Uno dei romanzi più noti del grande
scrittore polacco di lingua inglese Joseph Conrad è Heart of
Darkness, ossia Cuore di tenebra.
Il Blackwood Magazine, in cui Heart of Darkness uscì a puntate prima di essere pubblicato in volume
Un'edizione inglese di Heart of Darkness
La più economica tra le edizioni italiane attualmente in commercio, della Newton Compton (il testo può essere facilmente reperito anche il pdf)
Joseph Conrad (1857-1924)
Al centro della vicenda c'è il
personaggio del marinaio Charlie Marlow, probabilmente un alter ego
dell'autore, che compare anche in altre storie. In questa, Marlow si
imbarca su una piccola nave a vapore per risalire il fiume Congo,
allontanandosi gradualmente dagli ultimi avamposti dei colonizzatori
occidentali. Penetra così nel cuore dell'Africa, in mezzo a foreste
tropicali che nascondono ogni sorta di insidie, e scopre il “regno”
instaurato da un mercante d'avorio, tale Kurz, che si è fatto
passare per un semidio tra gli indigeni di quell'area isolata dal
mondo e governa con diritto di vita e di morte, ormai in preda alla
follia Ma Kurz è anche un uomo malato e il progredire della sua
malattia (probabilmente una forma di malaria) porterà allo
sgretolamento del suo regno. Le sue ultime parole, raccolte da Marlow
che sta cercando di riportarlo verso la costa, saranno: “L'orrore!
L'orrore!”.
La suggestione di questo romanzo è
tale da aver ispirato anche il film di Francis Ford Coppola
Apocalypse Now, in cui però la vicenda è spostata dal Congo del
1880 al Vietnam del 1970 (il nome di Marlow viene modificato in
Willard, interpretato da Martin Sheen; quello di Kurz resta quasi
uguale, Kurtz, e a interpretarlo è Marlon Brando).
Una locandina di Apocalypse Now
Ma Heart of Darkness non è solo una
storia di avventura esotica o un'indagine introspettiva sugli aspetti
più cupi e nascosti del cuore umano; è soprattutto una denuncia
degli orrori commessi del colonialismo europeo (in particolare quello
belga, che fu di una ferocia incredibile) a danno dei popoli
africani. Tale aspetto è tanto più significativo in quanto fa parte
della cornice e non è il tema centrale della storia. Non si tratta
di un'opera a tesi, non c'è nulla di strumentale, e questo rende
ancora più forte e vibrante la denuncia.
Conrad non scriveva per sentito dire.
Nato in un'area della Polonia, all'epoca facente parte dell'Impero
Russo e oggi annessa all'Ucraina, nel 1857, fuggito dalla patria dopo
la morte dei suoi genitori, perseguitati dalla polizia zarista perché
appartenenti a movimenti indipendentisti, si era rifugiato presso
parenti che vivevano in Francia e lì aveva cominciato a navigare.
Sarebbe stato un marinaio fino al 1894, quando decise di
intraprendere la carriera di scrittore e pubblicò il suo primo
libro, La follia di Almayer. Pur diventando quasi subito ufficiale,
non avrebbe però mai comandato una nave in un viaggio di mare, anche
se viaggiò a lungo tra l'Oceano Atlantico e quello Indiano, ma solo
in viaggi fluviali.
In uno di questi viaggi, nel maggio del
1890, si imbarcò come pilota sul vaporetto Roi des Belges, che
risaliva il corso del Congo, un viaggio che andava dalla foce nell'
Atlantico centro-meridionale al centro del continente africano. Il
viaggio, come molti a quel tempo, fu funestato da una serie di
problemi e lutti. Il capitano del battello si ammalò e morì, e
Conrad dovette prendere il comando. A Kisangani, la destinazione, fu
imbarcato un funzionario della compagnia belga per lo sfruttamento
degli alberi di gomma naturale, tale Georges Antoine Klein, per
essere portato a curare la malaria a Zanzibar: Klein però morì
durante il viaggio.
Il Roi des Belges insieme ad altre due imbarcazioni più piccole
Un'altra immagine del Roi des Belges
Cartina del Congo
La posizione del Congo all'interno del continente africano
Il legame con il romanzo che sarà scritto nel
1898 e pubblicato l'anno dopo (in un volume intitolato Youth, che
contiene anche il racconto omonimo, in cui di nuovo è presente
Marlow) è evidente se si pensa che il tedesco Klein significa
“piccolo” e Kurz “corto”.
Una celebre edizione antica di Youth
L'edizione originale del 1899
Per decenni, i critici e i biografi si
sono accapigliati per stabilire a chi si ispirò Conrad per dare vita
all'identità di Kurz. Klein come ispiratore appare piuttosto
scialbo: sicuramente partecipò alle nefandezze perpetrate dai belgi
a danno della popolazione locale, ma non è ricordato per nulla di
eclatante e sul web non si trova nemmeno una sua fotografia.
Per molto tempo, il principale
indiziato è stato, secondo una ricostruzione di Jerry Allen, un
giovane ufficiale inglese, Edmund Musgrave Barttelot, nato nel 1859,
che nel 1886 era stato ingaggiato come secondo di Henry Morton
Stanley durante la risalita del fiume Aruwimi, un affluente del
Congo. Lasciato al comando della colonna posteriore della spedizione,
che attendeva l'altra colonna partita in avanscoperta, Barttelot si
rivelò incapace di mantenere la disciplina tra i portatori africani
e le tribù ospitanti e, una volta perso il controllo della
situazione, reagì con assurda brutalità, fustigandone a morte
alcuni e commettendo altre violenze finché, durante l'aggressione a
una donna, fu ucciso con un colpo di lancia dal compagno di questa,
il 19 luglio 1888. Stanley arrivò a imputare all'inettitudine di
Barttelot il fallimento dell'intera spedizione. Indagini successive,
sollecitate dalla famiglia di Barttelot, accertarono che si trovava
in uno stato mentale di follia: era convinto che gli indigeni
volessero avvelenarlo e, dopo aver fatto smarrire i bagagli personali
di Stanley inviandoli lontano da dove si trovava l'esploratore, aveva
costretto un subordinato a tornare indietro in un viaggio di tre mesi
in mezzo alla foresta tropicale, per spedire in Inghilterra un
telegramma completamente privo di senso.
Edmund Musgrave Barttelot (1859-88)
Henry Morton Stanley (1841-1904)
In tempi più recenti, ci si è resi
conto che tutto sommato Barttelot era una figura troppo secondaria
del colonialismo per poter rivestire un ruolo tanto importante.
Harold Bloom ha ipotizzato che la figura di Kurz sia stata ispirata
da Tippu Tip, un africano, tanzaniano swahili, un ricco proprietario
di piantagioni di spezie a Zanzibar, che si mise in affari con i
mercanti euopei e arabi fino a detenere il monopolio per i passaggi
da Zanzibar, e assoldò un piccolo esercito per compiere razzie di
schiavi tra le tribù dell'interno. Lui stesso arrivò a possedere
circa 10.000 schiavi nelle sue sette piantagioni. Dal 1884 al 1887
prese possesso del Congo Orientale a nome del sultano di Zanzibar e
dal 1887 al 1891 fu governatore di un importante territorio interno,
nella parte di Congo soggetta al Belgio (dal nome paradossale di
Stato Libero del Congo, perché non apparteneva al Belgio ma era
possedimento personale del re).
Tippu Tip (1837-1905)
Ma il più serio indiziato di essere
stato il vero Kurz è un militare Belga, Leon Rom. Questi, un soldato
rozzo e ignorante che aveva fatto carriera fino ai gradi di
ufficiale, è stato il principale interprete della violenza belga
contro i nativi congolesi, il braccio armato dell'insaziabile re
Leopoldo II, insieme a un certo Guillaume van Kerckhoven, ex braccio destro di Stanley.
Leon Rom (1859-1924)
Guillaume van Kerckhoven (1853-92)
La storia dell'oppressione belga sul
Congo, cominciata con l'assegnazione del territorio africano a quel
regno europeo durante la Conferenza di Berlino del 1885, ebbe
un'accelerazione per ragioni che apparentemente nulla avevano a che
vedere con guerre e stragi. Nel 1887, il chirurgo scozzese John
Dunlop inventò le prime ruote pneumatiche per bicicletta: la
produzione su vasta scala cominciò nel 1890 e richiese subito
quantità enormi di gomma naturale, una sostanza ottenuta dal
trattamento da un lattice ricavato da vari alberi del genere Hevea,
tipici della fascia tropicale, di cui il Congo è ricchissimo.
John Boyd Dunlop (1840-1921)
Fino ad allora, i congolesi erano stati
utilizzati soprattutto per il trasporto dell'avorio, ottenuto a sua
volta dall'uccisione degli elefanti (lo stesso Stanley, autore della
prima cartografia del Congo e agente di Leopoldo, se ne era occupato, aveva trasportato anche schiavi e commesso ogni sorta di razzie nei villaggi che aveva incontrato durante i suoi viaggi, tanto che alcuni si domandano se il vero Kurz non sia proprio lui). La corsa alla produzione di
gomma naturale spinse i belgi a imporre con la forza, attraverso ogni
sorta di violenze, uno stato di schiavitù a tutte le tribù
indigene, sfruttate oltre ogni limite umano e detenute in strutture
che non avevano nulla da invidiare ai lager nazisti.
Congolesi tenuti in schiavitù dai belgi
Immagini di bambini congolesi mutilati dai belgi
Altre atrocità commesse dai belgi in Congo
Altri giovani mutilati o sopravvissuti a torture
Si calcola che nel giro di poco più di
10 anni, circa 10 milioni di congolesi morirono di sfruttamento,
denutrizione o, non di rado, brutalmente assassinati. Leon Rom fu uno
dei protagonisti di questo Regno del Terrore, nel quale non erano
risparmiati nemmeno i bambini, che spesso venivano mutilati per
rappresaglia o intimidazione.
Il primo a denunciare questi scempi fu , già nel 1891,un avvocato afro-americano che li aveva osservati di persona, George Washington Williams, ma nessuno lo ascoltò.
George Washington Williams (1849-91)
L'Occidente si scosse finalmente dal suo torpore all'inizio del XX secolo, quando un congolese, Nsala Wala,
riuscì a raggiungere una missione religiosa e a raccontare tutto al
pastore. La moglie del pastore, Alice Harris, fotografa dilettante,
scattò alcune immagini tra cui una molto impressionante che mostra
Nsala Wala seduto a terra accanto al piede e alla mano tagliati via
dai belgi, a scopo intimidatorio, a sua figlia, una bambina di 5
anni.
Nsala Wala fotografato da Alice Harris
La causa dei congolesi e l'impegno degli Harris furono sostenuti moltissimo dal console britannico Roger Casement, un irlandese che fu pochissimo ascoltato (al punto che dopo qualche tempo finì trasferito in Brasile perché non desse più fastidio) e poi sarebbe finito impiccato per aver partecipato ai moti del 1916 (oggi è venerato come uno degli eroi nazionali irlandesi)
Roger Casement (1864-1916)
Altre immagini di bambini e ragazzi mutilati scossero le
coscienze di molti, e soprattutto il giornalista pacifista inglese Edmund Dene Morel riuscì a smascherare i loschi traffici nascosti di Leopoldo, dopo un'attenta indagine nel porto di Anversa, dove a quel tempo lavorava come impiegato di una compagnia di spedizioni; ma l'unico risultato fu che Leopoldo cedette lo
Stato Libero del Congo al suo Paese, trasformandolo in una colonia
che fu presto invasa da immigrati belgi, senza che le condizioni
delle popolazioni locali migliorassero molto.
Edmund Dene Morel (1873-1924)
Lo storico Adam Hochschild ha scoperto
che, prima di cedere la sovranità sul Congo, Leopoldo fece bruciare
tutti i documenti relativi alla sua gestione del territorio contenuti
negli archivi: il falò durò per 8 giorni consecutivi. Non si sa
esattamente quante ricchezze sono state accumulate dalla famiglia del
re belga durante gli anni del terrore in Congo, ma tutto lascia
pensare che siano enormi.
Leopoldo II del Belgio (1835-1909)
Il Congo è divenuto uno Stato
indipendente solo nel 1960. Il primo presidente, Patrice Lumumba, un
uomo dal pensiero moderno e pieno di ottime idee, dovette subito
vedersela con i belgi (che, con la scusa di proteggere il rientro in
patria dei propri connazionali, imponevano i propri uomini di paglia
a capo dell'esercito) e con le multinazionali americane, che avevano
fiutato l'affare costituito dalle enormi riserve di risorse naturali
e intendevano monopolizzarlo al minimo costo possibile. Lumumba avviò
allora delle trattative con l'Urss, nella speranza di essere
sostenuto nel suo sforzo di dar vita a uno Stato federale svincolato
da ogni ingerenza, e a quel punto i servizi segreti belgi
(probabilmente sostenuti anche dalla Cia) decisero che era ora di
rovesciarlo. Con il loro sostegno, un colonnello, Mobutu Sese Seko,
scelto in quanto fanatico anti-comunista, prese il potere, catturò
Lumumba e lo uccise barbaramente. In seguito, il regime dittatoriale
di Mobutu, completamente asservito agli interessi delle
multinazionali, ha mostrato un livello di corruzione e ruberie tale
da far coniare, per definirlo, il termine cleptocrazia.
Patrice Lumumba (1925-1961)
Mobutu Sese Seko (1930-97)
Joseph Conrad non ha mai visto tutto
questo. Per molti anni sconosciuto come scrittore e costretto a
vivere con la giovane moglie e i due figli con la sola modesta
pensione di ex marinaio, solo verso la fine della vita raggiunse il
successo e la serenità economica. E' morto nel 1924 e oggi è
considerato uno dei maggiori autori in lingua inglese del XX secolo.
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