Aberfan è un villaggio del Galles
meridionale, posto in una valle tra colline ricche di foreste di
conifere, il cui sottosuolo è ricchissimo di minerali. L'economia
della zona si è basata per secoli sull'estrazione di carbone, e tra
i suoi abitanti ci sono sempre stati molti minatori.
Per molto tempo, sulla principale
collina tra quelle che sovrastano Aberfan, chiamata Mynydd Merthyr e
alta 493 m, l'attività delle miniere ha accumulato detriti di
carbone e di altri minerali. Tali accumuli apparivano piuttosto
pericolosi ma nessuno prese provvedimenti fino al disastro del 21
ottobre del 1966.
Quel giorno, in seguito a diversi
giorni di piogge forti e insistenti, i detriti si gonfiarono di acqua
fino a diventare una massa liquida e, staccatisi dalla superficie,
scesero a valle, prima travolgendo due fattorie e poi spingendosi
fino al centro di Aberfan. Il volume dei detriti in movimento è
stato stimato in 160.000 mc, di cui 120.000 furono depositati lungo
le pendici della collina e 40.000 arrivarono fino al paese.
Alcune immagini del disastro
Ad Aberfan, quella mattina, c'era un
tempo molto nebbioso e nessuno vide arrivare la massa di rocce e
fango. In un primo tempo, il rumore fece pensare al passaggio di un
Jet, poi le vibrazioni del terreno diedero l'idea di un terremoto
(eventualità molto rara nell'area), ma comunque tutto avvenne in
tempi talmente rapidi che nessuno riuscì a dare l'allarme o a
organizzare l'evacuzione dei punti più a rischio.
L'edificio più esposto era la scuola
primaria Pantglas, in cui i bambini erano appena entrati per l'ultimo
giorno di lezione prima delle vacanze di Mid-term. Per festeggiare
l'arrivo di queste vacanze, erano andati a cantare in coro degli inni
nella sala riunioni, che per una tragica fatalità era proprio dal
lato affacciato verso il Mynydd Merthyr. Stavano cominciando ad
avviarsi nelle aule quando si udì il rombo e il pavimento prese a
tremare. Alcuni insegnanti, memori delle esercitazioni per la
sicurezza, ordinarono di ripararsi sotto i banchi, ma ovviamente non
servì a nulla. La massa di detriti travolse la scuola distruggendola
quasi completamente e seppellendo nel fango quasi tutti quelli che vi
erano dentro.
Complessivamente, morirono 144 persone,
tra le quali 116 bambini e 28 adulti.
Alcuni dei bambini morti
Alcuni degli insegnanti morti
La scuola come si presentò ai soccorritori
I funerali delle vittime
rappresentarono un importante evento per l'intero Regno Unito. Nove
giorni dopo il disastro, anche la Regina e il Principe Consorte
visitarono il luogo. Quando Elisabetta ricevette un mazzo di fiori da
una bambina superstite, fu vista piangere in pubblico per la prima
volta.
Il contraccolpo del fatto per i
superstiti ebbe una portata enorme, non solo a livello economico ma
soprattutto sul piano psicologico. In pochi anni, i problemi come
separazioni e divorzi, alcolismo, consumo di droghe e psicofarmaci,
aumentarono vertiginosamente.
Alcuni dei momenti di quel giorno e dei successivi
Tra gli psichiatri che si occuparono di
assistere gli abitanti di Aberfan c'era anche John C. Barker, uno
specialista che nel dicembre del 1967 pubblicò, sul Journal
of the Society for Psychical Research,
uno studio che esaminava 35 casi di testimonianze riguardanti
fenomeni di precognizione del disastro da parte di persone coinvolte,
tra cui diversi bambini che erano morti.
Il
caso più significativo è quello di una bambina di 10 anni, Eryl Mai
Jones, che due notti prima del disastro aveva sognato che la scuola
era scomparsa, sostituita da una massa nera. La bambina sognò anche
di essere morta e sepolta ma il sogno non le fece paura, perché
accanto a lei c'erano i suoi miglior amici, Peter e June. Dopo il
disastro, Eryl Mai fu effettivamente sepolta, insieme alle altre
vittime, in una grande fossa comune, e a suoi due lati furono
composti i due bambini che le erano apparsi nel sogno.
Questa
storia fu raccontata a Barker da un sacerdote locale e poi confermata
dai genitori della bambina.
La
coincidenza tra la premonizione e i fatti sembra essere eccezionale
ma va detto che anche uno come lo pischiatra Ian Stevenson, docente
alla scuola di Medicina della Charlottesville University in Virginia,
Usa, principale sostenitore della teoria per cui il disastro del
Titanic fu preceduto da diversi episodi di premonizione, anche se
cita l'episodio di Aberfan a sostegno delle sue idee, mette in
guardia contro l'uso di prove aneddotiche di questo tipo, non sempre
attendibili e spesso alterate da suggestione, ricordi di copertura o
semplice fantasia di chi le riferisce come testimone.
Peraltro,
il disastro di Aberfan fu tutt'altro che inaspettato e imprevedibile.
Il National Coal Board, che gestiva la miniera, era da tempo
bombardato da iniziative dei cittadini locali preoccupati per la
propria sicurezza, che si erano intensificate nel tempo. Il Consiglio
Comunale aveva stigmatizzato già nel 1963 la pratica di inumidire
dei detriti molto duri per ammorbidirli prima di depositarli sugli
altri, temendo che le successive infiltrazioni potessero facilitare
le frane. Un consigliere comunale, l'anno dopo, scrisse al NCB
apposta per sottolineare il fatto che la scuola si trovasse nella
posizione piùà a rischio in caso di frane. Nel 1965, la direttrice
della scuola, Ann Jennings, presentò al Consiglio della Contea una
petizione firmata dai genitori degli alunni per chiedere alle
autorità di intervenire, vista l'inerzia del NCB nell'affrontare la
questione. La Jennings e i figli di molti firmatari sarebbero morti
nel disastro. A forza di insistere, il NCB si era mosso e, dopo aver
accertato che le masse sulla cima della collina si erano
effettivamente mosse nel tempo, aveva smesso di scaricare detriti su
di questa. Ma non aveva rimosso quelli che già vi si trovavano e,
per questo, dopo un lungo e complicato processo civile, l'ente fu
condannato a pagare la somma complessiva di 160.000 sterline di
risarcimenti, mentre il suo presidente, Lord Robens, che non si era
nemmeno recato sul posto appena ricevuta la notizia, perché
impegnato a ricevere l'investitura a Rettore dell'Univeristà del
Surrey, fu costretto a dimettersi.
Il
governo, insoddisfatto dell'ammontare dei risarcimenti, aprì a
favore dei superstiti e delle famiglie dei morti una sottoscrizione
che portò a raccogliere 1.606.929 sterline, ossia una somma dieci
volte superiore.
Resta
da chiarire se le premonizioni, se ci furono, si ebbero
spontaneamente o per reazione al clima di allarme che, evidentemente,
aleggiava sul villaggio da tempo. Ma questo, al momento, è
impossibile stabilirlo.
Il cimitero di Aberfan
La copertina di Life dedicata all'evento
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