La ragazza è carina, pur senza essere
una eccezionale bellezza, ed è subito riconoscibile per i cinefili.
Nello straordinario capolavoro di comicità firmato da Blake Edwards,
Hollywood Party, presta il volto e la voce (quando esegue una canzone
alla chitarra) all'incantevole Michéle Monet, la starlet francese
che diventa la principale complice nelle disastrose avventure
dell'imperturbabile Hrundi Bakshi (Peter Sellers), caratterista
indiano invitato per sbaglio alla mega-festa di un produttore
hollywoodiano.
Una locandina di Hollywood Party
Lei è Claudine Longet, nata a Parigi
nel gennaio del 1942 ed emigrata in cerca di fortuna verso gli Usa
nel 1960. Fortuna che arriva presto, ma in forma piuttosto insperata
ed esagerata. Dopo un ingaggio come ballerina al Tropicana Resort, un
locale di Las Vegas, finisce per conoscere un cantante famoso,
interprete soprattutto di pezzi portati alla celebrità da colonne
sonore cinematografiche, Andy Williams (che si fermò ad aiutarla per
strada dopo che lei era rimasta con una gomma a terra) e l'uomo, che
ha 15 anni più di lei, se ne innamora perdutamente. I due si sposano
nello stesso anno ed avranno tre figli.
Claudine Longet al tempo del suo matrimonio con Andy Williams
Andy Williams è amico stretto di Bob
Kennedy (benché sia dichiaratamente repubblicano, lo segue per tutta
l'ultima campagna elettorale ed è presente al suo omicidio, il 4
giugno 1968; lui e la Longet chiameranno il loro ultimo figlio, nato
nel 1969, Bobby, proprio in onore di Kennedy) e conosce praticamente
tutto il Gotha delle produzioni cinematografiche e discografiche
americane. Non ci mette molto a proporre, o forse a imporre, la
giovane e ambiziosa moglie, sia come cantante, sia come attrice.
Claudine registra 5 Lp non proprio memorabili, ma ha comunque un
grande successo di pubblico e, ancora oggi, è la cantante francese
che ha venduto più dischi in Usa dopo Edith Piaf. Di pari passo,
nonostante gli stop dovuti alle 3 gravidanze che si susseguono nel
giro di 9 anni, trova significativi ruoli cinematografici, di cui il
più importante è proprio quello accanto a Sellers in Hollywood
Party.
Claudine insieme a Peter Sellers sul set di Hollywood Party
Purtroppo, però, pure le favole più
belle finiscono e, nel 1970, la sua storia con Andy Williams arriva
al capolinea. Lui è sempre in tournée, non si vedono molto, forse
lui la tradisce con amanti occasionali, di fatto il feeling si è
rotto irrimediabilmente e, a questo punto, la separazione diventa
inevitabile, anche se per il bene dei figli conservano assidui
rapporti e questi rapporti sono anche molto buoni, come si vedrà
meglio più avanti. In ogni caso, lui le assegna senza fare storie
una liquidazione di 2,1 milioni di dollari (di allora!) e gliene paga
8000 al mese per il solo mantenimento dei figli.
Un'immagine della famiglia Williams-Longet del 1969, poco prima della separazione
Finito il matrimonio, Williams si dà
alla bella vita (si risposerà solo un'altra volta, nel 1991) mentre
la Longet, che deve occuparsi a tempo pieno dei 3 figli, sogna di
incontrare un nuovo grande amore.
Questo sembra presentarsi nel 1972: è
Vladimir Sabich, detto Spider, campione di sci.
Spider Sabich, nato in California nel
gennaio del 1945 da una famiglia di origine croata, si era trasferito
da piccolo in Kansas, dove suo padre aveva fatto carriera come
poliziotto, ed aveva rivelato molto presto un grande talento per lo
sci, coltivato insieme agli studi che aveva concluso con la laurea in
Ingegneria proprio mentre stava per passare al professionismo. Aveva
ben figurato nelle Olimpiadi invernali di Grenoble nel 1968 (quinto
classificato nello slalom). La sua carriera da sciatore
professionista era stata inizialmente rapida e brillante, ma presto i
ripetuti infortuni l'avevano frenata; tra il 1968 e il 1970, aveva
comunque messo insieme una vittoria in Coppa del Mondo, il 7 aprile
1968 nello slalom speciale di Hevenly Valley, 10 podii, l'ultimo dei
quali a Lienz il 21 dicembre 1969, sempre nello slalom speciale, e 18
piazzamenti entro i primi 10. Nel 1969, era stato classificato come
l'undicesimo sciatore più forte al mondo.
Spider Sabich sulla copertina di GQ
Proprio in conseguenza dei tanti
infortuni, Sabich aveva abbandonato la Coppa del Mondo nel 1970 e si
era dedicato al meno ambizioso ma ben remunerativo circuito
professionistico dello sci nordamericano, vincendo il titolo nel 1971
e nel 1972. Si era stabilito ad Aspen, la località del Colorado che
rappresenta il più importante centro sciistico degli Usa. Qui, suo
fratello Steve, imprenditore edile ed ex sciatore, gli aveva
costruito una villa accanto a quella di John Denver, il famoso
cantante di cui Spider era amico.
Sabich, che non era solo un atleta ma
anche un giovane dal fascino degno di un attore e un irresistibile
tombeur de femmes, incontra Claudine Longet per la prima volta a un
meeting di sci tenutosi a Bear Valley, in California, nel 1972. Tra i
due scatta subito il colpo di fulmine e presto fanno coppia fissa.
Sabich insieme alla Longet
Lei lascia Malibu, dove si era
trasferita dopo la separazione da Williams, e se ne va a vivere a
casa di Sabich ad Aspen, portandosi dietro i 3 figli. Sabich è
giovane, è al culmine del successo, potrebbe godersi la vita senza
nessuna remora, ma preferisce impegnarsi in questo rapporto anche se,
presto, la personalità gelosa e possessiva di Claudine comincia a
provocare qualche problema. Una sera, mentre sono in un locale con
degli amici, lei gli tira addosso un bicchiere di vino perché lui
tarda a girarsi per risponderle. Poi gli vieta di partecipare a
manifestazioni goliardiche ma innocenti delle quali era sempre stato
assiduo frequentatore.
Una veduta di Aspen
Ci si aggiungono anche gli infortuni,
che continuano a perseguitare Spider. Alla fine del 1973, in una
caduta, riporta lo schiacciamento di una vertebra e da allora è
costretto a diradare le sue apparizioni in pista. Cerca in tutti i
modi di recuperare, ma non è facile. Forse, anche per questo,
finisce per fare uso di marijuana e cocaina, che in quel periodo
circolano abbondantemente in tutte le comunità benestanti d'America
e ad Aspen in modo particolare. In realtà, sembra che anche Claudine
ne faccia uso, anzi che ne consumi molto più di lui. Senza contare
la quantità di alcolici che mandano giù in ogni occasione.
Nel 1976, la storia tra i due va ancora
avanti, ma la conclusione sembra avvicinarsi, visto che Spider parla
spesso con gli amici delle sue difficoltà domestiche e della
necessità, per lui e Claudine, di dare una svolta alla loro vita.
Anche il contenuto di un diario tenuto in quei mesi dalla Longet,
conferma che il rapporto è in crisi. Ci sono testimonianze secondo
le quali Sabich, a un certo punto, avrebbe dato un ultimatum a
Claudine: entro il 1° aprile 1976, ognuno per i fatti propri.
Il 21 marzo 1976, Sabich va ad
allenarsi e Claudine, che aveva inizialmente pensato di andare a
sciare anche lei, si ferma in città a fare delle spese, entra in un
locale e forse beve un po' troppo, ma si ritira comunque a casa prima
che i figli tornino da scuola e assume della cocaina, che poi
risulterà da successive analisi. Sabich si ritira alle 16: la coppia
ha un invito per una festa, quella sera, Sabich ha già deciso di
andarci, Claudine non si sa, comunque devono prepararsi. Sabich si
spoglia e va a farsi la doccia. Claudine si spoglia anche lei e lo
raggiunge nel bagno, ma portandosi dietro una pistola, una imitazione
calibro 22 della Luger tedesca che Sabich tiene in casa pensando di
difendersi dall'ingresso di eventuali malintenzionati, regalatagli
dal padre. Cosa sia successo dopo, lo sa soltanto lei. Nell'inchiesta
successiva racconterà di aver preso l'arma per dire a Sabich di
riporla fuori della portata dei bambini e di avergliela allungata
perché lui si accertasse che ci fosse la sicura, ma mentre Sabich
prendeva l'arma un colpo sarebbe partito accidentalmente.
Sta di fatto che Spider è ferito
gravemente all'addome. Barcolla appoggiandosi a un muro e poi cade
sul pavimento privo di conoscenza. Claudine tenta di rianimarlo, poi
chiama i soccorsi, che arrivano rapidamente ma non possono fare
molto: l'emorragia è stata massiva e Spider muore durante il
tragitto verso l'ospedale.
Il funerale si tiene a Placeville, in
California, pochi giorni dopo, e procede in un clima molto teso
perché la famiglia di Spider, presente al completo, è comprensibilmente furiosa verso la Longet, anch'essa presente.
Intanto, la polizia di Aspen svolge un'inchiesta, al termine della
quale Claudine finisce incriminata e poi rinviata a giudizio con
l'accusa di omicidio colposo. A molti degli amici e dei parenti di
Spider, già questa accusa suona fin troppo clemente, per via dei
tanti lati oscuri che la vicenda presenta. La popolazione di Aspen,
dove Sabich era considerato un idolo, le è molto ostile, ma Claudine
resta a vivere lì, lascia la villa di Sabich e si compra una vecchia
magione ottocentesca, ben ristrutturata, in centro.
La tomba di Spider Sabich
Al centro della scena, torna a farsi
vivo Andy Williams, subito accorso, ufficialmente per stare vicino ai
figli, ma in realtà impegnato da subito a difendere l'ex moglie.
Senza badare a spese, ospitato da John Denver, assume avvocati dei
migliori collegi difensivi disponibili, sparpaglia investigatori
privati su tutto il territorio, rintraccia e convince testimoni
favorevoli a lei, si presenta lui stesso al banco a deporre in suo
favore.
Il processo, che ha un grande risalto
mediatico, si tiene nel gennaio del 1977 e la difesa ha subito gioco
facile per via di alcuni errori procedurali compiuti dalla polizia di
Aspen, che ha sottoposto Claudine ad analisi del sangue (quelle da
cui è risultata positiva alla cocaina) senza autorizzazione e poi le
ha sequestrato il diario dopo averlo trovato durante una
perquisizione svolta senza un regolare mandato. Le relative prove,
dunque, non sono ammesse.
Tutto si gioca sul filo delle
testimonianze, che sono sempre piuttosto incerte. Dopo 4 giorni di
dibattimento, il procuratore chiede la condanna a 10 anni per
Claudine (la massima pena prevista) ma la sentenza non arriverà mai.
C'è invece un accordo extragiudiziale con cui Claudine si riconosce
colpevole di un reato minore (negligenza) e si impegna a non
capitalizzare mai, con interviste o libri di memorie, quanto è
accaduto. La Longet è condannata a una pena ridicolmente bassa, 30
giorni di carcere e 5000 dollari di multa. Per di più, essendole
riconosciuto il diritto a occuparsi dei figli, sconterà i suoi
giorni di galera a singhiozzo, nei wek-end.
Passata la bufera, Claudine si risposa
con uno dei suoi avvocati, Ron Austin, che ha lasciato la moglie per
mettersi con lei. I due vivono ancora ad Aspen, città d'origine
dello stesso Austin, ma in modo molto ritirato per via dell'ostilità
che la popolazione locale conserva verso la Longet.
Nessuno ha mai pensato di riaprire il
caso.
Negli anni successivi, molti artisti
hanno tratto ispirazione da questa storia, sia pure in modo non
palese. Il caso più noto è quello dei Rolling Stones che, nel 1980,
registrarono una canzone intitolata Claudine e dedicata espressamente
al delitto, per il loro album Emotional Rescue. La possibilità di
azioni legali indusse però la casa discografica a non pubblicarla e
infatti è circolata solo su bootleg clandestini fino a quando è
finalmente uscita nell'album Some Girls nel 2011, quando ormai solo
ad Aspen qualcuno si ricorda del fatto.
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