venerdì 5 gennaio 2018

La scomparsa della Iron Mountain nel Mississippi

Una delle più celebri leggende di misteriose sparizioni, negli Usa, è quella relativa alla imponente nave fluviale multitrasporto “Iron Mountain”.
La "Iron Mountain" in un'immagine del tempo

Nella versione più classica, ripresa da autori come Frank Edwards (“Strangest of All”, 1956), Paul Begg (“Into thin air”, 1979), Louis L'Amour (“The haunted mesa”, 1987), Charles Berlitz (“World of strange phenomena”, 1988) e perfino il Reader's Digest (”Mystery unexplained”, 1982), nel giugno del 1872, la nave sarebbe partita da Vicksburg per risalire il Mississippi in direzione di Pittsburgh, con 55 persone a bordo e un carico di cotone e barili di melassa, trainando anche cinque chiatte. Lo stesso giorno, un'altra nave fluviale, la “Iroquois Chef”, avrebbe trovato le chiatte che galleggiavano a valle, senza nessuno a bordo, con i cavi di traino tagliati. L'equipaggio della “Iroquois Chef” avrebbe aspettato l'arrivo della “Iron Mountain” per il recupero delle chiatte, ma questa non si sarebbe mai presentata. E, da allora, non si sarebbe più vista, né se sarebbero avute più notizie del suo equipaggio e dei suoi passeggeri. Non sarebbe stato ritrovato neanche il minimo reperto.
Alcune delle versioni aggiungono pure che, nei dintorni dell'area, sulle rive del fiume, si potrebbero ascoltare delle voci provenienti dal Nulla che chiamano aiuto.
La “Iron Mountain” era una nave fluviale con molte parti in acciaio, piuttosto grande, lunga 181 m e larga 11. Tuttavia, il Mississippi, specie nella stagione delle inondazioni e in quel punto, è molto più grande. Attualmente, la distanza media tra le due rive è di circa 1200 m: ma, considerando che nel corso di oltre un secolo si sono accumulati diversi detriti su di esse, è verosimile che nel 1872 lo spazio potesse essere ancora più ampio, sufficiente, anche come profondità, per inghiottire una nave di quelle dimensioni.
Teoricamente, la “scomparsa” sarebbe stata possibile ma già i primi dubbi sorgono quando si va a considerare la reale situazione del tempo. Il corso del Mississippi era punteggiato di città, paesi, fattorie sulle rive e il fiume stesso funzionava come una specie di autostrada, attraversato in lungo e in largo da ogni sorta di natanti che spesso viaggiavano con orari regolari lungo tratte predefinite. E' decisamente improbabile che, in una realtà così affollata, una grossa imbarcazione potesse sparire nel Nulla.

Due immagini dell'area del porto fluviale di Vicksburg

La posizione di Vicksburg lungo il Mississippi

E, infatti, quando si vanno a verificare i documenti disponibili, ci si rende conto che la storia della sparizione è una pura invenzione, anche se prende spunto da un fatto reale, un naufragio.
Una nave fluviale di nome “Iron Mountain” naufragò, effettivamente, nella zona del Mississippi nei dintorni di Vicksburg, ma il 26 marzo 1882 e non nel giugno del 1872.
E' vero che il primo allarme fu dato da un'altra nave denominata “Iroquois Chef” che aveva recuperato le 5 chiatte vuote alla deriva sul fiume e le aveva trainate fino al primo porto disponibile, ma il resto no.
A dare la notizia per primi furono il “Vicksbug Daily Commercial” del 27 marzo e il “Daily Memphis Avalanche” del 28, senza però fornire molti dettagli.
Il giornale “The Weekly Louisianan”, nel numero del 1° aprile 1882, dava la notizia in termini particolarmente precisi:
“Alle ore 22,30 di sabato notte, 25 miglia a Nord di Vicksburg, il rimorchiatore 'Iron Mountain' urtò contro un ostacolo e affondò in tre minuti. Tutti i presenti furono salvati, tranne una cameriera di colore, la signora Ellen Auderman.”
L'incidente fu provocato innanzitutto dal maltempo e dalla scarsa visibilità, che nascose alla vista del pilota l'ostacolo (probabilmente un tronco d'albero), sicuramente almeno in parte sommerso. In alcune versioni, il nome dell'unica vittima è riportato come “Anderson”. Sembra che la poveretta restò intrappolata, non si sa come, sottocoperta. Il suo corpo fu rinvenuto il giorno dopo il disastro, in mezzo a dei rottami.
Ma, in realtà, i rottami ritrovati dalle squadre di ricerca, nei primi tempi, furono davvero pochi, e questo può aver dato origine a qualche leggenda, anche se le dimensioni del fiume rendevano il fatto insolito ma non impossibile.
Il relitto della “Iron Mountain”, sorprendentemente, ricomparve solo dopo tre mesi, e non nel fiume, bensì a terra, nell'area di una ex piantagione abbandonata, denominata “Omega Landing”, vicino Tallulah, Louisiana, diversi km a Sud del punto di affondamento. Nei giorni immediatamente precedenti al ritrovamento, il fiume in piena aveva rotto gli argini proprio in quella zona, allagandone ampie parti e trascinando con sé anche il relitto che in precedenza doveva trovarsi sul fondo.
La notizia del ritrovamento si può ancora leggere su un altro giornale, il “Public Ledger” di Memphis, il 24 giugno. A ritrovare il relitto fu l'equipaggio della nave “Gold Dust” che lo vide dal fiume circa 3 km a Sud di Stumpy Point, la località in cui si era rotto l'argine. Il relitto era asciutto e comprendeva tutte le parti metalliche, compresi i motori, mentre quelle in legno erano in gran parte consumate.
L'affondamento su sicuramente accidentale, non provocato in alcun modo dalla volontà di qualcuno. Sul “Merchants' Exchange” di St. Louis è riportato che nave e carico erano valutati 65.000 dollari ma assicurati per soli 20.000. La stessa fonte, con un errore molto singolare, indica Omega Landing (il luogo del ritrovamento del relitto: che, come detto, è molto distante) come luogo dell'affondamento. L'annotazione è datata 25 marzo 1882, ossia il giorno prima del disastro: ma evidentemente è stata riportata solo dopo il ritrovamento di giugno, come dimostra anche la confusione tra il 25 e il 26 marzo.
Un annuncio pubblicitario apparso su un quotidiano del tempo riguardo i viaggi della "Iron Mountain" 

Altri relitti furono ritrovati entro la fine dello stesso mese, anche se di molte parti lignee non restava più niente.
I creatori di leggende si sono scatenati dopo, approfittando della facile credulità popolare. Eppure la storia vera sembra molto più originale e interessante della loro.






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