giovedì 3 novembre 2016

Nel posto sbagliato al momento sbagliato, o forse no: la storia di Janice Drake

Non sono rari, negli annali di Storia criminale, i casi di donne uccise solo per essersi trovate al fianco di un concorrente da eliminare, specie nei conflitti tra associazioni mafiose per il controllo del territorio.
Alcuni di questi delitti sono rimasti sempre irrisolti, come quello di Christina Lorenzo, una diciottenne italo-americana di Cleveland, che l'8 luglio 1930 sposò Tony Colletti, uno scagnozzo del clan Lonardo, che a quel tempo contendeva il monopolio del contrabbando di liquori a un altro clan, quello dei Porello; e il 1° agosto successivo fu trovata morta in mezzo a una strada, uccisa da 5 colpi di pistola. Inizialmente, fu il marito ad ammettere di averla uccisa, per gelosia. Tuttavia, durante l'inchiesta, ritrattò e raccontò di essere stato costretto a confessare dai poliziotti, a forza di botte. Il suo avvocato chiese di spostarlo in un altro carcere ma, prima che questo potesse essere disposto, Tony Colletti si impiccò (almeno secondo la versione ufficiale) nella sua cella. Secondo il suo avvocato, Tony gli aveva confidato che la moglie era stata uccisa da un sicario dei Lonardo dopo essersi trovata casualmente ad assistere all'omicidio di James Porello, fratello del boss Joe.
Il più celebre caso di questo tipo, almeno negli Usa, è quello che vede come protagonista la pin-up Janice Drake.
Nata in New Jersey come Janice Hansen nel 1927, la Drake era stata eletta Miss New Jersey nel 1945 e in tale veste partecipò anche a Miss America. Dopo essere stata scritturata come ballerina in qualche spettacolo per l'Esercito e nei club del Quartiere Latino di New York, sposò un comico emergente, Allan Drake, dal quale ebbe nel 1946 il figlio Michael.
Janice Hansen prima di diventare Miss New Jersey

Janice Drake (1927-59) in una foto glamour

Un cartellone pubblicitario con l'immagine di Janice Drake

Allan Drake (1921-86) negli anni '60

Sia lei, sia il marito, finirono presto per cominciare a frequentare personaggi della malavita. Appare accertato, per diretta ammissione dell'interessato, che la carriera di cabarettista di Allan Drake decollò rapidamente anche per il sostegno del boss Anthony Carfano, detto Little Augie Pisano, uomo di fiducia prima di Vito Genovese e poi di Lucky Luciano, nonché loro plenipotenziario (“capodecina” nel gergo malavitoso del tempo) a New York.
Anthony Carfano (1898-1959) da giovane

Anthony Carfano poco prima di essere ucciso

Il boss Vito Genovese (1897-1969)

Carfano era un abile affarista e si rivelò capace di gestire molte attività non solo a New York ma anche in Florida. Tuttavia, come si vedrà più avanti, non sarebbe stato capace di destreggiarsi in mezzo alle lotte interne al clan per il predominio di una fazione su un'altra.
Intanto, Janice Drake si fece presto la reputazione di una donna fatale, fin troppo. Approfittando della disinvoltura con cui il marito passava da un'avventura all'altra lasciando a lei la stessa libertà, ebbe una relazione con un piccolo industriale dell'abbigliamento, Nat Nelson, cui piacevano la bella vita e le belle donne. Janice e Nelson cenarono insieme il 9 febbraio 1952: il cadavere di Nelson, crivellato da colpi d'arma da fuoco, fu rinvenuto nel pomeriggio successivo. Janice, interrogata al riguardo dalla polizia, non seppe dire nulla di utile alle indagini e il caso restò irrisolto.
Janice Drake dopo aver testimoniato nelle indagini sull'omicidio Nelson

Il 25 ottobre 1957, Janice accompagnò Anthony Carfano (che lei chiamava “zio Gus”) a una cena con il boss Albert Anastasia. Questo era un soggetto quanto mai pericoloso, chiamato dalla stampa “il Lord Gran Carnefice della Mala” per il numero di esecuzioni che aveva ordinato o compiuto personalmente, ma in quel periodo non se la passava molto bene. Era infatti legato a Frank Costello, una delle figure emergenti della mafia newyorkese, e questo stava entrando in conflitto con la più potente famiglia mafiosa del tempo, la Gambino-Genovese. Non a caso, la mattina del 26 ottobre, mentre si stava facendo radere dal barbiere del Park Sheraton Hotel, fu ucciso da un killer a colpi d'arma da fuoco. Anche stavolta, Janice fu interrogata nell'ambito delle indagini e anche stavolta non seppe dire nulla.
Albert Anastasia (1902-57)

La scena del crimine nell'uccisione di Albert Anastasia

A questo punto, si cominciò a parlare della “bionda menagramo” in compagnia della quale la cena rischiava seriamente di diventare l'ultima cena. Ma Anthony Carfano non era tipo da dare troppo peso alle superstizioni e continuava a portarsela dietro. Allo stesso tempo, piuttosto imprudentemente, finì per avvicinarsi anche lui a Frank Costello (che, dopo essere stato ferito alla testa in un attentato, decise prudentemente di ritirarsi dagli affari e ne cedette il controllo ai Gambino-Genovese) e si attirò addosso, così, l'ira dei suoi ex capi.
Frank Costello (1891-1973)

La sera del 29 settembre 1959, Janice Drake e Anthony Carfano si incontrarono a un bar e decisero di cenare insieme in un locale dove incontrarono alcuni conoscenti. Durante il pasto, Carfano ricevette una telefonata sulla linea del ristorante e, dopo aver risposto, tornò al tavolo piuttosto agitato, dicendo di avere un appuntamento urgente nel Queens. Janice gli chiese se poteva accompagnarla a casa e lui rispose di sì. Alle 21,45 i due si allontanarono dal ristorante sulla Cadillac nera di Carfano.
Mezz'ora dopo, la polizia di New York ricevette una telefonata proveniente da Jamaica, nel Queens, dove un testimone aveva visto due persone sospette scappare via su una Cadillac nera, anche se in un primo momento non si parlò di sparatorie. Le auto della polizia inviate sul posto, trovarono, nei pressi dell'aeroporto La Guardia, l'auto di Carfano sbandata sull'orlo del marciapiede. Dentro, c'erano Carfano e Janice Drake, seduti sui sedili anteriori ed entrambi uccisi con almeno 3 colpi d'arma da fuoco alla testa. Dall'inclinazione dei proiettili, che apparivano esplosi da molto vicino, si concluse che fossero stati colpiti da qualcuno che era seduto sui sedili posteriori.


La scena del crimine dopo l'uccisione di Anthony Carfano e Janice Drake

In un primo tempo, si pensò che Janice fosse stata uccisa solo in quanto scomoda testimone dell'assassinio di Carfano. Più tardi, nel chiudere le indagini sul caso (che non hanno mai portato a nessuna incriminazione per mancanza di prove), il procuratore distrettuale del Queens, Frank D. Connor, teorizzò che la donna avesse avuto un ruolo molto attivo nell'organizzazione mafiosa, come corriere di narcotici e denaro sporco.   
Allan Drake (con gli occhiali da sole) alla stazione di polizia dopo aver ricevuto la notizia della morte della moglie

I genitori e i fratelli di Janice Drake dopo aver ricevuto la notizia del delitto

Frank D. Connor (1909-92) con la moglie, nel 1966. Oltre che avvocato e magistrato, è stato anche un politico democratico

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