giovedì 17 ottobre 2019

Una originale idea di horror: da "Benighted" di J.B. Priestley a "The Old Dark House" di James Whale


Era una notte buia e tempestosa. Sembra uno scherzo, ma l'inizio si può sintetizzare così. Siamo alla metà degli anni '20, in qualche posto sperduto nel Galles, e l'architetto londinese Philip Waverton sta tornando a casa, dopo aver trascorso qualche giorno ospite presso degli amici. In auto con lui ci sono la petulante moglie Margaret e il taciturno Roger Penderel, un conoscente che Philip apprezza anche se non è simpatico a Margaret.
La pioggia battente rende la strada di campagna impercorribile, la carta stradale non è di nessun aiuto, la benzina comincia a scarseggiare: percià, appena appare all'orizzonte una casa, una vecchia grande casa circondata da un non meno notevole giardino, i tre decidono di fermarsi e di chiedere ospitalità lì.
Ad aprire loro la porta è il padrone di casa, il Horace Femm, che vive insieme a sua sorella Rebecca, al padre centenario Sir Roderick e al bizzarro maggirodomo muto Morgan. Sir Roderick è confinato a letto, Horace e Rebecca sono terrorizzati da Morgan, che è alcolizzato e violento. Ciò non impedisce loro di cenare con gli ospiti.
Subito dopo, gli occupanti di un'altra auto di passaggio chiedono ospitalità. Si tratta dell'eterogenea coppia costituita dal maturo Sir William Portehouse e dalla giovane ballerina Gladys Perkins, in arte DuCane. I padroni di casa bevono alcolici e fumano insieme agli ospiti, che intanto fraternizzano, parlando con loro, finché si lasciano andare a una terribile confidenza: in una stanza della casa è tenuto prigioniero il loro fratello maggiore, Saul, pazzo e piromane.
La presenza degli ospiti ha disturbato Morgan, che ha liberato Saul. Gli uomini provano a tendergli una trappola per catturarlo e rinchiuderlo di nuovo. Purtroppo, però, qualcosa va storto e Saul, insieme a Penderel, precipita da un pianerottolo. I due muoiono entrambi.
Il mattino dopo, cessata la tempesta, Philip e Sir William escono a chiamare le autorità.
Questa è, in sintesi, la trama di Benighted, il secondo romanzo firmato dal poliedrico autore inglese John Boyton Priestley (1894-1984), uscito per la prima volta nel 1927, più volte ristampato e tradotto, anche in Italiano, con il titolo La casa nella tempesta, sebbene le due edizioni italiane risalgano agli anni '50.
La prima edizione di Benighted






Altre edizioni successive

La traduzione tedesca


Le due edizioni italiane

John Boynton Priestley

Benighted non nasce come opera horror ma come opera che affronta il tema della crisi personale dei sopravvissuti alla Grande Guerra, tema che si presenta in tutte le conversazioni tra i personaggi, nonché delle incertezze che sentono pesare sul loro futuro in una fase storica molto delicata. Non mancano interessanti approfondimenti psicologici, sia sulla crisi coniugale tra Philip e Margaret, sia sulla storia che comincia a nascere, prima di essere stroncata dal destino, tra Penderel e Gladys, due giovani che sembrano perseguitati dalla sfortuna (in particolare lui, che è sopravvissuto ai massacri delle trincee ma, tornando a casa, ha trovato che la fidanzata era morta nel frattempo) eppure capaci di adattarsi con umile coraggio a tutte le circostanze sfavorevoli.
La suspense che domina tutta la vicenda sembra prestarsi sicuramente a una buona trasposizione cinematografica di questa, e infatti ne arriva puntualmente una nel 1932, firmata da James Whale (1889-1957), uno dei primi maestri dell'horror cinematografico, già autore del primo Frankenstein e successivamente regista del primo L'uomo invisibile.
James Whale
Locandina del suo film

Copertina del dvd italiano

Il film di Whale, The old dark house (nella versione italiana, Il castello maledetto), in apparenza, è insolitamente fedele alla trama, tranne che per alcuni dettagli, comprensibili se si pensa al gusto del pubblico del tempo. Nel film, Saul compare molto prima e partecipa anche alla cena con gli ospiti, poi viene sorpreso mentre cerca di dare fuoco alla casa e ha una colluttazione con Penderel, insieme al quale cade da un pianerottolo: ma stavolta solo Saul resta ucciso, e Penderel è solo ferito, tant'è che alla conclusione del film potrà andarsene con Gladys che lo ha soccorso e assistito.











Alcune scene del film

Tuttavia, sceneggiatura e regia non appesantiscono la trama con effetti da Grand Guignol e anzi, lasciano ai personaggi abbastanza spazio da avere tutti un po' di spessore. Ne consegue un film che, mentre si presenta come un horror classico, assomiglia parecchio anche alle commedie brillanti del periodo.
Una soluzione estremamente originale (ma anche un po' bizzarra) consiste nel far interpretare il vecchio Sir Roderick a un'anziana attrice, Elsphet Dudgeon, accreditata come “John Dungeon”.
Boris Karloff (1887-1969) è Morgan

Raymond Massey (1896-1983) è Philip Waverton

Melvyn Douglas (1901-81) è Roger Penderel

Gloria Stuart (1910-2010) è Margaret Waverton

Lilian Bond (1908-91) è Gladys Perkins

Ernest Thesiger (1879-1961) è Horace Femm

Eva Moore (1878.1955) è Rebecca Femm 

Brember Wills (1883-1948) è Saul Femm

Elsphet Dudgeon (1871-1955) è Sir Roderick Femm

Charles Laughton (1899-1962) è Sir William Porterhouse

Il film ottenne, ai tempi, un notevole riscontro sia di pubblico sia di critica ma, entro qualche anno, fu dimenticato. Nel 1963 ne fu realizzato un remake di grande successo, diretto da un altro specialista del genere, William Castle. 

Locandine del film di William Castle, originale e versione italiana
L'originale sembrava invece definitivamente perduto, ma il regista Curtis Harrington (1926-2007), allievo e grande ammiratore di Whale, riuscì a scovarne una copia, sebbene piuttosto malridotta, negli archivi della Universal che ne era stata la casa produttrice. Harrington convinse la Eastman a restaurare il film ricavando da quella pellicola un nuovo negativo, dal quale sono state ottenute le nuove copie attualmente in commercio.
Curtis Harrington

Anche il giudizio del pubblico e della critica moderni sono molto favorevoli. Un sondaggio del 2010 tra autori, attori e tecnici specialisti in film horror sui capolavori del genere, lo ha visto piazzarsi tra i migliori 100, al 71° posto.

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