mercoledì 9 marzo 2016

La "mission" di questo blog

Questo blog tratta di misteri, ma seriamente. Nel senso che non ci troverete mai post in cui si rivelano fantomatiche verità nascoste sparate a tutte maiuscole, né tesi complottistiche evidenziate da ampio uso di grassetti e corsivi tra le parole chiave.
Questo blog è redatto da uno che ha una passione per i misteri, sia quelli veri sia quelli inventati, ma cerca di non perdere mai di vista la distinzione tra gli uni e gli altri. E, soprattutto, quando si parla di quelli veri, parte sempre dal presupposto che non si deve credere a nulla, fino a prova contraria.
I misteri sono tali perché qualcosa che è accaduto non ha trovato alcuna spiegazione, o perché ce ne sono talmente tante possibili che è difficile sceglierne una sola in modo razionale, per cui i sostenitori di ognuna finiscono per credere in essa quasi per un atto di fede, e sono pronti sia ad prendere sul serio qualsiasi elemento la avalli, sia a scartare senza esitazioni qualsiasi elemento la smentisca. Bisogna sempre tenerne conto, mentre si leggono le loro appassionate perorazioni.
I più affascinanti misteri sono piuttosto lontani nel tempo: ma, anche quando si a che fare con quelli vicini, il problema è quello che le informazioni disponibili non sono mai di prima mano. Chiunque metta mano a una storia, ci aggiunge qualcosa di suo. Questo può avvenire in buona fede o in malafede.
Parlando di misteri del mare (un argomento che ha fatto vendere milioni e milioni di copie di libri, ispirato centinaia tra film e documentari, insomma ha mosso un indotto economico piuttosto consistente), non ho alcun dubbio personale sul fatto che, ad esempio, Vincent Gaddis fosse un credulone in buona fede e Charles Berlitz un furbo di tre cotte consapevole di aver trovato la gallina dalle uova d'oro nella credulità altrui. I due, se si vanno a leggere i loro libri, raccontano praticamente le stesse cose: ma il modo in cui le propongono mostra una notevole differenza di impostazione. Gaddis cita tutte le sue fonti, Berlitz praticamente nessuna. Chiunque voglia approfondire qualcuna delle più incredibili (e purtroppo fasulle) storie raccontate da Gaddis, può farlo senza problemi. Per riuscirci con Berlitz, invece, occorre essere dei segugi, perché le tracce che lascia sono davvero poche. Per questa ragione, quando non ci sono abbastanza riferimenti per controllare le origini di una tesi, ossia quasi sempre, è meglio, molto meglio, essere scettici, ma tanto scettici...
I misteri di cui tratteremo qui saranno in parte storie vere e in parte storie inventate, ma avendo sempre cura di precisare quando sono vere e quando sono inventate. L'intenzione principale, però, è quella di mettere insieme una "diversa storia del mistero", che non sia un doppione delle altre che si trovano in giro. Nel senso di dare spazio, quando possibile, ad argomenti che non sono stati mai trattati, o almeno trattati in Italiano.
A volte si parlerà di sparizioni, a volte di delitti, ma anche di altre circostanze. Si parlerà molto di "gialli", nel senso di narrativa mystery e thriller. Cercando sempre, il più possibile, di essere originali, trattando temi nuovi per il pubblico medio del web o riproponendoli da un punto di vista nuovo.
Queste, almeno, sono le intenzioni. Sarà poi il pubblico a valutare fino a quanto le promesse saranno state mantenute.


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