La sera del 21
febbraio 1977, un residente del 2740
N. Pine Grove Avenue, a Lincoln Park, Chicago, chiamò i vigili del
fuoco per denunciare che era scoppiato un incendio in un appartamento
al 15° piano dell'immobile. Giunti sul posto alle 20,30, i vigili
del fuoco entrarono facendosi aprrire la porta da un addetto che
possedeva una chiave universale, e si trovarono davanti lo spettacolo
di un appartamento messo a soqquadro da qualcuno che lo aveva
saccheggiato.
Il palazzo che fu la scena del crimine
Nella
camera da letto, sotto un materasso e degli abiti che erano stati
dati alle fiamme, fu rinvenuto un cadavere: quello della padrona di
casa, Teresita Basa, 47 anni, una fisioterapista della riabilitazione
respiratoria in servizio presso l'Edgewater Hospital, di nazionalità
filippina. La donna era nuda e sembrava aver subito ogni sorta di
violenze prima di essere uccisa con una coltellata al petto.
Teresita Basa
I
pompieri chiamarono immediatamente la polizia.
Tuttavia,
nei giorni successivi, l'autopsia accertò che la Basa non aveva
subito alcuna violenza sessuale. Altri segni in casa, attestavano che
era stata lei stessa ad aprire la porta al suo assassino, che quindi
conosceva già. Il delitto si era consumato nel giro di meno di
un'ora, dato che la vittima era stata a parlare al telefono fino alle
19,30.
Le
prime indagini, tuttavia, non portarono a nessun risultato. Tutti i
conoscenti della donna sembravano avere alibi inattaccabili. Dopo
mesi di lavoro, le ricerche sembravano essere giunte a un punto
morto.
Tuttavia,
nell'agosto del 1977, l'agente investigativo Joseph Stachula, cui era
stato affidato il caso, fu contattato da una coppia di filippini che
lavoravano anch'essi all'Edgewater Hospital. Il dottor Jose Chua
disse al poliziotto che sua moglie Remibias, un'altra terapista della
riabilitazione respiratoria che era stata amica della vittima, da
qualche tempo era “posseduta” dallo spirito di quest'ultima, che
andava a visitarla di notte e la faceva cadere in trance. Mentre era
in questo stato, Remibias parlava con la voce della defunta e
accusava un altro dipendente dell'Edgewater Hospital, un inserviente
di nome Allan Showery, di essere l'autore del delitto.
Il detective Joseph Stachula
Stachula
e il suo collega Lee Eppen non erano inizialmente molto disposti a
dare credito al dottor Chua, ma questi aggiunse una serie di dettagli
che potevano essere facilmente verificati: Allan Showery,
l'assassino, avrebbe commesso il delitto per derubare la Basa,
avrebbe portato via dalla casa tutto il contante che la donna teneva
con sé (poco, circa 30 dollari) e alcuni gioielli, che poi aveva
regalato alla sua ragazza; quei gioielli potevano essere identificati
da alcuni parenti e amici della Basa, di cui erano stati forniti,
sempre ad opera della “voce” della Basa, anche i recapiti.
A
quel punto, non avendo altre piste da battere, i due detectives
tentarono anche con quella. Convocarono Allan Showery alla stazione
di polizia, ufficialmente solo come testimone, e gli fecero una serie
di domande più dettagliate su come avesse trascorso la serata del 21
febbraio 1977.
Nel
rispondere, Showery cadde ripetutamente in contraddizione. Affermò,
tra l'altro, che la Basa lo aveva invitato a casa sua per farsi
sistemare il televisore ma poi lo aveva richiamato per spostare
l'appuntamento; a quel punto, lui se n'era andato a casa a sistemare
un gusto all'impianto elettrico. Tuttavia, interrogata separatamente
subito dopo, la sua convivente Yanka Kamluk disse che non c'era stato
alcun problema all'impianto elettrico di casa e che, comunque,
Showery non capiva nulla né di impianti elettrici né di riparazioni
tv. I detective le chiesero allora se Showery le avesse regalato
recentemente dei gioielli e lei rispose di sì, un anello e un
ciondolo che le aveva dato a fine febbraio come regalo di Natale
posticipato.
Allan Showery
I
detectives convocarono immediatamente tutti i parenti e amici della
Basa che, secondo la “voce”, potevano identificare i gioielli. I
gioielli furono unanimemente identificati come appartenenti a
Teresita Basa.
Posto
di fronte a questa evidenza, Allan Showery crollò e, in breve,
confessò di aver commesso il delitto.
Il
processo cominciò il 21 gennaio 1979 e la difesa cercò in tutti i
modi di invalidare la “testimonianza dall'aldilà”, ma il giudice
la accettò per valida. Tuttavia, la giuria era tutt'altro che
convinta e, dopo quattro settimane di dibattimento, il procedimento
fu sospeso e poi annullato. Successivamente, mentre veniva istruito
un altro processo, Allan Showery chiese il patteggiamento
dichiarandosi colpevole, e fu condannato a 22 anni complessivi, di
cui 14 per l'omicidio e 4 ciascuno per l'incendio doloso e la rapina.
Dopo meno di 5 anni, nel 1983, fu rilasciato dal carcere per buona
condotta.
In
tempi recenti, l'ex poliziotto di Chicago Ray Johnson, divenuto uno
scrittore che si occupa di casi criminali singolari o irrisolti
(tiene il blog “Chicago History Cop” e ha scritto alcuni libri),
si è occupato della vicenda, cercando di rintracciare, senza però
riuscirci, sia i Chua sia Allan Showery. Johnson è molto scettico
sulla teoria della possessione medianica di Remibias Chua da parte
dello spirito di Teresita Basa. Secondo Johnson, la Chua e il marito
si inventarono questa storia per non esporsi direttamente nel caso in
cui Showery non fosse stato condannato. Infatti, già in precedenza,
la Chua aveva pessimi rapporti con Showery sul posto di lavoro e lo
aveva accusato di metterla in cattiva luce presso la dirigenza
dell'Edgewater Hospital. Non a caso, i fenomeni di “possessione”
erano cominciati subito dopo che la donna era stata licenziata
dall'ospedale per scarso rendimento.
Inoltre,
alcuni colleghi riferirono di una strana e confusa serie di
dichiarazioni della Chua, che prima aveva rivelato loro di sospettare
Showery del delitto e poi aveva aggiunto (qualche tempo prima che
cominciassero i fenomeni di “possessione”) che sarebbe stata
Teresita Basa stessa a smascherarlo.
Johnson
pensa anche che la Chua non fosse la sola a sospettare di Showery, un
uomo molto impulsivo, imprudente e chiacchierone, che doveva essersi
già fatto sfuggire più volte qualcosa di sospetto. Secondo Johnson,
erano in parecchi, nell'Edgewater Hospital, a credere che c'entrasse
qualcosa con il delitto e la Chua avrebbe solo riferito,
attribuendole alla Basa, le principali voci sul conto di Showery che
correvano tra i loro colleghi.
L'Edgewater Hospital di Chicago
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