domenica 22 gennaio 2017

Domini Wiles tra pulps truculenti e mystery medievali

Il modello del mystery ambientato nel periodo medievale, portato al successo planetario da Il nome della rosa di Umberto Eco nel 1980, non è stato inventato dal semiologo italiano, ma esisteva già da qualche tempo e otteneva un notevole successo critico e di pubblico, specialmente nel Regno Unito.
Il primo romanzo della serie di Brother Cadfael di Ellis Peters, è infatti datato 1977. In precedenza c'erano state diverse occasionali escursioni di autori più o meno noti in quel tipo di cornice, con risultati generalmente decorosi. Con Brother Cadfael, comincia invece una serie che si protrarrà per 17 anni, 20 romanzi e un'antologia di 3 racconti, tradotta più o meno in tutte le lingue e venduta in milioni di copie, il cui successo è ben lungi dal dirsi esaurito, come attestano l'uscita di antologie concepite in suo onore, come Past poisons o Chronicles of crime (una scelta tradotta in Italiano di questi racconti si può leggere in L'arte del delitto, pubblicato da Fanucci) e la continua riproposizione in tv dell'ottima serie di telefilm tratti da questo ciclo, interpretati da Derek Jacobi.
Edith Pargeter (1913-95), scrittrice di mistery con lo pseudonimo di Ellis Peters

Una edizione originale di un romanzo con Brother Cadfael

Inizialmente, 3 romanzi con Brother Cadfael furono proposti dal Giallo Mondadori tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80

L'intera serie è stata pubblicata da Longanesi e nei tascabili della Tea



Alcune antologie in onore della Peters e la loro traduzione in Italiano

Derek Jacobi nei panni di Brother Cadfael nella serie TV

Tra gli autori che, nel tempo, sono stati sedotti dal fascino del mystery medievale, un posto di rilievo spetta a Domini Highsmith, una stranissima figura di scrittrice che, a metà degli anni '90, pubblicò una serie di 3 romanzi aventi per protagonista un altro frate detective, Father Simeon, attivo a Beverley, Yorkshire, tra il 1180 e il 1191. E' interessante notare come la figura del protagonista sia stata ispirata all'autrice da un uomo realmente vissuto in quel periodo e dalle iscrizioni che si leggono sulla sua tomba a Beverley Minster. Father Simeon, come Brother Cadfael, ha una origine cavalleresca ma, a differenza dell'altro, non è anziano ma giovane. Questo aprirà interessanti e clamorosi sviluppi alle sue storie, anche se non possiamo avere idea di dove possano portare, perché il ciclo, come detto, si interrompe bruscamente al terzo romanzo.


Copertine dei tre romanzi di Domini Highsmith con Father Simeon 

Domini Highsmith era nata proprio a Beverley, Yorkshire, dove avrebbe trascorso tutta la sua vita, nel 1942, da una famiglia di origine ebrea. Negli ultimi anni di vita, pubblicò 2 romanzi autobiografici in cui raccontò la sua difficile giovinezza, segnata da continui maltrattamenti. Visse collaborando con la radio e poi con la televisione, dopo essersi fatta conoscere inizialmente come autrice di poesie nel dialetto dello Yorkshire. Tra gli anni '70 e gli anni '80 scrisse alcuni romanzi noir incredibilmente violenti, firmati Domini Wiles, che ottennero un notevole successo soprattutto in Francia, pubblicati da Gallimard. Morì in solitudine nel 2003. In patria, è poco più che dimenticata, salvo che per i romanzi con Father Simeon.
Un'immagine giovanile di Domini Highsmith (1942-2003)



Alcune immagini di Beverley, Yorkshire

Il Beverley Minster, dove è sepolto il personaggio che ispirò Father Simeon

In Italia, ha avuto la sorte di essere pubblicata in una collana effimera ma molto coraggiosa e originale, varata da Mondadori all'inizio del 1981 e chiusa dopo 15 numeri mensili l'anno seguente, il Giallo d'azione Mondadori. In questa collana, accanto a classici di Hammett e Chandler che non venivano riproposti da molto tempo e ad autori di notevole fama in quel periodo (Lawrence Block, Richard Stark, Basil Copper, Joe Gores, Jeff Sutton), uscirono romanzi distantissimi dal gusto del pubblico medio, come quelli firmati dallo svizzero Daniel Odier con lo pseudonimo Delacorta o l'incredibile Duffy, il doppio di Dan Kavanagh, un noir il cui protagonista è bisessuale e non fa nulla per nasconderlo. Infine, un romanzo italiano, I nostri padri hanno mangiato la frutta acerba, firmato Giacomo Eliot, dietro il quale si nasconde il futurologo Roberto Vacca.


Copertine di alcuni romanzi usciti nel Giallo d'azione Mondadori


Duffy, il doppio e la sua edizione origibale

Ma il miglior testo della collana è quello uscito con il numero 2 nel febbraio 1981, Chi ha tradito?, in originale The betrayer, proprio quello firmato Domini Wiles (uscito originariamente nel 1979 e tradoto l'anno seguente in Francese con il titolo Les pas beaux).
Nel mondo anglofono, questo libro sembra sparito, al punto che, girando per il web, non si trova nemmeno un'immagine della sua sovracoperta illustrata in qualche edizione inglese o americana. Ed è un peccato, perché questa storia ambientata in un ricco paesotto della provincia americana (dove l'autrice non era mai stata, similmente a James Hadley Chase) sembra perfetta per ispirare un film alla Quentin Tarantino, ha perfino tutti i tempi e i dialoghi giusti per essere trasposta su pellicola.


Chi ha tradito? e le sue edizioni inglese e francese

Tutto nasce dal colpo che un delinquente elegante e ambizioso, Wilder, decide di mettere a segno nella gioielleria gestita da Lancing e Warwick, la cui cassaforte è piena di diamanti. Per fare questo, ingaggia il fedele collaboratore Kevin Rey e un altro bandito, che però si fa arrestare per un altro reato il giorno prima del colpo, costringendo i due a sostituirlo con un certo Joe Craven, un ragazzo ottuso e violento che si rivelerà un pessimo acquisto.
Il piano sembra inizialmente perfetto, ma le cose cominciano ad andare storte da subito. I tre riescono a entrare nella gioielleria fingendosi poliziotti e sorprendendo Lancing con la sua amante, la giovane Shirley, ma la cassaforte non può essere aperta senza la seconda chiave, che è in mano all'altro socio, Warwick, in quel momento assente. I banditi prendono Lancing e Shirley in ostaggio e si trasferiscono a casa di Lancing, una villa in posizione isolata e tranquilla, dove sorprendono la moglie di Lancing, Catherine, ancora mezzo addormentata.
Lancing, sotto la minaccia delle armi, chiama Warwick dicendogli che c'è un problema grosso e che per risolverlo occorre aprire la cassaforte. Warwick ci mette parecchio ad arrivare e intanto la situazione degenera. Eccitati dopo aver consumato un bel po' di alcolici della riserva di Lancing e dalla disponibilità delle due donne, i tre banditi le stuprano a turno, anche se Wilder e Rey fanno fatica a contenere gli istinti sadici e brutali di Craven, che è sempre più fuori controllo.
Quando arriva Warwick, anche lui viene preso in ostaggio e, insieme a Lancing, è costretto ad accompagnare i banditi alla gioielleria, mentre le due donne restano legate e chiuse in casa. Alla gioielleria, la situazione precipita. Nella foga di portarsi via fuori i diamanti con il minimo intoppo possibile, Craven chiude Warwick nel caveau, in pratica seppellendolo vivo, perché l'uomo ha ancora con sé una delle due chiavi che servono per l'apertura dall'esterno, mentre l'altra è rimasta fuori.
Presi dal panico, i tre banditi riportano gli ostaggi a casa, accusandosi a vicenda. Già da prima, si fidavano pochissimo l'uno dell'altro e adesso scoppia una guerra di tutti contro tutti, con gli ostaggi in mezzo. Mentre Wilder e Rey litigano, Craven uccide Shirley nel corso di un ulteriore stupro particolarmente violento e, a quel punto, i compagni decidono finalmente di eliminarlo. Poi però Wilder ammazza anche Rey.
Lansing è perplesso riguardo al fatto che Wilder era al corrente di dettagli del negozio chenon erano noti a nessuno salvo Warwick e Lansing stesso, Wilder ha scoperto che Lansing non è un onesto commerciante come voleva far credere, ma un ricettatore la cui attività legale copriva il traffico di diamanti di contrabbando. Lancing tenta di fare un accordo per salvare se stesso e la moglie, offrendo al bandito il contenuto dei suoi conti in Svizzera, ma Wilder rifiuta, affermando che tanto, in ogni caso, si prenderà tutto lo stesso. E, a questo punto, rivela chi è stata la sua talpa: Catherine, esasperata dai continui tradimenti del marito, si è cercata un amante anche lei e, sfortunatamente, si è imbattuta proprio in Wilder, e da qui è nata l'dea del colpo perfetto.
Ma, proprio in quel momento, marito e moglie approfittano di un suo attimo di distrazione per saltargli addosso e disarmarlo. Nel conflitto a fuoco che segue, Lancing uccide Wilder ma, subito dopo, viene ucciso a sua volta da Catherine. La donna poi si farà trovare riversa sul corpo del marito, seminuda e coperta di sangue, apparentemente sconvolta e in stato confusionale, dai poliziotti, dopo aver chiesto aiuto per telefono.
Dei 5 noir firmati Domini Wiles, in Francia, oltre a questo, ne sono stati tradotti altri due: Death flight, del 1977, tradotto come La mort a des ailes nel 1978 e incentrato su un dirottamento aereo; e Skin deep, del 1978, tradotto come T'es plus mon frère nel 1979, che tratta del conflitto razziale tra una maggioranza bianca e una minoranza nera.



Domini Highsmit ha firmato anche libri non thriller e un altro thriller con lo pseudonimo di Amy Van Hassen (Menace, del 1981) ma questo romanzo non è stato mai tradotto.





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