essersi ispirato alla storia vera di suo padre e di suo nonno, entrambi ferrovieri, e di aver sfruttato molte delle conoscenze acquisite allevando piccioni viaggiatori (era un appassionato animalista).



Esempi di raccolte di romanzi "condensati" di Selezione dal Libro, in cui sono usciti anche i due romanzi di Bickham

La natura più o meno edificante delle vicende che narrano questi libri e il marchio delle produzioni Disney sembrano intruppare definitivamente Bickham nella categoria degli scrittori commerciali che si rivolgono a un pubblico pigro e acritico, un pubblico che vuole sentirsi raccontare solo che vive nel migliore dei mondi possibili e che, anche quando sembra che le cose stiano andando male, tutto prima o poi si aggiusterà. E' la solita solfa del sogno americano, adattata ai lenti ritmi e alla scarse ambizioni della provincia.
Ma Bickham aveva anche un lato nascosto, che è di gran lunga il migliore dal punto di vista letterario. Firmandosi John Miles, pubblica alcuni noir ambientati nella stessa provincia americana che fa da scenario ai romanzi per ragazzi e ne svelano il volto nascosto. Dettaglio inquietante e rivelatore di un certo pessimismo dell'autore, è il fatto che le storie edificanti si svolgano sempre in un passato più o meno idealizzato (il Vecchio West, la Grande Depressione, ecc) mentre i noir siano tutti di ambientazione contemporanea.
In Italia, di questi suoi noir, ne sono arrivati due, entrambi ad opera del Giallo Mondadori durante la fantastica stagione degli anni '70. Il fatto che entrami i testi siano piuttosto brevi (120 e 170 pagine) fa però pensare che, com'era abitudine a quel tempo, abbiano subito qualche taglio in fase di traduzione.
The night hunters (1973) esce come Cacciatori nella notte il 16 febbraio 1975, con il numero 1359 della collana. E' ambientato nella zona dei monto Ozarks, in Oklahoma, tra la fine degki anni '60 e l'inizio degli anni '70. Comincia, con l'arrivo nella tranquilla cittadina di Noble, di un reduce della seconda guerra mondiale, Larry Concannon, che va a trovare un ex commilitone, Jerry Spandecker, originario di lì. Quando chiede in giro, tutti gli dicono che a Noble non c'è mai stato nessuno Spandecker. Concannon però ha un indirizzo e va a verificare di persona, con la conseguenza che ci lascia la pelle. Qualche anno più tardi, a Noble si presenta una donna, che si chiama Ruth Baxter e di professione fa la genealogista, e cerca anche lei notizie della famiglia Spandecker per ragioni di lavoro. Trova lo stesso impenetrabile muro di gomma ma stavolta c'è anche qualcuno disposto ad aiutarla, Doug Bennett, un reduce del Vietnam che tornato a casa si è messo a fare il bibliotecario. Un po' consultando i contatti trovati da Bennett e un po' andando a ficcanasare, la Baxter apprende abbastanza dettagli da farsi l'idea che a Spandecker sia successo qualcosa di grave, che tutti in città sappiano e che nessuno voglia parlare, per proteggere chissà chi. Ma, dato che la sua presenza in giro non è passata inosservata, anche gli abitanti di Noble si sono fatti la loro idea e hanno deciso di tapparle definitivamente la bocca, come fecero già con Concannon. Le autorità della contea interverranno solo dopo che la situazione è precipitata.


The silver bullett gang (1974) esce come Una rapina non tutta da ridere il 19 marzo 1978, numero 1520 della collana. Siamo sempre in provincia, nella piccola cittadina di Blairwood, e alcuni amici dalle esistenze banali (due impiegati, un maestro di ballo, un rappresentante di gioielli, un piccolo avvocato, uno scrittore in crisi) se la passano piuttosto male, sia perché oppressi dalla noia, sia perché le loro situazioni familiari appaiono vicine allo sfascio. Tutti sono convinti che una maggiore disponibilità economica sarebbe la panacea per risolvere ogni problema e, tra una chiacchiera e un'altra, cominciano a considerare, prima per gioco e poi seriamente, di rapinare la First Security Bank, principale istituto di credito cittadino. Il colpo non sembra particolarmente difficile e il maggiore impegno è quello di continuare la vita di tutti i giorni intanto che arriva il momento giusto. La rapina, in effetti, va piuttosto bene, nel senso che la refurtiva è consistente e non ci sono complicazioni, salvo il fatto che la banda lascia ogni sorta di tracce lungo il suo cammino e queste metteranno la polizia sulle tracce dei responsabili, anche se la loro posizione in società renderà le indagini molto difficili.
Se il primo romanzo è cupissimo e angoscioso, nel secondo prevale una componente ironica che sembra ricordare certe opere di Donald E. Westlake, anche se la vicenda non assume mai i contorni di una parodia e gli aspetti comici nascono più che altro dal contrasto tra le intenzioni criminali dei protagonisti e le loro debolezze tipicamente piccolo-borghesi. Molto significativa è la descrizione dell'ambiente sociale in cui si muovono, caratterizzato da gente come uomini d'affari il cui massimo divertimento è trattare i sottoposti come pezze da piedi e casalinghe che passano le giornate o guardando programmi trash in televisione o spettegolando tra loro.

Due delle tre edizioni americane del libro







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