Non sono rari, negli annali di Storia
criminale, i casi di donne uccise solo per essersi trovate al fianco
di un concorrente da eliminare, specie nei conflitti tra associazioni
mafiose per il controllo del territorio.
Alcuni di questi delitti sono rimasti
sempre irrisolti, come quello di Christina Lorenzo, una diciottenne
italo-americana di Cleveland, che l'8 luglio 1930 sposò Tony
Colletti, uno scagnozzo del clan Lonardo, che a quel tempo contendeva
il monopolio del contrabbando di liquori a un altro clan, quello dei
Porello; e il 1° agosto successivo fu trovata morta in mezzo a una
strada, uccisa da 5 colpi di pistola. Inizialmente, fu il marito ad
ammettere di averla uccisa, per gelosia. Tuttavia, durante
l'inchiesta, ritrattò e raccontò di essere stato costretto a
confessare dai poliziotti, a forza di botte. Il suo avvocato chiese
di spostarlo in un altro carcere ma, prima che questo potesse essere
disposto, Tony Colletti si impiccò (almeno secondo la versione
ufficiale) nella sua cella. Secondo il suo avvocato, Tony gli aveva
confidato che la moglie era stata uccisa da un sicario dei Lonardo
dopo essersi trovata casualmente ad assistere all'omicidio di James
Porello, fratello del boss Joe.
Il più celebre caso di questo tipo,
almeno negli Usa, è quello che vede come protagonista la pin-up
Janice Drake.
Nata in New Jersey come Janice Hansen
nel 1927, la Drake era stata eletta Miss New Jersey nel 1945 e in
tale veste partecipò anche a Miss America. Dopo essere stata
scritturata come ballerina in qualche spettacolo per l'Esercito e nei
club del Quartiere Latino di New York, sposò un comico emergente,
Allan Drake, dal quale ebbe nel 1946 il figlio Michael.
Janice Hansen prima di diventare Miss New Jersey
Janice Drake (1927-59) in una foto glamour
Un cartellone pubblicitario con l'immagine di Janice Drake
Allan Drake (1921-86) negli anni '60
Sia lei, sia il marito, finirono presto
per cominciare a frequentare personaggi della malavita. Appare
accertato, per diretta ammissione dell'interessato, che la carriera
di cabarettista di Allan Drake decollò rapidamente anche per il
sostegno del boss Anthony Carfano, detto Little Augie Pisano, uomo di
fiducia prima di Vito Genovese e poi di Lucky Luciano, nonché loro
plenipotenziario (“capodecina” nel gergo malavitoso del tempo) a
New York.
Anthony Carfano (1898-1959) da giovane
Anthony Carfano poco prima di essere ucciso
Il boss Vito Genovese (1897-1969)
Carfano era un abile affarista e si
rivelò capace di gestire molte attività non solo a New York ma
anche in Florida. Tuttavia, come si vedrà più avanti, non sarebbe
stato capace di destreggiarsi in mezzo alle lotte interne al clan per
il predominio di una fazione su un'altra.
Intanto, Janice Drake si fece presto la
reputazione di una donna fatale, fin troppo. Approfittando della
disinvoltura con cui il marito passava da un'avventura all'altra
lasciando a lei la stessa libertà, ebbe una relazione con un piccolo
industriale dell'abbigliamento, Nat Nelson, cui piacevano la bella
vita e le belle donne. Janice e Nelson cenarono insieme il 9 febbraio
1952: il cadavere di Nelson, crivellato da colpi d'arma da fuoco, fu
rinvenuto nel pomeriggio successivo. Janice, interrogata al riguardo
dalla polizia, non seppe dire nulla di utile alle indagini e il caso
restò irrisolto.
Janice Drake dopo aver testimoniato nelle indagini sull'omicidio Nelson
Il 25 ottobre 1957, Janice accompagnò
Anthony Carfano (che lei chiamava “zio Gus”) a una cena con il
boss Albert Anastasia. Questo era un soggetto quanto mai pericoloso,
chiamato dalla stampa “il Lord Gran Carnefice della Mala” per il
numero di esecuzioni che aveva ordinato o compiuto personalmente, ma
in quel periodo non se la passava molto bene. Era infatti legato a
Frank Costello, una delle figure emergenti della mafia newyorkese, e
questo stava entrando in conflitto con la più potente famiglia
mafiosa del tempo, la Gambino-Genovese. Non a caso, la mattina del 26
ottobre, mentre si stava facendo radere dal barbiere del Park
Sheraton Hotel, fu ucciso da un killer a colpi d'arma da fuoco. Anche
stavolta, Janice fu interrogata nell'ambito delle indagini e anche
stavolta non seppe dire nulla.
Albert Anastasia (1902-57)
La scena del crimine nell'uccisione di Albert Anastasia
A questo punto, si cominciò a parlare
della “bionda menagramo” in compagnia della quale la cena
rischiava seriamente di diventare l'ultima cena. Ma Anthony Carfano
non era tipo da dare troppo peso alle superstizioni e continuava a
portarsela dietro. Allo stesso tempo, piuttosto imprudentemente, finì
per avvicinarsi anche lui a Frank Costello (che, dopo essere stato
ferito alla testa in un attentato, decise prudentemente di ritirarsi
dagli affari e ne cedette il controllo ai Gambino-Genovese) e si
attirò addosso, così, l'ira dei suoi ex capi.
Frank Costello (1891-1973)
La sera del 29 settembre 1959, Janice
Drake e Anthony Carfano si incontrarono a un bar e decisero di cenare
insieme in un locale dove incontrarono alcuni conoscenti. Durante il
pasto, Carfano ricevette una telefonata sulla linea del ristorante e,
dopo aver risposto, tornò al tavolo piuttosto agitato, dicendo di
avere un appuntamento urgente nel Queens. Janice gli chiese se poteva
accompagnarla a casa e lui rispose di sì. Alle 21,45 i due si
allontanarono dal ristorante sulla Cadillac nera di Carfano.
Mezz'ora dopo, la polizia di New York
ricevette una telefonata proveniente da Jamaica, nel Queens, dove un
testimone aveva visto due persone sospette scappare via su una
Cadillac nera, anche se in un primo momento non si parlò di
sparatorie. Le auto della polizia inviate sul posto, trovarono, nei
pressi dell'aeroporto La Guardia, l'auto di Carfano sbandata
sull'orlo del marciapiede. Dentro, c'erano Carfano e Janice Drake,
seduti sui sedili anteriori ed entrambi uccisi con almeno 3 colpi
d'arma da fuoco alla testa. Dall'inclinazione dei proiettili, che
apparivano esplosi da molto vicino, si concluse che fossero stati
colpiti da qualcuno che era seduto sui sedili posteriori.
La scena del crimine dopo l'uccisione di Anthony Carfano e Janice Drake
In un primo tempo, si pensò che Janice
fosse stata uccisa solo in quanto scomoda testimone dell'assassinio
di Carfano. Più tardi, nel chiudere le indagini sul caso (che non
hanno mai portato a nessuna incriminazione per mancanza di prove), il
procuratore distrettuale del Queens, Frank D. Connor, teorizzò che
la donna avesse avuto un ruolo molto attivo nell'organizzazione
mafiosa, come corriere di narcotici e denaro sporco.
Allan Drake (con gli occhiali da sole) alla stazione di polizia dopo aver ricevuto la notizia della morte della moglie
I genitori e i fratelli di Janice Drake dopo aver ricevuto la notizia del delitto
Frank D. Connor (1909-92) con la moglie, nel 1966. Oltre che avvocato e magistrato, è stato anche un politico democratico
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