Il modello del mystery ambientato nel
periodo medievale, portato al successo planetario da Il nome della
rosa di Umberto Eco nel 1980, non è stato inventato dal semiologo
italiano, ma esisteva già da qualche tempo e otteneva un notevole
successo critico e di pubblico, specialmente nel Regno Unito.
Il primo romanzo della serie di Brother
Cadfael di Ellis Peters, è infatti datato 1977. In precedenza
c'erano state diverse occasionali escursioni di autori più o meno
noti in quel tipo di cornice, con risultati generalmente decorosi.
Con Brother Cadfael, comincia invece una serie che si protrarrà per
17 anni, 20 romanzi e un'antologia di 3 racconti, tradotta più o
meno in tutte le lingue e venduta in milioni di copie, il cui
successo è ben lungi dal dirsi esaurito, come attestano l'uscita di
antologie concepite in suo onore, come Past poisons o Chronicles of
crime (una scelta tradotta in Italiano di questi racconti si può
leggere in L'arte del delitto, pubblicato da Fanucci) e la continua
riproposizione in tv dell'ottima serie di telefilm tratti da questo
ciclo, interpretati da Derek Jacobi.
Edith Pargeter (1913-95), scrittrice di mistery con lo pseudonimo di Ellis Peters
Una edizione originale di un romanzo con Brother Cadfael
Inizialmente, 3 romanzi con Brother Cadfael furono proposti dal Giallo Mondadori tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80
L'intera serie è stata pubblicata da Longanesi e nei tascabili della Tea
Alcune antologie in onore della Peters e la loro traduzione in Italiano
Derek Jacobi nei panni di Brother Cadfael nella serie TV
Tra gli autori che, nel tempo, sono
stati sedotti dal fascino del mystery medievale, un posto di rilievo
spetta a Domini Highsmith, una stranissima figura di scrittrice che,
a metà degli anni '90, pubblicò una serie di 3 romanzi aventi per
protagonista un altro frate detective, Father Simeon, attivo a
Beverley, Yorkshire, tra il 1180 e il 1191. E' interessante notare
come la figura del protagonista sia stata ispirata all'autrice da un
uomo realmente vissuto in quel periodo e dalle iscrizioni che si
leggono sulla sua tomba a Beverley Minster. Father Simeon, come
Brother Cadfael, ha una origine cavalleresca ma, a differenza
dell'altro, non è anziano ma giovane. Questo aprirà interessanti e
clamorosi sviluppi alle sue storie, anche se non possiamo avere idea
di dove possano portare, perché il ciclo, come detto, si interrompe
bruscamente al terzo romanzo.
Copertine dei tre romanzi di Domini Highsmith con Father Simeon
Domini Highsmith era nata proprio a
Beverley, Yorkshire, dove avrebbe trascorso tutta la sua vita, nel
1942, da una famiglia di origine ebrea. Negli ultimi anni di vita,
pubblicò 2 romanzi autobiografici in cui raccontò la sua difficile
giovinezza, segnata da continui maltrattamenti. Visse collaborando
con la radio e poi con la televisione, dopo essersi fatta conoscere
inizialmente come autrice di poesie nel dialetto dello Yorkshire. Tra
gli anni '70 e gli anni '80 scrisse alcuni romanzi noir
incredibilmente violenti, firmati Domini Wiles, che ottennero un
notevole successo soprattutto in Francia, pubblicati da Gallimard.
Morì in solitudine nel 2003. In patria, è poco più che
dimenticata, salvo che per i romanzi con Father Simeon.
Un'immagine giovanile di Domini Highsmith (1942-2003)
Alcune immagini di Beverley, Yorkshire
Il Beverley Minster, dove è sepolto il personaggio che ispirò Father Simeon
In Italia, ha avuto la sorte di essere
pubblicata in una collana effimera ma molto coraggiosa e originale,
varata da Mondadori all'inizio del 1981 e chiusa dopo 15 numeri
mensili l'anno seguente, il Giallo d'azione Mondadori. In questa
collana, accanto a classici di Hammett e Chandler che non venivano
riproposti da molto tempo e ad autori di notevole fama in quel
periodo (Lawrence Block, Richard Stark, Basil Copper, Joe Gores, Jeff Sutton), uscirono
romanzi distantissimi dal gusto del pubblico medio, come quelli
firmati dallo svizzero Daniel Odier con lo pseudonimo Delacorta o
l'incredibile Duffy, il doppio di Dan Kavanagh, un noir il cui
protagonista è bisessuale e non fa nulla per nasconderlo. Infine, un
romanzo italiano, I nostri padri hanno mangiato la frutta acerba,
firmato Giacomo Eliot, dietro il quale si nasconde il futurologo
Roberto Vacca.
Copertine di alcuni romanzi usciti nel Giallo d'azione Mondadori
Duffy, il doppio e la sua edizione origibale
Ma il miglior testo della collana è
quello uscito con il numero 2 nel febbraio 1981, Chi ha tradito?, in
originale The betrayer, proprio quello firmato Domini Wiles (uscito
originariamente nel 1979 e tradoto l'anno seguente in Francese con il
titolo Les pas beaux).
Nel mondo anglofono, questo libro
sembra sparito, al punto che, girando per il web, non si trova
nemmeno un'immagine della sua sovracoperta illustrata in qualche edizione inglese o
americana. Ed è un peccato, perché questa storia ambientata in un
ricco paesotto della provincia americana (dove l'autrice non era mai
stata, similmente a James Hadley Chase) sembra perfetta per ispirare
un film alla Quentin Tarantino, ha perfino tutti i tempi e i dialoghi
giusti per essere trasposta su pellicola.
Chi ha tradito? e le sue edizioni inglese e francese
Tutto nasce dal colpo che un
delinquente elegante e ambizioso, Wilder, decide di mettere a segno
nella gioielleria gestita da Lancing e Warwick, la cui cassaforte è
piena di diamanti. Per fare questo, ingaggia il fedele collaboratore
Kevin Rey e un altro bandito, che però si fa arrestare per un altro
reato il giorno prima del colpo, costringendo i due a sostituirlo con
un certo Joe Craven, un ragazzo ottuso e violento che si rivelerà un
pessimo acquisto.
Il piano sembra inizialmente perfetto,
ma le cose cominciano ad andare storte da subito. I tre riescono a
entrare nella gioielleria fingendosi poliziotti e sorprendendo
Lancing con la sua amante, la giovane Shirley, ma la cassaforte non
può essere aperta senza la seconda chiave, che è in mano all'altro
socio, Warwick, in quel momento assente. I banditi prendono Lancing e
Shirley in ostaggio e si trasferiscono a casa di Lancing, una villa
in posizione isolata e tranquilla, dove sorprendono la moglie di
Lancing, Catherine, ancora mezzo addormentata.
Lancing, sotto la minaccia delle armi,
chiama Warwick dicendogli che c'è un problema grosso e che per
risolverlo occorre aprire la cassaforte. Warwick ci mette parecchio
ad arrivare e intanto la situazione degenera. Eccitati dopo aver
consumato un bel po' di alcolici della riserva di Lancing e dalla
disponibilità delle due donne, i tre banditi le stuprano a turno,
anche se Wilder e Rey fanno fatica a contenere gli istinti sadici e
brutali di Craven, che è sempre più fuori controllo.
Quando arriva Warwick, anche lui viene
preso in ostaggio e, insieme a Lancing, è costretto ad accompagnare
i banditi alla gioielleria, mentre le due donne restano legate e
chiuse in casa. Alla gioielleria, la situazione precipita. Nella foga
di portarsi via fuori i diamanti con il minimo intoppo possibile,
Craven chiude Warwick nel caveau, in pratica seppellendolo vivo,
perché l'uomo ha ancora con sé una delle due chiavi che servono per
l'apertura dall'esterno, mentre l'altra è rimasta fuori.
Presi dal panico, i tre banditi
riportano gli ostaggi a casa, accusandosi a vicenda. Già da prima,
si fidavano pochissimo l'uno dell'altro e adesso scoppia una guerra
di tutti contro tutti, con gli ostaggi in mezzo. Mentre Wilder e Rey
litigano, Craven uccide Shirley nel corso di un ulteriore stupro
particolarmente violento e, a quel punto, i compagni decidono
finalmente di eliminarlo. Poi però Wilder ammazza anche Rey.
Lansing è perplesso riguardo al fatto
che Wilder era al corrente di dettagli del negozio chenon erano noti
a nessuno salvo Warwick e Lansing stesso, Wilder ha scoperto che
Lansing non è un onesto commerciante come voleva far credere, ma un
ricettatore la cui attività legale copriva il traffico di diamanti
di contrabbando. Lancing tenta di fare un accordo per salvare se
stesso e la moglie, offrendo al bandito il contenuto dei suoi conti
in Svizzera, ma Wilder rifiuta, affermando che tanto, in ogni caso,
si prenderà tutto lo stesso. E, a questo punto, rivela chi è stata
la sua talpa: Catherine, esasperata dai continui tradimenti del
marito, si è cercata un amante anche lei e, sfortunatamente, si è
imbattuta proprio in Wilder, e da qui è nata l'dea del colpo
perfetto.
Ma, proprio in quel momento, marito e
moglie approfittano di un suo attimo di distrazione per saltargli
addosso e disarmarlo. Nel conflitto a fuoco che segue, Lancing uccide
Wilder ma, subito dopo, viene ucciso a sua volta da Catherine. La
donna poi si farà trovare riversa sul corpo del marito, seminuda e
coperta di sangue, apparentemente sconvolta e in stato confusionale,
dai poliziotti, dopo aver chiesto aiuto per telefono.
Dei 5 noir firmati Domini Wiles, in
Francia, oltre a questo, ne sono stati tradotti altri due: Death
flight, del 1977, tradotto come La mort a des ailes nel 1978 e
incentrato su un dirottamento aereo; e Skin deep, del 1978, tradotto
come T'es plus mon frère nel 1979, che tratta del conflitto razziale
tra una maggioranza bianca e una minoranza nera.
Domini Highsmit ha firmato anche libri non thriller e un altro
thriller con lo pseudonimo di Amy Van Hassen (Menace, del 1981) ma
questo romanzo non è stato mai tradotto.
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